Fiordaliso

~7

Le vacanze estive erano finalmente iniziate, e quella sensazione di libertà mi riempiva di gioia. Ma quell'anno le vacanze avevano un significato speciale: passare del tempo con Giada, ma soprattutto con Silvia. Anche se la nostra "relazione" non era ancora ufficializzata, sentivo che entrambe stavamo aspettando il momento giusto per farlo. In realtà, mi sentivo già innamorata di lei.

Silvia è bellissima. In quel periodo ricordo che le si erano allungati un po' i capelli, ed aveva un taglio buffo che la faceva sembrare un piccolo fungo. Ma è proprio quello che mi piaceva di lei: il suo essere buffa e divertente. Ogni dettaglio di lei era sempre così bello perché Silvia era ed è una persona speciale.

Silvia ha questo modo unico di rendere ogni cosa così bella e divertente. È sempre stata persona più allegra che io abbia conosciuto,una persona che trasmette un'allegra leggerezza che coinvolge tutti quelli che la circondano. E mente riflettevo sulla sua persona pensai che anche io avrei voluto essere apprezzata come lo era lei.

Silvia é come un raggio di sole nella mia vita, illuminando anche i giorni più bui con la sua presenza. Adoro il modo in cui sorride, il modo in cui ride, il modo in cui guarda il mondo con occhi pieni di speranza e omeraviglia. È unica, è speciale, ed è la persona che mi fa sentire completa.

Non vedevo l'ora di trascorrere quelle vacanze estive con lei, cercando di creare ricordi indimenticabili che avremmo portato nel nostro cuore per sempre.

Come primo giorno di vacanze estive, io decisi di dedicare del tempo a sistemare il mio appartamento. Da quando mi ero trasferita, non avevo ancora fatto entrare nessuno, e così presi l'iniziativa di organizzare una specie di festa qui a casa mia quella sera. Non ero solita ad amare le feste o andare in discoteca, o almeno non lo ero nel mio passato. Avevo sempre molta paura e ansia di stare tra le persone. Ma da quando mi ero trasferita, avevo deciso che una nuova me doveva emergere. Dissi basta all'ansia e basta alle voci nella mia testa. Decisi che stare tra le persone doveva iniziare a piacermi, non dovevo avere più paura di niente e di nessuno. E soprattutto, non dovevo avere paura di amare chi volevo, perché l'amore è libero ed è bello per questo.

Mentre sistemavo l'appartamento, pensavo a come sarebbe stata la serata. Immaginavo la casa piena di persone, le risate, la musica che riempiva l'aria. Era un po' spaventoso, lo ammetto, ma anche eccitante. Mi sentivo pronta ad abbracciare questa nuova parte di me, a lasciarmi andare e divertirmi senza pensieri.

Mentre preparavo gli spazi e sistemavo i dettagli, sentivo crescere l'entusiasmo dentro di me. Era come se finalmente stessi rompendo le catene dell'ansia e dell'incertezza, pronta a vivere pienamente ogni momento.

Non vedevo l'ora che arrivasse la sera, che la casa si riempisse di persone e che questa nuova avventura iniziasse. L'attesa fu breve, perché presto arrivò Giada, pronta ad aiutarmi con i preparativi. La musica, i drink, l'ambientazione: tutto era perfetto. Piano piano, le persone iniziarono ad arrivare, soprattutto amici di Giada. Alla fine, non eravamo tanti, penso meno di venti, ma meglio pochi ma buoni. Tutto andò a meraviglia, anche se mancava traccia di Silvia. Erano arrivati tutti, tranne lei.

La serata scorreva piacevolmente, tra chiacchiere, risate e buona compagnia. Ma non riuscivo a togliermi dalla testa il pensiero di Silvia. Dove poteva essere? Avrebbe dovuto essere qui con noi, a condividere questo momento speciale. Eppure, non c'era nessuna traccia di lei.

Giada notò il mio sguardo preoccupato e mi chiese se stessi bene. "Sì, tutto bene," risposi cercando di mascherare la mia delusione. Ma dentro di me, l'ansia cresceva sempre di più. Non potevo fare a meno di chiedermi dove potesse essere Silvia e se stesse bene.

La serata continuava, ma il vuoto lasciato dall'assenza di Silvia era evidente. Avrei dato qualsiasi cosa per avere lei qui, con me, in questo momento. Ma doveva essere successo qualcosa perché lei non fosse venuta. O forse avevo solo sperato troppo.