sentivo il suo sguardo bruciarmi in ogni singola parte del corpo.«Vuoi una foto?» chiesi, mi rendeva nervosa il fatto che mi guardasse in quel modo.
Non lo guardai nemmeno, iniziando il riscaldamento, dando pugni così all'aria.
Nonostante tutto lui si schiarì la gola, come se non fosse successo niente e parlò.
«guarda che non ti devi riscaldare da sola e soprattutto, non in quel modo.»
lui si avvicinò a me e mi posò una mano sul fianco e l'altra sui miei guantoni.
Trasalì e senza rendermene conto, trattenni il respiro.
sentì le sue labbra sfiorarmi il lobo dell'orecchio.
«non erano stretti ammodo.» sussurrò nel mio orecchio, il ché mi mandò un brivido lungo la schiena.
«cosa?...»
«i guanti» si allontanò da me e io ripresi a respirare.
«non sono stretti ammodo» disse, prendendo il mio polso, stringendo i lacci.Io deglutii, e alzai lo sguardo, fino a incontrare i suoi occhi.
«iniziamo?...»
lui si schiarì la gola e prese i guantoni a sua volta, mettendoseli,non curandosi di fasciarsi le mani per non farsi male.
«malfoy, mettiti le fasce.» suonò più come un ordine, infatti, inarcò un sopracciglio.
«no, non ho voglia.» sibilò.
«ti farai del male, stupido.»
in tutta risposta alzò le spalle e io feci un lungo respiro, calmandomi.
Decisi di lasciar perdere.
«quindi? che dobbiamo fare?»
«combattere.»
«cosa?»
«hai sentito, tranquilla, ranetta. Non ti farò del male, per quanto non mi dispiacerebbe.» assottigliai gli occhi, io invece avevo intenzione di fargli tanto, ma tanto male, per tutto il male che mi ha fatto in questi anni, giusto per sfogo.
«allora... fatti sotto, biondino.»
«non mi chiamare così.» vidi il suo sguardo indurirsi e io sogghignai.
«Cos'è quello?» dissi puntando una cosa alle sue spalle, lui si giró e io approfittai di quel momento in cui era distratto e mi scagliai su di lui, dandogli un pugno nello stomaco, lo vidi indietreggiare lentamente, con gli occhi spalancati, era arrabbiato ma anche... fiero? si ricompose in fretta, guardandomi divertito.
«é tutto quello che sai fare?»
io sorrisi divertita, ritornando all'attacco.
Gli diedi altri pugni, che lui paró finché non riusci a dargli un pugno in faccia e a fargli lo sgambetto, lui cadde per terra, ma mi portó con sé, il suo corpo mi attutì la caduta,ma solo ora feci caso a come ero caduta su di lui, ero letteralmente a cavalcioni su di lui.Avevo preso una botta al braccio,alzai leggermente la testa dal suo petto e lo guardai, i suoi occhi erano iniettati di puro odio e... desiderio?
Lo guardai per svariati minuti, non mi accorsi che si era tolto i guantoni e mi aveva messo le mani sulle cosce, lo guardai,un brivido mi scorse lungo la schiena, lo guardai con lo stesso desiderio, per poi toccarlo a mia volta, misi una mano sul suo petto, tracciando i suoi addominali scolpiti lungo la camicia.«Ginny...» sussurrò, guardandomi con fame, era come se mi volesse mangiare in quel preciso momento, come se mi volesse spezzare da un momento all'altro,non mi resi conto nemmeno del fatto che mi avesse chiamata con il mio nome e non con uno dei suoi nomignoli.
Continuai a tracciare con l'indice i suoi addominali ben scolpiti lungo la camicia, senza interrompere il gioco di sguardi che stavamo avendo in quel momento.
Lui portò una mano all'altezza del mio viso, tracciando con il pollice la forma delle mie labbra, per poi farla scorrere lungo il mio collo, facendomi venire tanti brividi, fino a scendere all'altezza del seno. mi guardò,con l'indice tracciò la forma di uno dei miei seni, attraverso il tessuto del reggiseno sportivo, sussultai li per lì. quando il suo pollice schiacciò su uno dei miei capezzoli induriti sotto il suo tocco, un ansimo mi uscì dalla bocca, sentivo il ringonfiamento dei suoi pantaloni sotto di me.
«Draco...» balbettai, ansimando.
Lui mi guardò con fame, desiderio, mentre mi agguantava una tetta e me la strizzava.
Gemetti per il dolore misto al piacere, mandando indietro testa.
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Jealousy- Draco Malfoy
Science-FictionNel cuore di Hogwarts, dove le linee tra il bene e il male si intrecciano, Ginny Riddle, figlia di Lord Voldemort, si trova a lottare contro il suo destino. Bullizzata dai compagni e costretta a vivere all'ombra del suo temuto padre, Ginny è abituat...