CAPITOLO CINQUE

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VALERIA

Quando la ragazza vede il video scappa via in lacrime

Per il resto la festa procede normalmente

"Ma quindi tu che intenzioni hai con la danza?" - mi chiede Stella

"Non lo so. Vorrei provare ad andare il pomeriggio però mi devo chiudere in sala dalle 15 alle 21 qua. Devo vedere anche con la scuola e le tempistiche. Se ce la faccio certo che continuo. A Parigi era diverso perché se avevamo danza la mattina, le insegnanti venivano di pomeriggio" - le rispondo

"Tu invece fai qualche sport?" - chiedo poi

"Mi alleno a scuola. Ora ci stiamo preparando per la gara. Pure tua sorella partecipa" - mi dice e io annuisco

TRE ORE DOPO

"Vale io vado a casa, tu che fai?" - mi dice Stella

"Vado a vedere se Nico si decide ad andare via" - dico e così dopo averla salutata vado alla ricerca di mio fratello

noto però che sta con Virginia quindi evito di disturbarlo

bene, andrò alla ricerca del padrone di casa

io ho sonno

questo non si decide a tornare a casa

cambio di programma, non cercherò Brando

individuo il primo divano libero e mi ci stendo

neanche il tempo di poggiare la testa sul cuscino che mi addormento

mamma mia peggio delle vecchie qua

"Valeria! Vale! Dai Vale andiamo a casa" - sento Nico dieci minuti dopo

io lo ignoro troppo presa dal mio stato di dormi-veglia

più dormi che veglia però

"Dai Vale su!" - continua Nico

"Che vuoi?" - chiedo

"Dobbiamo andare a casa dai. Siamo rimasti solo noi" - mi dice

"Eh e poi ti decidevi a tornare a casa" - dico mettendomi seduta

"Andiamo muoviti che tu stai morendo di sonno" - mi dice e io annuisco

mi alzo dal divano, salutiamo Brando e torniamo a casa

corro in bagno a struccarmi, metto i vestiti nella cesta e vado in camera

metto il felpone dell'altra sera e mi metto a dormire

finalmente nel mio letto

IL GIORNO DOPO

Tornata da scuola mi cambio, prendo il borsone e mi dirigo nella sala dove fino a quando non me ne sono andata a Parigi andavo a fare danza

Tornata da scuola mi cambio, prendo il borsone e mi dirigo nella sala dove fino a quando non me ne sono andata a Parigi andavo a fare danza

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