3. È SOLO QUESTIONE DI TEMPO

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"Tanto l'Oriente quanto l'Occidente hanno concepito una stretta connessione tra il microcosmo umano e il macrocosmo naturale. Dall'equilibrio degli elementi dipendeva la vita della specie umana e la sopravvivenza del cosmo: l'universo ordinato, sorto dal caos, era governato da personificazioni divinizzate dei quattro elementi."

MATT'S
POV.

Sono arrabbiato, frustrato e quasi in imbarazzo.

«Che cazzo ti è venuto in mente?» rimprovero Aria, mentre mi fissa con occhi aguzzi. «Per non parlare che ti sei lasciata prendere dalla rabbia davanti ad una comune mortale.» Mi passo una mano tra i capelli dal nervosismo. Mi vergogno per lei. Stava per mostrare i suoi poteri ad una mondana.

Chi sa cosa altro poteva succedere se non la fermavo.

«Faceva la presuntuosa. Aveva bisogno di una lezione.» Alza le spalle, come se lei non avesse nessuna colpa.

Quanto è superficiale questa ragazza. La conosco da quando è piccola, ma con il tempo è degenerata.

Per questo non voglio avere nessun matrimonio con lei.

«Sei pesante, fatico a sopportarti ogni tanto», commento acido.

«Non mi sembra. Qualche settimana fa non eri dello stesso parere quando mi scopavi in questa camera e in quel letto.» Indica con provocazione il mio letto a due piazze.

Oh. Questo no, è decisamente un colpo basso.

«Ti ho detto che mi dispiace!» esclamo esausto.«Non ero lucido, abbiamo fumato erba insieme a Iris e non so nemmeno come sia potuto succedere.»

«Quindi ti sei pentito?» chiede con una punta di rancore.

Si, mi sono pentito. Non ci volevo finire a letto insieme a lei.

Quando mi sono ritrovato nudo accanto ad Aria ho preso un colpo. Le voglio bene in fondo, nonostante il suo carattere, ma rimango dell'idea che è meglio che l'amicizia tra me e lei non si evolva in nessun altro sentimento. Perché, nonostante io ci abbia provato più volte a vederla con diversi occhi, sono consapevole che tutto ciò è completamente sbagliato per lei, ma soprattutto per me.

«Aria...» Mi blocco. Non voglio illuderla né tantomeno farla soffrire ulteriormente. «Siamo amici da quando siamo piccoli. Nonostante le nostre famiglie ci vogliano insieme, io non ho accettato il patto.»

Quel cazzo di patto mi da ancora gli incubi.

«Tu lo sai che prima o poi dovrai fare una scelta?»

È seria, come se volesse mettermi con le spalle al muro.

«Lo so. Ma per il momento la mia scelta è rimasta invariata. Mi dispiace.»

«Okay», mormora ed esce dalla mia camera senza aggiungere altro.

Sospiro appena. La sua presenza è sparita e ora l'aria nella stanza è decisamente meno pesante.

È tutto così maledettamente... difficile.

Sento qualcuno bussare alla porta e, la prima persona che mi passa per la mente è che sia mia madre, ma dopo che scandisco la parola «avanti» la faccia di Lucio si affaccia dalla porta con un sorriso beffardo.

𝐍𝐎𝐓𝐇𝐈𝐍𝐆 𝐈𝐒 𝐀𝐒 𝐈𝐓 𝐒𝐄𝐄𝐌𝐒 (𝑽𝒐𝒍. 1) - I 4 simboli alchemici Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora