PROLOGO

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Se hai 16 anni e vivi nel quartiere più bello di Roma, sei fortunato

Il nostro è il migliore dei mondi possibili




Ciao a tutti

Mi chiamo Valeria, ho 17 anni da poco compiuti e vivo nel quartiere dei Parioli 

O meglio 

La mia famiglia vive lì

Io, da quando avevo 5 anni sono andata a vivere in Francia, a Parigi, per poter studiare all'Opera 

Si, studio danza classica 

Oggi, dopo 12 anni, torno a vivere in Italia, a Roma 

Ho un fratello e una sorella: Camilla e Niccolò

Diciamo che sono la piccolina di casa, anche se ci passiamo tutti e tre solo qualche mese di differenza 

I nostri genitori invece per lavoro sono quasi sempre fuori casa

Si chiamano Rosio e Mario

Praticamente quella casetta è abitata solo da Cami e Nico

Ma torniamo a noi 

Questa sono io 

si lo so, la foto non è delle migliori, ma poco importa 

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si lo so, la foto non è delle migliori, ma poco importa 

Sono alta 1.64 e per essere una ballerina, ho un buon fisico, magro ma con un po' di muscoli

certo non esagerati come quelli di Elena d'Amario che è tutta un muscolo 

La cosa che mi preme di più, forse, è non riuscire a capire il romano 

Ma no dai, Nico parla solo ed esclusivamente in romano ogni volta che lo chiamo e lo capisco sempre 

Dai 

Dai 

Ma vabb, tornando a noi 

Questa è mia sorella 

Questo è mio fratello 

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Questo è mio fratello 

il più figo dell'Istituto Collodi insieme al suo migliore amico, Brando de Santis 

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il più figo dell'Istituto Collodi insieme al suo migliore amico, Brando de Santis 

Chissà com'è diventato

L'ultima volta che l'ho visto aveva 5 anni 

Sono appena atterrata all'aeroporto di Ciampino 

Recupero le mie valigie e vado verso il taxi che avevo chiamato prima di partire 

"Signorina Rossi Govender?" - mi chiede l'autista e io annuisco

Carica i miei bagagli nel cofano e partiamo diretti verso casa 

A CASA 

Arrivati a casa, pago, scendo dal taxi e prendo le mie valigie 

"Buona giornata" - dico salutando l'autista che ricambia per poi andare via 

Ok, è arrivato il momento 

Suono al citofono cosicché loro mi aprano il cancello 

abitiamo in una villetta molto bella devo dire 

"Si? Chi è?" - mi chiede Nico dall'altra parte del citofono 

"Sono il corriere" - dico cercando di cambiare un po' il tono della mia voce per non farmi riconoscere 

poco dopo mi apre il cancello e così prendo i bagagli e percorro la stradina del giardino, fino ad arrivare davanti la porta di casa 

Busso nuovamente e quando Nico apre la porta rimane paralizzato 

"Non mi abbracci?" - chiedo sorridendo 

Poco dopo vengo travolta da mio fratello che per poco non mi soffoca 

"Guarda che così mi fai male" - dico ridendo 

"Nico! Si può sapere chi è? E perché non hai chiuso la porta?" - si sente Cami predicare 

"Che ci fai qui?" - mi chiede appena mi vede

"Torno a vivere qui a Roma...per davvero. Non me ne vado più" - dico 

"Sei seria?" - mi chiede Nico e io annuisco 

"Ora però posso entrare? O volete farmi rimanere fuori?" - chiedo facendoli ridere 

Subito dopo mi dirigo in camera per sistemare tutte le mie cose 

Diciamo che la mia camera è fatta di due stanze 

Appena si entra c'è lo studio, se così vogliamo chiamarlo, e poi c'è la camera da letto 

giustamente le due stanze sono separate, ma non c'è la porta 

o meglio, c'è la porta, ma solo la forma

non so se avete capito 

si avete capito dai, siete intelligenti, lo so

Mamma e papà lo sapevano che io sarei tornata in Italia, li ho visti due giorni fa stesso a Parigi.

Hanno chiamato a Lucia, la signora delle pulizie, per dirle di andare a comprare qualche set di lenzuola e federa e delle coperte per me, per il mio lettino, visto che sono rimasti praticamente solo quelle di quando ero piccola 

e non mi sembra il caso usare le lenzuola di Winnie the Pooh 

anche se in realtà a me non dispiace eh

tanto belline le lenzuola di Winnie 

e sicuro le userò anche quelle 

si si 

"Signorina scusatemi ma non ho fatto in tempo a farle il letto. Pensavo arrivaste più tardi. Se vuole glielo faccio un attimo" - mi dice Lucia entrando in stanza 

"Lucia ascoltami. Non so Nico e Cami come sono abituati, ma con me è diverso. Non chiamarmi signorina. Chiamami Valeria o Vale, come preferisci. Non scusarti, avevi altro da fare e io ho scombussolato i piani. Me lo faccio io il letto, basta che mi dici dove sono le lenzuola e il resto" - dico 

"Va bene. Sono nei cassetti lì signorin-Valeria" - dice e io sorrido 

la ringrazio e poi mi faccio il letto 


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