𝐍𝐎𝐓𝐇𝐈𝐍𝐆 𝐈𝐒 𝐀𝐒 𝐈𝐓 𝐒𝐄𝐄𝐌𝐒 (𝑽𝒐𝒍. 1) - I 4 simboli alchemici

16. LA REGIONE NORD 🜃

"La terra è l'ultimo, in ordine di sequenza, dei quattro elementi fondamentali secondo le cosmogonie occidentali e le tradizioni sapienziali dell'antichità. Si ritiene che governi il punto cardinale Nord."

CASSIE'S
POV.
💧

«Ti ha toccato? Fatto qualcosa? Detto qualcosa?» chiede Matt con preoccupazione, mentre varca la soglia della mia stanza, non curandosi di chiedermi il permesso.

Io indietreggio di poco, poiché la sua presenza è sovrastante.

È stato sempre così alto?

Mi limito a scuotere la testa, stordita da tutte le domande appena poste, e dai suoi occhi scuri, che mi fissano in cerca di qualche segno di menzogna.

«Sei sicura?» mi ripete, intensificando lo sguardo.

No, non sono sicura. Morgan non mi ha toccato, tuttavia, in un certo modo, mi ha "corteggiata", se si può definire così.

«Perché tutte queste domande? Ci siamo solo incontrati, per puro caso, in piscina. Niente di più», spiego, sentendomi a disagio.

Forse perché sto mentendo in parte, e vedendolo così allarmato, non riesco a dirgli tutta la verità. Non so perché sto agendo in questo modo, ma ammetto che sono una grandissima stronza cercando di mascherare i fatti.

«Sei una bugiarda. Non sai proprio mentirmi.» Si avvicina a me, con solo due miseri passi. «Sai cosa ti inganna?» domanda, sporgendo di poco il viso, così da averlo vicino al mio.

D'istinto mi allontano. Lui, però, accorcia le distanze di nuovo, mantenendo lo sguardo fisso nelle mie iridi.

Un sussulto esce dalla mia bocca quando sento il calore della sua mano avvolgere il mio fianco, freddo e bagnato, trascinandomi, con un leggero strattone, verso di sé.

Il mio cuore inizia a battere all'impazzata quando sento il mio seno appoggiarsi al suo petto. Siamo talmente vicini che il suo fresco profumo invade prepotentemente le mie narici. In tutta onestà, preferisco di gran lunga l'odore della menta rispetto a quello di lavanda, rimane più mascolino e decisamente più sensuale.

Mi accorgo solo adesso che siamo in una situazione nella quale basterebbe solo qualche altro centimetro in più e avremmo le labbra una sopra l'altra.

Potrei azzerare questa distanza, lo giuro. Eppure, non muovo un muscolo, ho paura.

Mi limito solo a chiedergli: «Cosa mi inganna, Matt?». Preferisco concentrarmi sulla discussione e ignorare il più possibile l'effetto che ha su di me.

Matt mi fissa per un secondo le labbra, per poi spostare quasi subito lo sguardo sui miei capelli. «Ti inganna il fatto che sbatti più volte le palpebre. Lo hai fatto due volte quando ti ho chiesto se ti ha toccato o detto qualcosa, ed evidentemente è successa una di queste.»

Ah, davvero?

Con la mano libera, mi porta una ciocca dietro l'orecchio. Chiudo inconsciamente gli occhi al tocco delle sue dita, mentre sfiora con delicatezza il mio collo.

Diamine, sto andando a fuoco nonostante io sia infreddolita e bagnata allo stesso tempo.

«Quindi, per favore, dimmi la verità.» Soffia sulle mie labbra e, facendo scorrere l'indice lungo la mia mandibola, mi costringe ad alzare il capo. Quando apro gli occhi, le sue pietre in onice, scure come la pece, invadono il mio campo visivo.

«Non mi ha toccato, mi ha solo detto: "La tua dolce figura deve essere venerata e assaporata centimetro per centimetro".» Cedo alla fine ed esterno le identiche parole di Morgan.