CAPITOLO DIECI

722 21 0
                                    

IL GIORNO DOPO

NICO

"Se torni single Brando tuo te porta a fa un bel puttantour" - mi dice Brando mentre mi metto le scarpe

poco fa abbiamo finito l'allenamento a scuola e poi ci siamo andati a fare una doccia negli spogliatoi

"Ecco così se vengo pure io magari te se alza pure oh" - gli dico ridendo

"A me me se alza solo co tu madre Nic" - mi dice mentre scrive qualcosa vicino al muro

"Oh e dai!" - dico

"No invece ho deciso che voglio sistemà le cose e smette di fa cazzate con Virginia" - continuo mettendo la maglia

in risposta ricevo uno schiaffo giusto giusto sul livido che ho sulla schiena

"Te preferivo quando le mettevi le corna co Chiara e 'n te fregava niente" - mi dice Brando

"No ma Chiara basta, m'ha stufato. E poi Virginia è più figa" - dico

"Vuoi sapere un'altra che è ancora più figa?" - mi chiede

"Chi è?" - chiedo

"Eh chi è? Tu sorella" - mi dice

"Ti ricordo che ne ho due" - dico

"La tua preferita" - dice

"E daje! Sei fissato con la famiglia mia" - dico

"Scusami se tu madre e Valeria soprattutto so" - inizia a dire ma lo blocco

"Meglio che non finisci la frase" - dico

"Ma perché te non hai visto quella nuova?" - sento alcuni ragazzi che parlano

"Ma chi? Quella che è venuta in classe l'altra volta con l'amica sua?"

"Eh che chi sennò coglione"

"Superano tutte le ragazze del Collodi. La biondina fino a pochi giorni fa non l'avevo neanche mai notata"

"Manco io sai?"

"Però so tanta roba"

"Avoja. Na cosa a tre la farei volentieri"

"Sentiamo un po'...con chi vorresti fa na cosa a tre de preciso?" - chiedo a uno dei ragazzi, si chiama Roberto, cercando di mantenere la calma

"Con quella nuova e la biondina. Perché? Ce sta qualche problema?" - mi chiede con aria di sfida

"Ce sta eccome il problema. Nel caso in cui tu non lo sapessi, quella nuova, come la chiamate voi, è mia sorella. Te prova a dì altre cose del genere su di lei e vedi che fine te faccio fa. So stato chiaro?" - dico avvicinandomi di più a lui che annuisce

"Nic usciamo fuori dai" - dice Brando tirandomi per un braccio 

"Quei coglioni non devono proprio azzardarsi a parlà così de mia sorella. Te giuro che la prossima volta" - inizio a dire ma il mio amico mi blocca 

"Nic calmate. Non penso parleranno di Valeria così la prossima volta se sanno che ce stai te che puoi sentirli" - mi dice 

"Si ma mi da fastidio Brando! Non voglio che lei passi solo per una bella ragazza da scopare capisci?! Non è una ragazza qualsiasi come la maggior parte delle ragazze qui al Collodi e non è abituata a questo genere di cose. E poi è mia sorella! Devo proteggerla da certi individui" - dico 

"Valeria è abituata a un'altra vita. La vedi anche tu quando usciamo come finisce.  A Parigi aveva una vita scandita da ritmi diversi" - continuo 

"Si svegliava alle 5 e fino alle sei faceva stretching, poi faceva colazione e subito fuori casa. Se la mattina aveva danza andava all'Opera e poteva restare chiusa lì anche fino alle 15. Il pomeriggio poi aveva lezioni private come tutte le altre ballerine. Se invece aveva danza il pomeriggio le lezioni erano di mattina e poi dalle 15 alle 22 era all'Opera." - inizio a dire 

" La pausa pranzo? Dalle 13:30 alle 14. Andava a letto alle 22:30 o alle 23 se aveva danza il pomeriggio. Quando danza era di mattina poteva capitare che andasse a letto anche alle 21 a meno che non usciva con le amiche e con gli amici. Quando uscivano o andavano in discoteca, solitamente Duplex, o se volevano qualcosa di più tranquillo andavano a fare una passeggiata lungo il canale Saint-Martin e prendevano un aperitivo, però facevano sempre qualcosa. L'hai vista ieri sera che per non fare niente è finita in una discoteca con Chiara." - continuo 

"Si deve abituare a una vita un po' più tranquilla. Si era vestita tutta per bene per cosa? Per andare al solito bar e alle solite panchine per non fare niente. Poteva vestirsi tranquillamente come si veste di giorno. Invece no perché lei è abituata così. Quando esce la sera si deve preparare bene, perché così era abituata a Parigi" - dico dopo un breve silenzio

"E se te lo stai chiedendo si, so tutta la sua routine di quando stava a Parigi perché dovevo capire quando potevo chiamarla per parlare un po' con lei. Quindi capisci perché non è abituata a tutto questo? è abituata a una vita dinamica per quanto tranquilla, non a una vita tranquilla ma piena di ragazzi che si fermano all'estetica e al voler solo scopare. E poi qui è tutto un casino" - concludo e nel frattempo ci siamo seduti su un muretto fuori in giardino 

"'N che senso è tutto un casino?" - mi chiede Brando 

"Puntualmente io e Camilla litighiamo e puntualmente subito dopo io vado da Valeria per sfogarmi e parlare con lei e poi anche lei si sfoga con me perché non parla con Camilla o per lo meno il minimo indispensabile" - dico

"Ma come 'n se parlano? Da piccole erano inseparabili" - dice Brando 

"Hai detto bene: erano...da piccole" - dico 

"Ueue belli di che parlate?" - arriva Valeria tutta sorridente e ignara di tutto 

"Mah niente" - diciamo all'unisono io e Brando 

"Sicuri?" - chiede lei 

"E va bene, non ti so mentire. Parlavamo di te. Gli stavo dicendo che ogni volta che mi litigo con Cami" - inizio a dire 

"Quasi sempre" - dice lei interrompendomi 

"Si, quasi sempre, vengo in camera da te e parliamo...e ora sa anche che non ti parli con Camilla" - dico 

"Eh già. Alla mia amata sorellina non va a genio Stella e non si è capito il perché" - esclama sedendosi vicino a me e appoggiando la testa sulla mia spalla 

"Menomale che ci sei tu...non a caso sei il mio fratello preferito" - dice sorridendo leggermente 

"Tu sei una grandissima ruffiana" - dico ridendo 

"Può darsi" - dice lei ridendo a sua volta

BABYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora