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<Come stai?> mi domando Sainz

<Ho visto giorni peggiori> risposi con un sorriso dolce-amaro stampato in viso

<Vuoi parlarne?> mi domandò lui delicatamente

<Credevo solo che fosse diverso questa volta e invece gli facevo semplicemente tenerezza, ero solo un piccolo cucciolo a cui leccare le ferite> dissi sprofondando i miei occhi nella mia tazza di cioccolata calda

<Non è vero Lucia, ci sarà una spiegazione sicuramente> provò a tirarmi su il morale Carlos

<Non essere dispiaciuto, sono anni che quando torno a casa sono sola, ad aspettarmi non c'è mai stato nessuno, la cosa semplicemente non cambierà> provai a sorridergli nuovamente

Probabilmente l'ho realizzato solo ora quanto fossero profondi i miei sentimenti per Lando, come gocciolina dopo gocciolina si era fatto spazio nel mio cuore e se l'era preso. Forse doveva andare così, non so; mia madre mi diceva sempre che era meglio troncare tutto sul nascere che rimanerci fregata, eppure, faceva male lo stesso.

Il giorno seguente, il cielo era solo grigio, c'era probabilità di pioggia ma non era altissima per ora; Lando, Oscar, il suo preparatore ed  io decidemmo di alzarci presto, fare allenamento in più e poi appena possibile, avremmo fatto il giro del circuito correndo. Questa volta, complice il mio rapporto cristallino con i miei colleghi, decidemmo di scambiarci i piloti, Piastri non fece troppe polemiche, ma il suo compagno di scuderia era un fiume in piena, ha brontolato per tutto il tempo. Una volta finito l'allenamento per la resistenza fisica, ci appropriammo dei nostri piloti e iniziammo quello per svegliare e velocizzare i riflessi. Al termine delle FP3, andammo tutti a pranzo velocemente in un bar vicino ai box, poi riprendemmo l'allenamento, oggi dovevamo essere impeccabili perché i nostri rilavi erano forti e noi non potevamo farci cogliere impreparati.

Come mio solito, stavo aiutando Norris a prepararsi e vestirsi prima di salire in macchina, il tutto in rigoroso silenzio.

< Lucia..> provò a intavolare un discorso Lando ma lo interruppi subito

< Concentrati> risposi secca

Poco dopo iniziarono le qualifiche. il Q1 e il Q2 furono abbastanza tranquilli, le nostre monoposto reggevano bene i ritmi del campione in gara, al contrario del suo compagno di squadra che continuava a faticare e a non trovare la quadra; il Q3 era decisivo, Lando volava, poteva lottare per la pole e se la sarebbe potuta prendere, visto che si stava migliorando diro dopo giro. Purtroppo però non è riuscito a mettere insieme nel giro finale quanto fatto fino ad ora ed ottenne solamente il terzo posto. Qualificarsi terzo non era male, soprattutto perché entrambi i nostri piloti erano davanti alla Ferrari e il nostro obiettivo era essere migliori di loro.

Mentre stavo sistemando il casco e la balaclava nello stanzino del pilota, Norris entrò e chiuse la porta alle sue spalle, mi voltai sorpresa verso di lui

<Non uscirai di qui fino a quando non avremo chiarito> affermò perentoriamente Lando

<Ma sei scemo? Cosa vuoi che ti dica?> risposi alterata e stanca di questa situazione

<Cosa ti passa per la testa> disse lui stanco

<Hai davvero del coraggio! Lo compri su internet?> affermai ironica

<Sto parlando seriamente. So che non sono stato molto corretto e presente in questo giorni> si spiegò Norris

<Corretto? È un eufemismo! Lasciami andare!> ordinai visibilmente infastidita, mentre mi avvicinavo alla porta, ma Lando mi bloccò la strada

<No> rispose secco lui

<Questi giochi infantili non mi piacciono, ti avviso> mi alterai ulteriormente

<Parlami allora>  mi incalzò lui

<Non ho niente da dire!> affermai decisa senza emozioni

<Urlami addosso allora, prendimi a schiaffi ma dimmi qualcosa, ti prego> mi supplicò il pilota

