𝑫𝒊𝒍𝒐𝒈𝒊𝒂 𝑹𝒐𝒎𝒂𝒏𝒕𝒂𝒔𝒚. 💧🌪️🔥🌱
Cassandra Hogan, soprannominata Cassie, è una ragazza di 21 anni apparentemente normale con una vita incasinata a San Francisco. Da quando era piccola sentiva che tutto ciò che la circondava non aveva nie...
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CASSIE'S POV. 💧
Sono davanti alla sua porta.
Dio, come diavolo ci sono arrivata davanti? Perché sto tentennando dal bussare?
Ok, Cassie sei solo venuta per ringraziarlo di averti salvato il fondoschiena per ben due volte, niente di più.
Che bugiarda, non è vero. Non è assolutamente vero.
Ho bisogno di vederlo. Di rivederlo. Ecco perché sono venuta.
Busso, anche se mi pento di averlo fatto. La porta con il simbolo alchemico dell'aria (🜁) si apre dopo qualche secondo.
La figura di Matt esce possente, senza maglia e con addosso solo dei pantaloncini neri.
Il nostro contatto visivo indugia per un secondo di troppo e sento il tempo scorrere molto più lentamente quando i suoi occhi si posano sui miei.
«Ei, tutto bene? Come mai qui nel cuore della notte?» mi chiede, portandosi i capelli all'indietro.
Non riesco a rispondere, sono troppo occupata a guardare il suo fisico, lo stesso fisico della sera nel mio appartamento, lo stesso che mi fa girare la testa per la sua virilità. Lo stesso con il tatuaggio sul braccio destro - vicino all'incavo dell' ascella - il quale ora riesco a comprendere il significato.
"Faber est suae quisque fortunae"
Ciascuno è l'artefice della propria sorte.
È vero, Matt. Hai ragione, è così: siamo noi a crearci il destino.
«Ti mancavo per caso?» azzarda in tono sibillino.
«No.»
Invece... si. Ennesima bugia.
«Allora perché sei qui?» Si avvicina di poco a me. La sua voce è bassa e profonda mentre lo dice, mi ipnotizza a tal punto che mi perdo nel suo labiale. Le sue labbra definite sono qualcosa di tremendamente diabolico e invitante.
«Io...io...» Sto farfugliando. Non so cosa dire, mi sono bloccata. Anzi, in totale onestà, la mia concentrazione è altrove.
Più guardo i suoi lineamenti della bocca più sono curiosa di sapere come potrebbe muoversi sulla mia.
Dannazione, basta! Lo voglio. Ora e subito.
«Oh, al diavolo!» Accorcio le distanze tra noi, per poi poggiare entrambe le mani ai lati del suo volto.
Lo attiro verso di me, facendo scontrare finalmente le nostre labbra in un bacio casto e netto.
Sono soffici al tatto, come le immaginavo, e sanno di menta. Menta delicata, per nulla pungente.
Quando mi stacco, entrambi ci guardiamo increduli. Io quasi imbarazzata per il mio impulso, anche se mi ci vuole poco per dimenticare tale sensazione, poiché Matt spinge nuovamente la sua bocca contro la mia. Questa volta con esigenza, costringendomi ad alzare il mento.
