𝔠𝔞𝔭𝔦𝔱𝔬𝔩𝔬 𝔮𝔲𝔞𝔱𝔱𝔯𝔬

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WARNING
!ARGOMENTO DELICATO!

Mi risvegliai da sola, senza quel pizzico di sicurezza che mi cullava mentre dormivo.
Erano le 6, così mi preparai e andai in biblioteca, uno dei miei posti preferiti.
Mi stavo cambiando, ma restai a fissare un po' le mie forme, che ovviamente, a me non piacevano.
Stavo toccando il mio tatuaggio, così bello quanto triste, così significativo.

il punto e virgola con le ali

quel tatuaggio era davvero importante per me,l'avevo fatto quando la mamma era morta...

Dato che si stava facendo tardi e io volevo stare un po' da sola in biblioteca, ripensai al giorno prima, mi risvegliai in infermeria... ancora non ne capisco il perché.

mi incamminai per andare in biblioteca, i corridoi erano vuoti, che tranquillità, pensai.

stavo camminando finché una mano non mi prese il braccio:

gli anelli freddi
quel tocco...

mi girai tremante per vedere chi avevo davanti ,ma come pensavo si rivelò lui.
Quel biondo platino e quegli occhi color ghiaccio che potevano trafiggerti in un lampo, lui... lo potevo riconoscere anche a distanza di chilometri.

«tutto bene?»
lo guardai confusa, non me lo aveva mai chiesto prima d'ora.

non fui in grado di rispondergli, ero così sorpresa da questa domanda che non mossi un muscolo.

«ginny.»
disse, ma lui- lui non mi aveva mai chiamata ginny.

mi decisi a rispondergli.

«s-si?»
«stai bene? ho sentito che sei stata in infermeria»

Oh. Ma a lui non gli era mai fregato di me, cosa voleva dire con "stai bene"?

«tutto... tutto bene grazie »
lui mi guardò per decifrare se stessi mentendo o meno, per vedere le mie espressioni e scrutarmi al meglio.

«sicura?»
ok, ora sto iniziando a preoccuparmi
«sicura,malfoy.»
oh merda la mia boccaccia non la so proprio tenere chiusa cazzo

la sua espressione si trasformò, da 'dispiaciuta' a furente, cazzo.

«hai ragione scusa, anzi no. Non mi dovevo "preoccupare" per una come te, sudicia mezzosangue»

rimasi con la bocca spalancata e me ne scappai via correndo.

cazzo ma per una volta non posso fare la cosa giusta? per una volta non posso essere quella normale? non mezzosangue? quella che non deve prendere voti buoni a scuola solo per il volere e obbligo del padre? per una volta cazzo, una volta, non posso essere me stessa?

cosa ho di sbagliato?

queste parole mi rimbombano in testa da quando sono nata praticamente.
Che ho fatto per meritarmi di essere torturata tutti i giorni, di essere trattata male o essere esclusa dai propri compagni? che cazzo ho fatto di sbagliato mi chiedo io.

Ho bisogno di farmi del male, per capire il perché di questo, il dolore mi provoca piacere, perché se non mi faccio del male io come fanno gli altri a me, chi mi farà mai capire il perché?

Corro nel mio dormitorio e inizio a cercare la lametta che stava sicuramente in bagno.
Inizio a cercare nella vasca, nel lavandino e pure nel soffito dove c'era il nascondiglio, ma non c'era traccia di nessuna lametta.

Dove cazzo l'ho messa

Non mi resta che prendere le forbici, prese dal mondo babbano per gioco.

Sono pulita da 3 mesi, ma in questo momento ho bisogno più che mai di farmi del male, di capirmi, di sorridere vedendo il mio sangue.

Prendo le forbici e mi rifugio in bagno, mi tolgo la gonna e mi scopro tutte le cicatrici che avevo nell'interno coscia.

Cazzo che schifo che mi faccio.

Inizio a incidere le forbici nella mia carne, sento un leggero bruciore il quale mi porta a portare indietro la testa.

Incido così tanti tagli da procurare una pozza di sangue sul pavimento, adesso mi sento più libera, mi sono liberata di quello che sentivo dentro.

Mi alzo, ancora dolorante e apro gli scaffali, prendendo una garza e una pozione verdastra per il dolore.