<Cosa vuoi sentirti dire Lando? Odiavo la mia vita, poi sei arrivato tu e all'improvviso tutto è cambiato. Il giorno aspetto un tuo messaggio, la sera ti aspetto sveglia per farti compagnia e verificare che tu sia tornato a casa. Da quando ti conosco, ho iniziato a sorridere ad essere felice, ho iniziato a volermi più bene. Hai spazzato via la polvere dal mio cuore e hai unito tutti i pezzetti che l'incidente aveva distrutto. E mi fa incazzare il fatto che per te questo non abbia significato nulla!> dissi tutto d'un fiato
<Sei contento ora?> chiesi col fiato corto

<No> disse lui, annullando ogni distanza tra noi.

Balzò verso di me, mise un braccio intorno alla mia vita, mi tirò a sé, l'altra mano appoggiata delicatamente sul mio viso, con il pollice contornò i bordi della mia bocca, una luce viva nei suoi occhi verdi. Piano si avvicinò a me, posò le sue labbra sulle mie, provocandomi delle vibrazioni nel ventre. I primi baci furono delicati, poi la passione crebbe, Norris  mi fece indietreggiare fino a farmi appoggiare alla parete, schiudemmo le labbra e le nostre lingue iniziarono a ballare insieme, ogni cellula del nostro corpo si incastrava alla perfezione; le mie mani vagavano tra i suoi capelli ricci e le sue erano ben salde sulla mia zona lombare, e più il bacio si intensificava, più lui mi tirava a sé, i nostri corpi erano così incollati che oltre a strusciare l'uno contro l'altro, si sarebbero fusi insieme da un momento all'altro. In quel momento nessuno dei due riusciva a porre fine a quella passione, Lando mi prese in braccio e si sedette sul divanetto dello stanzino, io rimasi in braccio a lui, ondeggiando sul suo possente corpo, lo sentii gemere leggermente contro le mie labbra; in una mossa, mise una mano sotto al mio sedere, un braccio saldo sulla mia vita e mi fece sdraiare, mentre lui si adagiò delicatamente sopra di me. Non aveva mai smesso di baciarmi, le sue labbra erano bramose, vogliose, le nostre lingue si assaporavano e improvvisamente il mondo intorno a noi era sparito.

< Se vuoi che mi fermo dimmelo ora, perché non so se riuscirò a tornare indietro> mi disse Norris ansimante a fior di labbra

Stavo per rispondere quando sentimmo bussare alla porta.
<Lando, sei qui?> una voce femminile dall'altro lato della stanza ci riportò alla realtà, fu come un enorme schiaffo in faccia, una doccia gelata.

Mi allontanai da Norris di scatto, cercando di non fare rumore, improvvisamente mi sentivo sporca. Desideravo con tutta me stessa provare a frequentare il pilota ma non così, volevo una storia pulita, a prescindere da come sarebbe finita, non mi sarei accontentata di essere il passatempo o l'amante.

Restammo chiusi lì fino a quando Luisinha non se ne andò.

<Noi non stiamo insieme.. dobbiamo capire> ruppe il silenzio Norris dinanzi alla mia espressione delusa

<Capire cosa? Lei si presentata a tutti come la tua fidanza> affermai più acida di quanto volessi

<Siamo stati insieme per tanto tempo.. ho avuto un attimo di debolezza..> confessò lui

<Debolezza.. La debolezza in amore non esiste Lando. Quando ami davvero una persona, la forza che sprigiona questo amore è inarrestabile, non esistono tentazioni, difficoltà, è proprio un altro livello, un altro mondo. Non ho intenzione di essere il ripiego o un gioco. Devi fare una scelta perché amare significa anche questo, scegliere.> affermai un pò rattristita

<Non è semplice, sono confuso e devo capire alcune cose> replicò Norris

<Dicerto non ti schiarirai le idee andando a letto con tutte e due> lo rimbalzai fin troppo tagliente

Nessuno dei due parlò o aggiunse altro, sospirai rumorosamente ma poi fu ora di andare, così cercai di uscire da quello stanzino senza farmi notare da nessuno, non dando troppo nell'occhio.

Gara d'Amore // Lando NorrisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora