CAPITOLO 16

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15 agosto 1999

Caro diario,

questo Ferragosto è il primo che passo lontano da casa. Sono a casa dei genitori di Aron, i quali hanno un bel giardino a disposizione. Ho conosciuto i due fratellini piccoli, e devo dire che sono due piccole pesti. Da quel giorno al parco non ho mai più visto e sentito Peter, e questa cosa mi ha parecchio aiutato ad avvicinarmi al mio nuovo ragazzo.

Inoltre, è da qualche mese che ho vinto un concorso di pittura e mi è stata data una borsa di studio per una prestigiosa accademia di arte. Inizierò a settembre e mi dovrò trasferire a San Diego, in California e lì finirò anche il liceo. Inutile dirti che sono emozionatissima, ma altrettanto spaventata da tutte queste novità. Non so come andrà a finire con Aron, ma ho imparato a godermi ogni giorno come fosse l'ultimo, perché sono quasi certa che le nostre strade si divideranno.

Lui, infatti, andrà a studiare all'università di Cambridge, in Inghilterra. Pare che qualunque persona mi stia vicino finisca in quel Paese. Ma lo andrò a trovare molto spesso, e lo stesso farà lui con me.


2 dicembre 1999

Caro diario,

sono venuta a trovare Aron a Cambridge. Qui è tutto bellissimo, con la neve e gli edifici d'epoca. Non ero mai stata in Inghilterra prima d'ora, ma devo dire che, per quanto possa odiarla in quanto rapitrice di ogni mia storia d'amore, è proprio un bel posto in cui vivere.

All'accademia di San Diego hanno dato una settimana di pausa didattica, prima dello sprint finale prenatalizio, così passerò questi giorni con il mio Aron, tanto verifiche a scuola non ce ne sono.


3 dicembre 1999

Caro diario,

Lui è qui!

Spero di avere le allucinazioni, ma credo proprio che Peter sia qui. A Cambridge.

Ero a prendere un caffè nel bar principale della sezione dormitori, e l'ho visto, mentre parlava con altri due ragazzi. Confido nel fatto di essermi sbagliata, ma nel momento in cui ho posato gli occhi su di lui, il mio cuore ha fatto una capriola, come se lo avesse riconosciuto.

Sono passati dieci mesi dalla nostra rottura, e ritrovarmelo davanti per puro caso è l'ultima cosa che spero per questa vacanza.

Non saprei proprio cosa fare, cosa dire. Non riuscirei a guardarlo negli occhi.

Mi tranquillizzerò non appena mi renderò conto di essermi sbagliata.


3 dicembre 1999

Caro diario dimentica tutto quello che ti ho detto stamattina, non mi stavo sbagliando. Peter è qui per davvero. Questa sera avevamo appuntamento con degli amici di Aron in un ristorante, e come se il fato avesse deciso di perseguitarmi fino all'ultimo giorno della mia vita, Peter era seduto proprio a quel tavolo. Tra gli amici con cui dovevamo cenare.

Nel momento in cui mi ha vista, i suoi occhi si sono allargati, e le parole gli si sono mozzate tutte di colpo. Le mie gambe hanno smesso di funzionare, e la mano di Aron stretta attorno al mio fianco è diventata troppo pesante da reggere.

Ho pregato fino all'ultimo che fosse un errore, un sosia di Peter Bennet, ma poi ho sentito la sua voce, e il mio petto si è stretto in una morsa.

Abbiamo finto di non conoscerci, di non esserci mai visti prima. È stato spontaneo fare così, come a voler ricominciare tutto da capo.

Solo dopo ho scoperto che lui è il migliore amico di Micheal, il compagno di stanza di Aron, e come me, era venuto a trovare l'amico.

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