Jealousy- Draco Malfoy

𝔠𝔞𝔭𝔦𝔱𝔬𝔩𝔬 𝔡𝔦𝔢𝔠𝔦

stava per succedere il putiferio e la colpa era solo che mia.

Rendendosi conto della situazione,Luna si avvicinò ad entrambi cercando di far ragionare cedric, nel mentre che io e Draco facevamo un gioco di sguardi, solo a quel punto mi resi conto di quel che stesse succedendo in quel momento, corsi subito da i due.

«cedric lascialo adesso!» dissi cercando di togliere le mani di cedric da Draco.
«hai sentito diggory? togli le tue stupide mani da me.»
questa non ci voleva.
Vidi cedric incupirsi e scagliarsi contro Draco, dandogli un pugno dritto in faccia, Draco cadde per terra immediatamente.
«Cedric smettila!» urlai, ma lui sembrava fosse in stato di trance, iniziò ad assestargli molti pugni in faccia, solo ora Harry e Ron decisero di intervenire, lo presero per le braccia e lo fermarono.

Io guardai cedric, per poi di nuovo Draco che era messo piùttosto male, aveva un taglio sul labbro sanguinante e uno sul sopracciglio, la mandibola violacea e un taglio sulla guancia, in quel momento ho provato preoccupazione, cosa altamente strana da parte mia, Draco spostò lo sguardo sul mio, decisi di chinarmi e guardarli le ferite.

«cosa stai facendo riddle?» disse, guardandomi disgustato.

In realtà,non lo sapevo nemmeno io, avrei dovuto odiarlo, ma per qualche motivo inspiegabile non ci riuscivo.
Ho passato tutta la vita con questo ragazzo, una vita piena di dispetti fatti dal sottoscritto, ma nonostante tutto, non riuscivo a odiarlo ma non riuscivo neanche a giustificare tutto il male che mi ha fatto in questi anni.

«io... niente.» lo guardai e mi alzai, poi guardai cedric che mi stava guardando in maniera strana, sinceramente,fossi stata in lui, mi sarei anch'io guardata così.
Mormorai "andiamo" e uscii dalla taverna, seguita da Luna, Harry, Ron, Hermione e cedric.

«cos'era quello?!» cedric mi raggiunse velocemente, teneva una espressione fredda e cupa, mi prese il polso e mi strattonò.
«mi fai male lasciami!» dissi, provandomi a liberare dalla sua presa
«cos'era quello, che cazzo era quello che stavi per fare lì dentro!» chiese con così tanta rabbia da farmi sobbalzare.
«amico calmati.» disse Harry, mettendosi davanti a me, mentre Ron ed Hermione si misero al mio fianco.
«mi spiegate cosa diamine sta succedendo?» continuò Harry, chiaramente confuso.
«si, piacerebbe saperlo anche a noi sinceramente.» Ron ed Hermione aggiunsero.
«va bene..» sospirai, iniziando a raccontargli quello che mi facevano a scuola, il ché portarono loro ad avere una faccia alquanto sbiancata.
Poi raccontai dell'avvenuto in bagno e mostrai i segni sui polsi.
«cavolo Ginny mi dispiace...» disse Harry, toccandomi i segni sui polsi.

«ok ora basta con ste sdolcinatezze.» cedric si intromise, giurai che nella sua voce ci fosse un pizzico di gelosia e fastidio.
«Ginny... tu... stavi cercando di aiutarlo lì dentro?» aggiunse, guardandomi negli occhi, io deglutii, guardandolo
«ecco io...» risposi balbettando
«rispondi e basta cazzo, la tua bocca serve a questo!» io lo guardai,scioccata,questo non era il cedric che conoscevo era... diverso, aveva odio puro negli occhi, mai lo avevo visto così e sottolineo mai. Mi si riempirono gli occhi di lacrime e subito dopo presi, e senza dire nulla iniziai a correre. Potevo sentire i richiami del mio nome da parte dei miei amici, ma io continuai a correre, senza fermarmi, sentivo le lacrime scorrermi sulle guance, avevo gli occhi che mi bruciavano ed erano tutti appannati dalle lacrime,continuai a correre fino ad arrivare ad una casa, per poi smaterializzarmi nei dormitori di Hogwarts.

Corsi subito nella mia stanza, iniziando a piangere a dirotto, cedric mai si era comportato così, mai. Era come se in quel momento si fosse trasformato in un'altra persona,in un'altra persona che faceva paura... che non era lui.

Presi dei fazzoletti e mi asciugai le lacrime, incoraggiandomi di lasciar stare quello che è successo nemmeno cinque minuti fa, esco dal mio dormitorio e di soppiatto me ne scappo nella stanza dello specchio delle brame, non è mio solito andarci, ci vado solo quando mi sento tanto sola.