Parte 3 - Capitolo 47 - Abbassa la cornetta!

433 26 4
                                    

SARA P.O.V.

Da quando siamo tornati dalla stazione, Piero si è chiuso in camera e non vuole più uscire. Dopo Giulia, credo sia quello che sta soffrendo di più! Mi dispiace...ma deve pur reagire! Non può passare un anno chiuso tra quattro mura! Tra l'altro oggi è il primo giorno, non può abbattersi da ora. A quanto pare, però, il primo giorno è il peggiore...
- Non voglio uscire ragazzi!- urla al di là della porta, dalla voce capisco che ha la faccia affondata nel cuscino.
- Ma non ti stiamo invitando a fare un giro per la città!- dice Gianluca, che ormai ha perso la pazienza - Si tratta solo di oltrepassare quella porta.-
- Resterai comunque rinchiuso tra quattro mura...se ti può rassicurare!- aggiunge Ignazio. Anche loro sono molto tristi, ma si vogliono dimostrare più forti di quanto in realtà siano. So già che Gianluca scoppierà a piangere appena ne avrà l'occasione!
- No ragazzi, vi ringrazio.- continua Piero che di alzarsi da quel letto non ne ha proprio voglia . - Preferisco stare qui...a guardare il video che ho fatto per Giulia...che in questo momento è a chilometri di distanza da me...e che rivedrò tra un anno...forse!- ok, si sta deprimendo. Io non so cosa dirgli, infondo anche io ci sto male!
- Dai ragazzi, venite qui!- sussurra Francesca dal salottino. - Lasciatelo stare! Prima o poi uscirà!-
- Ha ragione!- dico cercando di convincermi che abbia ragione davvero. Gianluca, che non ne può più di stare dietro quella porta a supplicare Piero, corre subito da Francesca per buttarsi sul divano. Ignazio, invece, resta indietro con me.
Sento che devo parlargli, così lo fermo per un braccio e dico - Zio...-
- Ah no!- mi interrompe ancora prima che io possa arrivare al punto - Ora tocca a te essere zia!-
Il sorriso mi si appiccica sulle labbra...è incredibile tutto quello che sta accadendo.
- È proprio questo di cui ti voglio parlare...- dico sussurrando.
- Bene!- afferma sorridendo - Sta diventando il mio argomento preferito!-E ci credo.
- Tu sai che stai per diventare padre, no?- chiedo...e subito dopo mi rendo conto che non c'era domanda più stupida.
- Emh...sì- risponde Ignazio. - Sai, c'è stato il bisogno della mia collaborazione...-
- Non intendevo questo...- dico cercando di sistemare la situazione.
Prima che io possa aggiungere dell'altro, il mio cellulare squilla.
- Oh...- esclamo annoiata.Proprio ora che avevo l'occasione di parlargli!
- Rispondi!- esclama Ignazio allontanandosi - Ti aspetto di là-
"Ok..." penso mentre cerco il cellulare nelle tasche. Una volta trovato, leggo sullo schermo chi mi sta chiamando.
Ed ora cosa le dico?
Mi faccio coraggio e clicco su "Rispondi" ripetendo mentalmente "Ce la posso fare!".

GIULIA P.O.V.

