Jealousy- Draco Malfoy

𝔠𝔞𝔭𝔦𝔱𝔬𝔩𝔬 𝔰𝔢𝔱𝔱𝔢

Che cazzo significa "proprietà privata?" non è che lui ora può venire e iniziare a dettare ordini.

Fatto sta che io e Draco ci odiamo. fin da quando eravamo bambini, quell'odio non era mai scomparso.

Non abbiamo mai giocato insieme, mai riso, mai scherzato, nemmeno una coccola, nemmeno una parola carina. io e Draco non siamo mai andati d'accordo, solo perché lui aveva deciso così. Aveva deciso che ero una nullità, aveva deciso che ero lo scarto dei riddle, che non dovevo avere amici.

Era arrivato persino al punto di minacciar tutta la nostra casa, che ovviamente, hanno dato tutti retta a lui.

Ci ha provato pure con cedric e luna, dicendogli che se non mi stavano alla larga, avrebbero fatto una brutta fine. senza tanti giri di parole, cedric gli rise in faccia e luna lo guardò male,mostrandogli il dito medio, per poi andarsene con eleganza posso dire, che in quel momento aveva tutta la mia stima.

Ora io ero sola, davanti a quello specchio, con i miei lunghi capelli riccioluti che mi ricadevano sulle spalle.
Presi un gommino e mi feci una coda alta, lasciando due ciuffi liberi davanti.
Facendo quella coda alta, mostrai meglio il mio viso, la mia pelle leggermente scuriccia, non ero bianca, ma non ero nemmeno nera, se per questo nemmeno mulatta. avevo delle piccole lentiggini sotto gli occhi e alcune sul naso, i miei occhioni nocciola a mandorla da cerbiatta, il nasino piccolo, ma dritto, e le mie labbra carnose. Devo dire, che il viso, penso sia l'unica parte del mio corpo che mi piace, per il resto, mi potrebbero venire i conati di vomito.

Avevo raccolto i miei capelli in quella coda alta, lasciando vedere la scritta dietro la mia camicia, purtroppo.
Dopodiché mi lavai leggermente la faccia e appoggiai le mani ai lati del lavandino, scrutandomi per bene, mi sistemai bene il colletto della camicia e uscì dal bagno, dirigendomi a passi lenti verso la mia classe, sicuramente, ora avrei cambiato posto, sono pronta a subirmi la predica da parte di Piton, ma non mi avrebbe potuto fare niente, dato che sono la figlia di voi sapete chi.

Non bussai nemmeno e aprì la porta, entrando in classe con calma, nessuna emozione trapelava sul mio viso.
Appena spalancai le porte l'attenzione di tutti era rivolta verso me.
Sentì gli occhi di tutti addosso.

Sentì i suoi occhi.

«signorina riddle!» disse Piton, ma non ascoltai nemmeno una parola di quel vecchio.

Non lo degnai nemmeno di uno sguardo e mi avvicinai a... em... Harry.
Lui mi guardò, inarcando un sopracciglio, e le mie guance si tinsero di un rosa chiaro.
«si?»mi chiese Harry, ma io ero imbambolata a fissarlo, come se ovviamente non ci fossero tutti i nostri coetanei a guardarci.

Lo guardai leggermente imbarazzata, a me, personalmente è sempre piaciuto Harry, sia fisicamente che caratterialmente.
È un ragazzo dolce, sensibile e simpatico, si vede che è un ragazzo a cui tiene alle amicizie e alle persone.
Lo scrutai per bene, era un ragazzo veramente attraente.
Aveva dei capelli scompigliati, degli occhi azzurri... proprio come quelli di Draco.
Ma c'è qualcosa di diverso.
Quelli di Draco son più profondi, più... ghiacciati, più inespressivi, ma contemporaneamente che si potevano leggere dentro, e tutto quello che ci vidi era rabbia delusione e tristezza, erano le uniche emozioni di Draco, anche se tentava a nasconderle.
Mentre quelli di Harry sprigionavano mille emozioni, gioia, felicità,simpatia insomma, l'opposto di quelli di Draco.
Avevano il colore dell'oceano gli occhi di Harry, mentre quelli di Draco, del ghiaccio e del cielo, e un mix di nuvole.
Ero immersa così tanto nei pensieri che non mi accorsi nemmeno che lui mi parlò.

dopodiché si schiarì la gola e ritornai alla realtà.
«oh em... si scusa volevo..» dissi in un sussuro quasi inaudibile, e riportai lo sguardo sui suoi occhi, le mie guance andavano a fuoco.
«volevo em... sapere se q-questo banco è libero» dissi balbettando leggermente per l'ansia e l'imbarazzo, lui inarcò un sopracciglio e mi sorrise dolcemente, dopodiché annuì dolcemente.
«certo, siediti pure» disse dolcemente, facendo un gesto con la mano
io presi la sedia e la scostai , sedendomi affianco ad Harry.