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Le vacanze di Natale erano alle porte e dopo l'ultimo giorno di scuola, successe una cosa davvero inaspettata. Ricordo che stavo parlando con Giada e ad un tratto Silvia mi arrivò alle spalle con due biglietti per Parigi.

"Sopresa! Domani voliamo!" mi disse lei entusiasta.

Cacciai un urlo di felicità che attraversò tutto il mio corpo. Era il nostro primo viaggio come coppia, ed entrambe eravamo entusiaste di esplorare la città dell'amore.

Il giorno del viaggio arrivò presto e ci dirigemmo verso l'aeroporto, cariche di eccitazione e felicità. Mentre eravamo in fila per il check-in, notai che Silvia sembrava un po' nervosa.

"Va tutto bene?" le chiesi, preoccupata.

Silvia annuì, ma il suo sorriso sembrava forzato. "Sì, solo un po' di ansia per il volo. Non sono mai stata brava con gli aerei."

La presi per mano e le sorrisi. "Non preoccuparti, sarò qui con te tutto il tempo. È solo un breve viaggio, e poi saremo a Parigi!"

Durante il decollo, Silvia chiuse gli occhi e stringeva la mia mano con forza, ma pian piano si calmò mentre l'aereo prendeva quota.

Una volta in volo, il panorama dall'alto ci offrì uno spettacolo mozzafiato. Guardammo fuori dal finestrino, ammirando le nuvole e le città che diventavano sempre più piccole sotto di noi.

"Guarda che meraviglia!" esclamai, puntando fuori dal finestrino.

Silvia aprì gli occhi e sorrise, mentre il panico lasciava il posto alla meraviglia. "È davvero incredibile, Elettra. Grazie per essere qui con me."

Quando finalmente atterrammo a Parigi, eravamo emozionate e pronte a iniziare la nostra avventura. Prendemmo un taxi per raggiungere l'hotel, dove ci aspettava una camera romantica con vista sulla città.

"Mamma mia, guarda che vista!" esclamai, aprendo la finestra della nostra camera.

Silvia si avvicinò a me e mi abbracciò. "È stupendo, proprio come te," disse, baciandomi dolcemente.

Era il nostro viaggio da sogno, e non vedevamo l'ora di esplorare insieme tutto ciò che Parigi aveva da offrire.

Il nostro hotel a quattro stelle era un vero gioiello, situato leggermente fuori dalla città ma comunque ben collegato al centro. Ricorderò per sempre l'atmosfera incantevole che ci ha accolto fin dal momento in cui siamo arrivate.

Il piazzale esterno era spettacolare, con le piastrelle dettagliate e eleganti, e le due fontane che lo adornavano aggiungevano un tocco di magia. Attraversando il portone d'ingresso, siamo stati accolti da un'accogliente reception, dove sorprendentemente abbiamo incontrato un italiano che ci ha subito riconosciuto dall'accento.

La nostra camera era un vero rifugio di eleganza e comfort. Il letto matrimoniale era invitante, il bagno lussuoso e la presenza di una cabina armadio ci ha permesso di organizzare i nostri vestiti in modo ordinato. Mi piaceva passare del tempo in camera, godendomi ogni dettaglio dell'arredamento raffinato.

Quando è arrivato il momento della cena, abbiamo optato per un ristorante elegante, desiderose di assaporare la cucina locale in un ambiente raffinato.

Il nostro soggiorno a Parigi sarebbe durato ben una settimana, durante la quale avevamo pianificato giorno per giorno i posti da visitare. Essendo stata a Parigi quando ero piccola con i miei genitori, non ricordavo molto di quei momenti, essendo all'incirca di sette anni all'epoca. Sicuramente, andarci con Silvia sarebbe stato molto migliore. Ricordare il viaggio a Parigi con lei tuttora mi riempie di malinconia per i bei vecchi tempi. È un viaggio che non dimenticherò mai.

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