Questo viaggio sta durando anni...E non posso neanche ascoltare musica, altrimenti scoppio in lacrime: ebbene sì, è questo l'effetto che mi fa!
Mentre continuo a guardare il mio riflesso nel vetro, decisamente sporco, del treno, qualcuno entra nello scompartimento. Decido di non voltarmi, anche perché ho il viso tutto bagnato.
- Mi scusi...- dice la persona alle mie spalle.
Accenno un sì con la testa, ma dato che sto continuando a guardare il vetro, sono sicura che non l'ha visto.
- Mi scusi?- ripete.
- Sì?!?- sussurro con la voce bloccata in gola.
- È la prima carrozza?-
- Sì...- rispondo annoiata...per un momento ho pensato a chissà cosa volesse chiedermi.
- Grazie!- afferma il tipo con una voce un po' confusa...lui è confuso...
Con la coda dell'occhio, noto che si siede difronte a me e mi osserva, non leva lo sguardo dalla mia faccia. Non credo riesca a vederla, però, dato che è completamente coperta dai capelli ed è rivolta da un altro lato.
- Mi scusi?- dice ancora il tipo, con lo stesso flemmatico tono di voce. Ci mancava lui a scocciarmi!
- Cosa vuole?!?- urlo voltandomi di scatto...oh no, cosa ho fatto...è un ragazzo...più o meno della mia età. - Mi scusi...- dico questa volta io.
- Credevo che "Mi scusi" fosse la mia battuta...- afferma sorridendo. Ha un sorriso particolare, contagioso: spero che la sua bocca rimanga così per tutto il viaggio! - Ma sta, o meglio "Stai", piangendo? - mi chiede preoccupato, ha smesso di sorridere...
- No...non è niente!- dico passandomi la mano sul viso. - È solo acqua...mi è caduta da...-
- ...dagli occhi, forse?- continua il ragazzo ricominciando a sorridere. - Be', ti informo che quando succede questa cosa vuol dire che si ha pianto!-
Ora sorrido anche io, mi ci vuole un po' di divertimento!
- Estebàn!- dice stendendo la mano in avanti.
- Un bellissimo nome!- esclamo riflettendo sul fatto che non ho mai conosciuto persone che lo portassero.
Continua a tendere la mano verso di me e, dato che non ci faccio caso, aggiunge - Ora è il momento in cui mi dici il tuo nome e mi dai la mano...ma ti devo insegnare proprio tutto!- credo proprio che detto da qualcun'altro, questa frase mi avrebbe dato fastidio! Invece ora sorrido e faccio come mi dice - Giulia!- poi per non sembrare troppo timida aggiungo - Il mio nome è più comune! -
- Ma è ugualmente bellissimo!- risponde sorridendo ancora. È davvero un sorriso particolare...le labbra si assottigliano ed i denti brillanti sono...perfetti. Mai vista una dentatura così.
- Dove ti sta portando il cuore?- chiede separando le nostre mani.
- Oh, non è il cuore che mi ci sta portando...- rispondo ricordandomi dove sto andando. Improvvisamente la tranquillità che avevo ritrovato svanisce.
Il suo sorriso diventa ancora più ampio, invece di rattristarsi...
- Piuttosto sono costretta ad andare.-
- Capisco.- dice rivolgendo anche lui lo sguardo fuori dal finestrino. - Non mi hai detto dove se diretta, però!-
- Torcegno, ci vivono i miei. - accompagno la frase ad un sospiro.
- Anche io vado lì!- dice poco convinto.
- Davvero?- chiedo incredula.
- Sì!- afferma strappando il biglietto - L'ho appena deciso!-
Ma dice davvero? Sta cambiando meta per una sconosciuta! O mio dio, o è un pazzo oppure è la persona col carattere più bello che io abbia conosciuto...dopo Piero, è sottinteso!

PIERO P.O.V.

"Dai Piero, mancano meno di 500 giorni!" penso mentre guardo per la centesima volta il video per Giulia. Anche lei ne ha una copia, mi ha detto che lo guarderà ogni volta che sentirà la mia mancanza. Io l'ho già fatto, sento già la sua mancanza...
Il sottofondo musicale del video é sovrastato dalla voce di Sara, non capisco cosa dice, ma non ha un ottimo tono. Mi avvicino alla porta per sentire meglio, ma arriva solo un brusio. Apro, quindi, la porta che avevo deciso di lasciare serrata per un anno intero(...lo vedo impossibile, ma era quello il mio scopo) , e trovo Sara che dice al telefono - Non posso venire...non potete capire! No, non è per Patty è solo che...Virginia, Virginia?!? Pronto?!?- interrompe la chiamata e scoppia in lacrime
- Che c'è?!?- chiedo avvicinandomi a lei.
- Sei uscito! - esclama cercando di sorridere.
- Cosa è successo?- chiedo con l'intenzione di avere una risposta.
- Era Virginia.-

ALFREDO P.O.V.

Mentre cammino nel corridoio, sento Virginia parlare al telefono. Come faccio di solito, dato che non mi fido di lei, alzo la cornetta per ascoltare. Sento che prega qualcuno di venire a prendere Patty, quel qualcuno risponde "No, non posso..." con insistenza...è Sara! Devo fare qualcosa! Corro nel salone, dov'è Virginia, e urlo - Abbassa la cornetta!-
- Ma Alfredo, sto parlando con...- risponde abbassando la voce e coprendo la parte bassa della cornetta per non far sentire Sara.
- Ho detto abbassa la cornetta.-
Nei suoi occhi vedo terrore, ma fa quel che le dico, interrompendo la chiamata. Subito dopo incrocia le braccia e con fare minaccioso dice
- Ora mi spieghi cosa sta succedendo.-

SPAZIO AUTORE

CIAO A TUTTI!
ECCO UN NUOVO CAPITOLO!
SPERO VI PIACCIA!
A PRESTO!

RESPIRO DEI GIORNI MIEI- il voloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora