1990
Il vento soffiava con insistenza, portandosi via le ultime foglie aggrappate agli alberi come dita scheletriche. Il giardino era spoglio, addormentato in quell'autunno cupo, e l'unico suono era il fruscio delle pagine mentre le mie dita le sfioravano lentamente.
Mi trovavo seduta su una panchina di pietra, immersa nel silenzio di quel pomeriggio grigio, con Ragione e Sentimento stretto tra le mani , il mio rifugio.
La pietra fredda sotto di me sembrava ricordarmi quanto tutto, qui, fosse privo di calore. Ma le parole di Jane Austen mi scaldavano dentro, mi facevano sentire meno sola, meno finta. Mi facevano sentire... reale.
"Una sofferenza come la mia non ha orgoglio. Cosa mi importa se si saprà che sono disperata? Tutto il mondo può avere il trionfo di vedermi in questo stato."
Lo dissi sottovoce, ma con una convinzione tagliente.
Non c'era nessuno nei paraggi. Nessun elfo domestico, nessuna ombra spiata dai vetri.
Solo io, la mia voce rotta, e l'unico libro che sembrava capire davvero chi ero.
"Non avete bisogno di altro se non di un po' di pazienza, o meglio, chiamiamola speranza, per darle un nome un po' più affascinante."
Sorrisi, ma era un sorriso stanco. Avevo più familiarità con la pazienza che con la speranza.
Da quando ero nata, la mia vita era una lunga attesa: per essere notata, per essere accettata, per essere libera.
Non mi aspettavo che qualcuno mi stesse osservando.
«Rospo, stai ancora leggendo quei banali romanzi per ragazzine illuse?»
La voce mi trafisse. Fredda, sprezzante, con quel tono beffardo che conoscevo fin troppo bene.
Mi voltai di scatto. Draco Malfoy. In piedi, con le mani nelle tasche del mantello e quell'aria di superiorità cucita addosso come un marchio di fabbrica.
«Si... ma a te che importa? E... come sei entrato?»
La mia voce tremava. Non per paura di lui, o almeno, non del tutto, ma perché non avevo sentito la sua presenza. Nessuno entrava nel mio giardino. Nessuno osava.
«Tuo padre mi ha chiesto di venirti a chiamare. Ti vuole nel suo ufficio.»
Lo disse con distacco, come se fosse abituato a ricevere ordini dal Diavolo in persona. E forse lo era.
Annuii, chiudendo il libro con lentezza, come se lasciarlo fosse una piccola resa. Mi alzai e cominciai a camminare verso la villa, con Draco che mi seguiva in silenzio.
La casa torreggiava su di me come un mostro di pietra e oscurità. Ogni mattone sembrava custodire un urlo, un pianto, una supplica inascoltata.
Le finestre non lasciavano entrare la luce. Le porte cigolavano come se anche loro volessero scappare.
Bussai all'ufficio, trattenendo il respiro.
«Entra» disse la voce, cupa e autoritaria.
Mi feci avanti. L'aria all'interno era più pesante, come se respirare costasse qualcosa.
Lui era seduto dietro la sua scrivania, le mani incrociate davanti a sé, lo sguardo imperscrutabile.
«Padre» dissi, gelida.
«Figlia mia,» rispose.
«Ti ho richiamata qui per informarti che quest'anno inizierai gli studi alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.»
Mi bloccai. Per un attimo pensai di aver capito male.
Hogwarts?
Io?
Avevo sognato quella scuola per anni, guardandola dalle pagine dei libri e dai racconti rubati ai sussurri degli elfi. Era un mondo lontano, irraggiungibile. E ora... ora era reale.
Un sorriso mi esplose sulle labbra, sincero, incontrollabile.
«Grazie, padre. Non ti deluderò.»
Il suo sguardo si strinse in un avvertimento.
«Lo spero vivamente. Non vorrai che finisca come l'ultima volta.»
Le sue parole mi congelarono il sangue. Il sorriso si spense sulle labbra come una candela soffocata dal vento.
«Certo, padre» risposi in tono piatto.
Non chiesi cosa intendesse. Lo sapevo già.
Ogni errore aveva un prezzo. E nella mia vita, ogni prezzo era stato alto.
Mentre uscivo dall'ufficio, il cuore batteva forte.
Non era solo paura. Era qualcosa di più.
Un presentimento.
Hogwarts non sarebbe stata una fuga.
Sarebbe stata la vera prova.
E io...
io non sapevo ancora se sarei sopravvissuta.
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||SPAZIO AUTRICE||
premetto che questo è il passato! parliamo di cerca 7 anni fa, quando Ginny iniziò il suo primo anno ad Hogwarts.
Quindii, vi sta piacendo?^^
vi ricordo sempre di mettere una stellina di seguirmi e condividere la storia, se vi va❤️
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Jealousy- Draco Malfoy
FanfictionNel cuore di Hogwarts, dove le linee tra il bene e il male si intrecciano, Ginny Riddle, figlia di Lord Voldemort, si trova a lottare contro il suo destino. Bullizzata dai compagni e costretta a vivere all'ombra del suo temuto padre, Ginny è abituat...
