«Vuoi dirmi quand'è il tuo compleanno?» Chiesi poco prima di leccare un altro po' di gelato. Il paesaggio era bellissimo, tutto intorno a noi era bianco. Aveva nevicato per quattro giorni di fila e il parco così immacolato pareva quasi un qualche regno incantato, uno di quelli che trovi nelle fiabe.
«No, ti prenderesti gioco di me.» Disse facendo la faccia da bambino capriccioso.
«Logan, sto mangiando del gelato a metà gennaio con intorno a me un metro di neve, sei tu quello che dovrebbe prendersi gioco di me.» Dissi ridendo.
Alle sette del mattino dopo l'appuntamento di sabato venne a bussare alla mia porta per prepararmi la colazione perché come mi ripete ogni settimana "la tradizione della nostra domenica va rispettata". Per un attimo, quando se ne andò la sera prima, pensai che il giorno dopo non sarebbe cambiato nulla, che ci saremmo rivisti come due semplici amici, che saremmo usciti insieme agli altri facendo finta di nulla. Continuai per tutta la notte a pensarla così, quasi come se il buio avesse il potere di cancellare l'incantesimo di un bacio. Invece, quella mattina Logan eliminò ogni mio dubbio: quando ancora assonnata aprii la porta e lui mi vide, sorrise. Sorrise come non aveva mai fatto. Era un sorriso ancora più bello, ancora più vero. «Buongiorno dormigliona!» Disse ancora con il sorriso sulle labbra, si sporse verso di me e mi baciò. Un bacio veloce e delicato, che mi svegliò all'istante. Con un calcio chiuse la porta, mi fece fare una piroetta sul posto e mi cinse la vita, «Mi mancavi già.», ed il mio cuore si sciolse.
«In effetti hai ragione piccola!» Rise.
Mi sedetti su una panchina, incrociai le braccia e feci l'offesa. «Non mi muovo da qui finché non mi dici quando sei nato.» Dissi in tono solenne, cercando di rimanere il più seria possibile. «Stiamo andando avanti così da una settimana Logan! Cosa ci sarà mai di così imbarazzante in una data?»
«Quanto sei curiosa..» Disse fingendosi irritato.
«Dimmelo.»
«Emh.. Sono nato il primo aprile.» Disse con tono drammatico, poi si fece serio puntandomi addosso il dito. «E ora non azzardarti a dire pesce..»
«Pesce d'aprile!» Scoppiai a ridere. «No, nessuno può nascere il primo di aprile!» Dissi divertita.
Mi guardò male. «E nessuno può mangiare un gelato a gennaio.» Disse con un sorriso furbo.
Smisi di ridere. «Metà gennaio.» Lo corressi.
Rimanemmo un attimo in silenzio guardandoci male, poi scoppiammo a ridere.
«Dai forza piccola, torniamo in macchina che tra poco riprendono le lezioni.» Mi porse la mano per alzarmi dalla panchina e, dopo che mi alzò, continuammo a rimanere così, una nella mano dell'altro. Avevo fatto bene ad accettare l'invito di Logan, era una buona idea fare una passeggiata. Quel giovedì infatti al posto di mangiare com'era nostro solito fare insieme agli altri al "Kitchen & Chicken" e andare nella hall della reception a fare zapping cercando qualcosa che ci occupasse il tempo, avevamo deciso di prendere qualcosa di dolce al "Frozen heart" e poi dopo fare una passeggiata insieme. «Perché ho voglia di stare un po' solo con te.» Mi aveva sussurrato all'orecchio facendomi sobbalzare e convincendomi ad accettare l'invito.
«Grace!» Urlarono Sarah ed Emily in coro appena mi videro scendere dalla macchina.
«Sarah! Em!» Urlai a mia volta salutandole con la mano.
Mi stavo davvero affezionando a quelle ragazze. Erano sempre disponibili per me, mi trattavano come una di loro, quasi come se mi conoscessero da una vita. Quando hanno saputo di me e Logan si sono fiondate a casa mia autoinvitandosi a poter passare la notte con me. Hanno voluto sapere tutto, da quello che abbiamo mangiato a come è stato il nostro primo bacio. «È un bravo ragazzo Grace, spero che ti renderà felice. Te lo meriti!» Avevano detto in preda all'eccitazione quando avevo finito di raccontare il tutto.
«Se lui non ti renderà felice lo strangolerò con le mie stesse mani.» Avrebbe detto Megan. Dio, quanto mi mancava..
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Abbracciami
RomanceLentiggini, capelli rossi, occhi blu. Questa era Grace. Prima che scappasse dalla sua vita a Bedford era una ragazza come altre: amava stare con gli amici, andare alle feste, divertirsi e sognare. Ma un giorno cambiò tutto. Quando finalmente all'età...