Ginny's pov
Rimasi ferma sul bordo freddo del ripiano della cucina. Avevo il respiro spezzato, come se mi mancasse l'aria.
La pelle mi bruciava, ogni mio centimetro del corpo sembrava ancora avvolto nella scossa di quello che era appena successo.
Ci ero ricascata.
Mi sentivo stupida. Debole.
E soprattutto, terribilmente arrabbiata.
Abbassai lo sguardo sulle mie mani, che tremavano lievemente.
Trattenni il respiro, chiudendo gli occhi per un istante, cercando di rimettere in ordine i miei pensieri.
Ma era impossibile.
Lui era ovunque.
Nella mia pelle. Nel mio cuore e nella mia mente.
Aprii gli occhi di scatto, e abbassai lo sguardo sul mio corpo.
Il vestito era una rovina: una spallina spezzata, la seta piegata in pieghe scomposte sulle cosce nude, i capelli gonfi e scarruffati.
Sembravo una versione rotta di me stessa. Un'ombra stanca.
Tirai giù il vestito con mani impacciate, cercando di sistemarlo meglio, anche se sapevo che nessuna sistemazione esteriore avrebbe potuto aggiustare il caos che mi sentivo dentro.
Scivolai giù dal ripiano, atterrando in piedi con un tonfo sordo.
I piedi nudi che toccarono il pavimento gelido mi mandarono un brivido su per la schiena.
Feci un respiro lungo, profondo, come se stessi raccogliendo ogni frammento di coraggio rimasto, poi mi incamminai verso il salotto.
Il contrasto mi colpì subito: tutti gli ospiti se ne erano andati e il disordine che c'era prima era sparito.
Gli elfi domestici si muovevano silenziosamente, pulendo il disordine che la festa aveva provocato.
Non c'era traccia dei signori Malfoy o di mio padre.
Mi guardai intorno, ma non c'era nessuno se non io e gli elfi domestici.
Scossi la testa e scacciai i pensieri, per poi dirigermi verso le scale e salirle.
I miei piedi nudi risuonavano sulle piastrelle di pietra, mentre mi dirigevo verso la sua camera.
La sua porta era chiusa, e, senza pensarci, senza neanche rallentare, chiusi le mani in forma di pugni e gli alzai, sbattendoli contro il legno con tutta la forza che avevo.
Una. Due. Tre volte.
«Draco!»
La mia voce risuonò roca, incrinata dalla furia e dalla delusione.
Rimasi davanti alla sua camera e per un attimo non successe niente.
Poi sentii passi bruschi avvicinarsi,la porta si aprii di scatto e lui apparve.
Draco.
Aveva la cravatta larga attorno al collo, la camicia sbottonata, i capelli scompigliati, la mascella serrata e gli occhi iniettati di un odio che non capivo.
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Jealousy- Draco Malfoy
FanfictionNel cuore di Hogwarts, dove le linee tra il bene e il male si intrecciano, Ginny Riddle, figlia di Lord Voldemort, si trova a lottare contro il suo destino. Bullizzata dai compagni e costretta a vivere all'ombra del suo temuto padre, Ginny è abituat...
