𝔠𝔞𝔭𝔦𝔱𝔬𝔩𝔦 𝔮𝔲𝔦𝔫𝔡𝔦𝔠𝔦

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"i know you got Daddy issues and I do too"

rimasi con le chiappe salde sul bancone della cucina, stavo elaborando quello che era appena successo.

Draco Lucius Malfoy mi aveva appena baciata e... toccata?
Mi aveva appena baciata la persona che odiavo di più al mondo?
o almeno... quella che credevo di odiare.
La mia testa in questo momento è scombussolata da forti emozioni che non pensavo nemmeno di provare.

Cercai di riprendere fiato, le mie labbra erano indolenzite, rosse e gonfie dai suoi baci carichi di foga.
Mi aveva lasciata lì, come una stupida.
D'improvviso le mia mani iniziarono a tremare.

«Tu e Malfoy mh?» mi congelai sul posto. mentre una fiamma illuminava il volto di mattheo, che era in un angolino della cucina, intento a fumarsi una sigaretta.
«Da... da quanto tempo sei lì.»
«Tanto da volermi buttare una bomba nucleare in testa.»
Le mie guance si arrosirono leggermente, mentre prendevo il mio gelato al pistacchio e iniziai a mangiarlo

Mattheo si avvicinò, il suo sguardo penetrante che non lasciava spazio a fraintendimenti. La sigaretta fumante tra le labbra sembrava quasi un prolungamento della sua frustrazione.

«Sei un disastro, lo sai?», disse, scuotendo la testa. «Tu e Malfoy? Non puoi essere seria.»

«Non è come pensi», risposi, cercando di mantenere un tono di calma, ma la mia voce tremava tradendo la mia insicurezza. «È complicato. Non... non so nemmeno spiegarlo.»

«Complicato? È un eufemismo. L'odio che provavi per lui era palpabile, e adesso ti baci con lui come se non fosse successo nulla. Che cazzo stai facendo?».

«Non mi sembrano affari tuoi Mattheo.» Dissi a denti stretti, alzando lo sguardo per incontrare il suo.

Mattheo fece un passo avanti, il suo sguardo diventato più intenso, quasi minaccioso. «Affari miei? Non mi sembra che tu stia proprio prendendo in mano la situazione, Ginny,» disse, la voce più bassa e decisa. La sigaretta tra le sue dita tremava leggermente mentre si avvicinava ancora di più. «Malfoy è uno stronzo, e tu lo sai bene.»

«Non hai alcun diritto di dirmi cosa fare!» risposi, cercando di mantenere una parvenza di calma. Ma il mio corpo tradiva la mia voce. La tensione tra di noi era palpabile, l'aria elettrica e carica di emozione.

Le sue sopracciglia si aggrottarono, il volto si oscurò come una tempesta che stava per esplodere. «Davvero?» sbottò, il suo tono sarcastico e pungente. «Chi cazzo ti credi di essere Ginny,eh? Dopo tutto quello che è successo tra di noi, tu hai il coraggio di dirmi che non ho diritto di sapere cosa fai con Malfoy?»

Un brivido mi percorse la schiena, ma non mi tirai indietro. «Sai benissimo cosa è successo, Mattheo,» dissi, fissandolo negli occhi, i miei pieni di rabbia e frustrazione. «Tu te ne sei andato senza dire niente. Sapevi benissimo quanto ti amavo e non hai nemmeno avuto il coraggio di dirmelo. Quindi non venire a dirmi cosa devo fare adesso, perché non te lo permetto.»

Il suo respiro divenne più pesante, il corpo rigidamente teso, e senza preavviso, mi prese per i polsi e mi spinse contro il ripiano della cucina con una forza che mi mozzò il fiato. Non riuscivo a respirare, ma non riuscivo nemmeno a reagire. Lì, in quel momento, il mondo sembrò rallentare.

«Non dirlo nemmeno,» mormorò, i suoi occhi scuri pieni di un'ira trattenuta che non avevo mai visto prima. Poi, senza dare il tempo di reagire, mi baciò con furia, una furia che non lasciava spazio a resistenza.

Mi lasciò senza fiato quando si staccò, gli occhi pieni di determinazione e rabbia. «Perché?» sussurrai, incapace di trattenere la domanda.

Il suo respiro si fece più pesante mentre si avvicinava alla mia bocca, quasi a sfiorarla. «Perché almeno le tue labbra non sapranno più di un cazzone come Malfoy,» rispose, la sua voce bassa, piena di un'intensità che mi fece tremare.

Jealousy- Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora