Dopo il primo giorno di scuola, mi sembrava che finalmente le cose stessero andando per il verso giusto. Le lezioni erano state più semplici del previsto e mi sentivo a mio agio nel nuovo ambiente. Tornando a casa, l'appartamento accogliente mi avvolgeva in una sensazione di tranquillità e comfort che non provavo da un po'.
Decisi di dedicare il resto della giornata a esplorare la città di Lecce, e fu proprio Giada, la mia nuova amica al liceo, a proporre di farlo insieme. la mia famiglia non era proprio il tipo di famiglie che organizzavano gite turistiche o escursioni, quindi non ero mai stata molto abituata a visitare luoghi famosi.Lecce era fantastica, e Giada sembrava così entusiasta all'idea di mostrarmi i luoghi più belli e interessanti della città.
Ci mettemmo in cammino, attraversando le strette vie del centro storico. Giada mi raccontava con entusiasmo storie e aneddoti su ogni angolo della città, trasmettendomi il suo amore per quel posto. Camminammo lungo Via Trinchese, ammirando gli imponenti palazzi barocchi che si affacciavano su di essa, e poi ci fermammo davanti alla magnifica Basilica di Santa Croce, con la sua facciata intricata e decorata.
Poi, proseguendo il nostro giro, arrivammo in Piazza del Duomo, il cuore pulsante di Lecce. La luce del sole filtrava tra le colonne del Duomo, creando giochi d'ombra e luce sul pavimento di pietra. Era un luogo davvero suggestivo, e mi sentivo fortunata ad essere lì, a condividere quel momento con Giada.
Continuammo la nostra visita, passando per Piazza Sant'Oronzo e ammirando l'Anfiteatro Romano, testimone silenzioso di secoli di storia. Ogni angolo di Lecce sembrava raccontare una storia diversa, e io mi sentivo rapita dalla bellezza e dalla storia di questa città.
Dopo esserci prese un gelato, Giada si fermò e mi chiese:
"Ma perché ti sei trasferita? Non è bella l'Emilia Romagna?"
"Beh..." accennai io mentre facevo roteare la paletta del gelato nella coppetta, "in realtà non è poi così tanto male... Ma la relazione tra me e i miei genitori non è delle migliori e ho preferito andarmene," le confessai.
"Cavolo, Elettra, mi dispiace... Non volevo aprirti questa ferita chiedendoti questo... Scusami tanto sul serio," rispose lei preoccupata.
Dopo aver rassicurato Giada sul fatto che non mi aveva ferita con la sua domanda, continuiammo la nostra passeggiata tra le vie colorate di Lecce. Il gelato si sciolse lentamente nelle nostre mani mentre ridevamo e scherzavamo, dimenticando per un attimo i nostri pensieri e le nostre preoccupazioni.
Rientrando a casa, mi sentivo soddisfatta della mia giornata. La città di Lecce mi aveva sorpreso con la sua bellezza e la sua storia, e avevo trovato in Giada una nuova amica con cui condividere le mie avventure. Anche se lontana dalla mia famiglia e dal mio paese natale, mi sentivo finalmente libera di essere me stessa, di esplorare nuovi orizzonti e di costruire la mia vita come volevo.
Entrando nel mio accogliente appartamento, mi avvolse una sensazione di pace e tranquillità. La luce calda del tramonto filtrava dalle finestre, tingendo le pareti di tonalità arancioni e dorati. Mi sedetti sul divano vintage, lasciando che la stanchezza della giornata svanisse, sostituita da una serenità profonda e duratura.
Riflettendo sulla mia decisione di trasferirmi a Lecce, non potevo fare a meno di sentirmi grata per l'opportunità di iniziare da capo, di esplorare nuovi territori e di incontrare persone che avrebbero arricchito la mia vita. Anche se il futuro era ancora incerto, mi sentivo pronta ad affrontare qualsiasi sfida con coraggio e determinazione.
E così, con il cuore pieno di speranza e di gratitudine, mi addormentai quella notte, pronta ad accogliere tutto ciò che il domani avrebbe portato.

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Fiordaliso
Romantizm"Fiordaliso"racconta la storia d'amore tra Elettra e Silvia, due ragazze che si innamorano sotto il cielo di Lecce. Tra emozioni intense e sfide personali, il loro legame profuma di fiordalisi e celebra la bellezza dell'amore puro. Una storia di res...