Mi metto la garza, mi rimetto la gonna ed esco dalla mia camera.

Nel mentre che cammino sento ancora il sangue scorrermi sulla gamba, cazzo, non riesco nemmeno a camminare da quanto li ho fatti profondi i tagli, però cerco di non far notare niente.

Mi incammino nella sala grande e vedo Luna che mi viene incontro e mi abbraccia.

«Eii, come mai così affettuose di prima mattina?» domando a luna arricciando le labbra

«Gi! mi ero preoccupata tantissimo, tu non hai idea» mi dice luna, sto per aprire bocca ma lei mi precede
«come stai? stai meglio??»

«luna, calma, sto bene» ridacchio, mentendo.
lei annuisce, ma non la vedo tanto sicura della mia risposta, ma come al solito non faccio trapelare nessuna emozione, mi riesce abbastanza bene mentire.

«Luna, Riddle!»
Veniamo richiamate da una voce maschile, così ci giriamo contemporaneamente e vediamo cedric venirci incontro, lo vedo spostare lo sguardo su di me e sul mio corpo, specificamente sulla mia gamba

«ei diggory!»
lo saluto, ma tutto quello che ricevo è uno sguardo preoccupato e incazzato.

«Ginny.» dice serio
Luna lo guarda confusa
mi chiedo che cos'abbia oggi cedric

«cooosa?» provo a sdrammatizzare un po', ma ricevo solo uno sguardo di delusione e rabbia.

«la tua gamba.»
che cos'ha la mia gamba?

«che cos'ha la mia-»

«sta sanguinando cazzo! che cosa hai fatto.»
io non rispondo, guardandolo indifferente, sono cazzi miei.
ma cosa vuole

«c-h-e c-o-s-a h-a-i f-a-t-t-o.»
scandisce per bene in modo brusco
sposto lo sguardo su luna, che mi guarda la gamba per poi alzare lo sguardo nel mio, ma tutto quello che vedo è delusione.

«i-io...» balbetto, non sapendo che rispondere.
«lo hai rifatto?»dice preoccupato
«cazzo rispondimi!»

«i-io... ti prego parliamone in un posto più appartato...»
dico guardandomi intorno, notando che tutti i presenti ci stanno guardando
lui annuisce e senza dire nulla mi fa cenno di seguirlo,seguita da luna.

Mi porta in un aula vuota
«allora?» dice cedric
«i-io giuro non volevo...»
dico con voce tremante
«Ginny... lo sai con noi puoi parlare»
mi rassicura luna

sospiro e racconto a loro come mi sento

«vi prego perdonatemi »
scoppio a piangere, loro si guardano e mi vengono ad abbracciare subito

«i-o non volevo farlo perdonatemi vi prego...» dico fra un singhiozzo e l'altro

«ginny... tu non sei sola tu hai noi»
alzo lo sguardo con il mascara tutto colato
«capito? tu hai noi!»mi sorride cedric e io gli sorrido a mia volta
« però fattelo dire sei proprio brutta quando piangi » mi dice luna

mi sale la rabbia tutta di un botto e assumo un espressione incazzata mixata con le lacrime

«luna guarda, abbiamo sbloccato un nuovo Pokémon!»
«un panda incazzato che piange!»
luna e cedric scoppiano a ridere all'unisco

«hahah che ridere ora vi uccido hahah»
loro mi guardano e si fingono spaventati
« è meglio che iniziate a correre, vi avverto»
loro ridono e iniziano a correre
«venite qui! tanto vi prendo » sghignazzo

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||SPAZIO AUTRICE||
Ciao, lo so sono stata assente, ma con gli esami è tutto più complicato e incasinato, mi scuso! questo è un argomento molto delicato, che principalmente mi riguarda, ho pianto molto scrivendo questo capitolo, so di essere stat una stupida e tutto per un maschio, e ho scritto il tutto ascoltando i bet on losing dogs di mitski, vi lascio immaginare.
Mi scuso ancora tantissimo per avervi fatto aspettare!
Tranquille, ci stiamo avvicinando all'avvicinamento fra draco e ginny, siate pazienti.
Per oggi è tutto, vi chiedo, come sempre, di lasciarmi una stellina, condividere la storia e di seguirmi se vi va❤️

Jealousy- Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora