Fiordaliso

~13

Il nostro ritorno a Lecce fu piuttosto turbolento, poiché mi trovai ad affrontare una situazione inaspettata: Giada parlava con Chiara, la stessa ragazza che aveva cercato di rovinare la relazione tra me e Silvia. Rimasi sconvolta all'idea che la mia migliore amica legasse con una persona che aveva tentato di distruggere la cosa più importante della mia vita.

Giada mi raccontò che era andata alla "Tana" a ballare e aveva iniziato a parlare con Chiara casualmente, anche se inizialmente era piuttosto scettica considerando quello che aveva fatto. Tuttavia, nel corso della serata, Giada e Chiara trovarono un terreno comune inaspettato e iniziarono a parlare. Scoprirono di avere passatempi simili, come la fotografia e la musica, creando un legame sorprendente.

Questo mi lasciò estremamente sconvolta e mi spinse a riflettere profondamente: chi era veramente Chiara? Conoscevo solo il lato di lei che aveva ferito Silvia, manipolandola e trattandola male. Non sapevo nulla di questa nuova Chiara, quella con cui Giada stava parlando. La mia mente era piena di domande e di incertezze, e sentivo il bisogno di scoprire la verità su questa persona misteriosa.

Il dilemma di comprendere chi fosse veramente Chiara e come potesse avere due facce così diverse mi tormentava, ma allo stesso tempo accendeva la mia curiosità e il desiderio di svelare i segreti nascosti dietro questa apparente dualità.

Certamente, ecco una versione che include il litigio tra Elettra e Giada:

La scoperta del legame tra Giada e Chiara mi lasciò con un senso di smarrimento e di tradimento. Non riuscivo a comprendere come Giada potesse avvicinarsi a Chiara, considerando tutto il male che aveva causato a me e a Silvia. Decisi di affrontare Giada direttamente per chiarire la situazione una volta per tutte.

pochi giorni dopo io e Giada fissammo un appuntamento al solito bar dove la trovai intenta a sorseggiare il suo caffè, e mi avvicinai con passo deciso, il cuore in tumulto per quello che stavo per affrontare.

"Giada, possiamo parlare?" chiesi, cercando di mantenere la calma nonostante il brusio di emozioni che mi agitava dentro.

Giada alzò lo sguardo, e potei leggere la sorpresa nei suoi occhi nel vedermi così risoluta. "Certo, Elettra. Cosa c'è?" rispose, incerta.

"Voglio capire cosa stia succedendo tra te e Chiara," iniziai, cercando di tenere sotto controllo la mia crescente irritazione. "Come puoi stare in compagnia di qualcuno che ha cercato di distruggere la mia relazione tra me e Silvia sapendo il dolore che ci ha recato, Giada? Come puoi considerare Chiara una tua amica dopo tutto quello che ha fatto?"

Le parole uscirono dalla mia bocca con una forza che non sapevo di avere. Sentivo il mio cuore battere all'impazzata, mentre l'emozione prendeva il sopravvento sulla razionalità.

Giada arrossì leggermente, sconcertata dalla mia franchezza. "Elettra, non è così semplice," tentò di spiegare dicendomi che Chiara insinuava che dalla parte del torto ci fosse Silvia ma io non ero disposta ad ascoltare scuse.

"Non è semplice?" replicai, alzando la voce involontariamente. "Giada, tu e io siamo migliori amiche. Come puoi credere alle bugie di Chiara invece di ascoltare la verità dalla mia bocca? Silvia non è la cattiva di questa storia, ed è assurdo che tu possa nemmeno pensarla così solo perché Chiara ti ha detto delle sciocchezze."

Le mie parole suonavano dure, ma sentivo che dovevo essere sincera con Giada, anche se la verità poteva far male. La guardai negli occhi, cercando una risposta che potesse chiarire questa situazione confusa e dolorosa.

E poi lei mi disse: "Io in questa situazione non c'entro e quindi non voglio mettermi in mezzo, però io alle parole di Chiara ci credo, mi dispiace."

Senza proferire ulteriori parole, mi allontanai, lasciando la situazione sospesa. Non capivo perché avessi reagito così, non ero solita a evitare i conflitti, soprattutto quando si trattava di questioni importanti da risolvere. Tuttavia, in quel momento mi sentivo sopraffatta dalla confusione e dall'emozione.