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Canzone per il capitolo: Safe and Sound-
Taylor Swift

Almeno trenta minuti dopo, Lauren dal bagno per potermi raggiungere a letto. Scivolò sotto alle coperte, fermandosi quando queste le coprirono il naso. I suoi occhi mi guardarono con dispiacere ed imbarazzo, dunque posai il telefono sul comodino e mi voltai verso di lei per sorriderle.

<<Cosa ci fai laggiù?>>, domandai. Si avvicinò, portando un braccio intorno allo stomaco e la gamba sopra le mie. Avremmo dovuto evitare argomenti che l'avrebbero spaventata, perciò attesi che fu lei ad iniziare la conversazione.

<<Domani andrò a comprare delle nuove piante, ti andrebbe di venire con me? Sembrano passati anni dal nostro ultimo appuntamento>>, propose. Passai le dita tra i suoi capelli, fino a trovare il suo orecchio e strinsi il lobo.

<<Mi mostrerai dove compri tutte quelle piante velenose?>>, dissi con divertimento.

<<Forse, se fai la brava ragazza..>>, mormorò.
Alzò suggestivamente le sopracciglia, prima di ghignare con fare divertito. Sbuffai, stringendo con più forza il suo lobo, mentre lei posava le labbra contro la mia gola.

<<Mh, quasi dimenticavo che oggi non ci siamo allenate con il rossetto>>, mi ricordò.

<<Potresti disegnare su di me>>, proposi. La luce nei suoi occhi ritornò a brillare quasi
subito.

<<Avevo voglia di farlo da Hong Kong>>, esclamò, correndo verso il vanity per andare a prendere il rossetto. Ridacchiai, osservando l'energia che si concentrava intorno alla sua figura. Ritornò verso il letto, sbottonando la maglia del mio pigiama per scoprirmi il petto.
Si morse il labbro inferiore, studiando la sua nuova tela.

<<Hai delle preferenze?>>, chiese.

<<Scrivi il tuo nome. Pretendo un autografo>>, risposi con divertimento.

<<Ammetto che è la prima volta che ottengo questa richiesta>>, sussurrò, facendomi l'occhiolino. Sorridendo, prese a tracciare il suo nome lungo le mie clavicole e decidemmo di ignorare il suono del suo cellulare, poiché lei era estremamente concentrata sul suo lavoro ed io ero concentrata sul suo volto concentrato.
Nonostante la nostra vicinanza, non c'era nulla di sessuale in quei movimenti. Dopo un po', lasciai che la calma della situazione mi desse il coraggio per farle quella domanda.

<<Lauren, sentiti libera di dire "rosso" se faccio la ficcanaso ma...a volte, temo che ti senti così giù di morale a causa del top-drop>>, iniziai. Si fermò per un attimo, tuttavia evitò di guardarmi negli occhi e ritornò a concentrarsi sul lavoro.

<<Come?>>.

<<Top-drop. Nel senso, sai che spesso, dopo una scena, il sottomesso ha bisogno di affetto?>>, chiesi. Annuì, roteando gli occhi come a
dire ovviamente.

<<Giochi del genere possono essere intensi anche per il dominatore. Perciò, quello che chiedo è...mi prendo cura di te, Lauren? Come tu fai con me?>>, volli sapere. Mi guardo intensamente, ma prima che potesse rispondere il suo cellulare prese a squillare di nuovo.

<<Giuro che se si tratta di uno scherzo di Louis e Harry...>>, mormorò mentre rispondeva alla telefonata. Siccome aveva messo il telefono in viva voce, entrambe ci congelammo al suono della voce dall'altro capo del telefono.

<<Voglio il mio coltello, signorina Jauregui>>, disse una voce femminile. Paradossalmente, alla vista di un pericolo concreto, il corpo di Lauren si rilassò.

<<Ciao anche a te, Lucy. Posso chiamarti
Lucy oppure...?>>. Lauren indicò la porta, facendomi segno di seguirla. Abbottonai velocemente la maglia, mentre andavamo insieme verso la camera di Dinah.

Queen of thieves (libro 2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora