𝐍𝐎𝐓𝐇𝐈𝐍𝐆 𝐈𝐒 𝐀𝐒 𝐈𝐓 𝐒𝐄𝐄𝐌𝐒 (𝑽𝒐𝒍. 1) - I 4 simboli alchemici

20. RICORDA, NIENTE È COME SEMBRA QUI AD ASTRUM.

"Dell'antichità, l'Aria era associata a tutti i processi mentali, l'intuizione e in generale alla mente. Le streghe di solito utilizzavano gli uccelli come mezzo di comunicazione fra loro. Il vento era colui che faceva viaggiare i vari messaggi."

🎶"I'm a motherfuckin' train wreck
I don't wanna be too much
But I don't wanna miss your touch
And you don't seem to give a fuck."🎶

MATT'S
POV.
🌪️

Non sono un tipo violento, ma oggi finirò per esserlo.

Ho dato dieci secondi a Morgan per allontanarsi da Cassie prima di perdere la pazienza e intromettermi nella loro "discussione".
Mi ero già incamminato verso di loro, ma la biondina si è liberata dalla sua presa arrabbiata, alquanto scocciata, fuggendo lontano da lui.
Ho sospirato nel vedere come riesce sempre a cavarsela da sola, non dandogli mai troppa confidenza.

Brava ragazza.

Morgan mi ha fissato quando gli sono passato accanto, per niente turbato dal palese disprezzo che nutro per quelli come lui. Dopo come si è comportato con Iris non riesco a non odiare la sua faccia da cazzo.

La lezione sta per cominciare, Lilith ancora non è venuta e l'aula si sta riempiendo di ragazzi del primo, secondo e terzo anno. Il corso dei "Senior" è diviso in due gruppi per le lezioni teoriche, ma non per quelle pratiche. Infatti, per queste ultime siamo radunati insieme (tutti e cinque gli anni) e devo ammettere che è divertente ogni tanto surclassare quelli più grandi. Non per vantarmi, però me la cavo molto bene nel combattimento; il fatto di essere stato allenato già dall'età di sei anni dà grossi frutti.

Sono seduto nell'ultima fila dell'enorme sala ovale, piena di dettagli gotici ed eleganti. A mio parere, qui, tutto è tremendamente sfarzoso per un'accademia.

Vedo con la coda dell'occhio arrivare Aria, spedita e con l'intento di sedersi accanto a me, quando Iris, giusto in tempo, prende posto alla mia sinistra, rubandole la sedia.

«Scusa principessa, sei arrivata tardi», dice la mia migliore amica con un sorriso strafottente.

Aria la guarda con rabbia.

«Puoi sempre sederti vicino a me. Non pungo», la canzona Iris, indicando la sedia vicino a lei.

«Vai a farti fottere.» Aria si rassegna al suo posto.

«Non vedo l'ora», ribatte la bionda ammiccante.

Sto cercando di non ridere, perché vederle battibeccare è davvero divertente.

Entrambe si sistemano e tirano fuori il libro.

«Grazie», sussurro alla mia amica. So perché lo ha fatto: vuole il più possibile farmi stare tranquillo, senza rotture di scatole da parte della principessa "cagacazzo".

Passano alcuni minuti e varcano la soglia anche Lucio insieme a Cassie. Lei, anche con solo un filo di trucco e l'aria stanca, rimane molto bella. La treccia folta le ricade sulla schiena, indossa dei pantaloni scuri a vita alta e una semplice maglietta attillata celeste. È acqua e sapone, come sempre, ma è ciò che la rende particolare.

Non sono mai stato attirato da tale semplicità. Le ragazze con cui ho avuto a che fare in passato erano tutte molto ossessionate ad apparire sempre perfette, senza alcun difetto. Anche Nina - la mia unica relazione, purtroppo illegale - lo era, abituata a truccarsi appena sveglia, capelli sempre in messa in piega e unghie rigorosamente lunghe e rosse. Era vanitosa, ma questo suo difetto veniva addolcito dalla sua spiccata intelligenza. Mi ero innamorato principalmente di lei per questo motivo, poiché trovavo e trovo l'intelligenza una cosa alquanto sexy in una ragazza.