Capitolo 38- Capita a tutti di morire!

494 27 1
                                    

- Non c'è niente da fare, lo dobbiamo buttare.- dico alzandomi da terra. Ho provato a pulire al meglio il tappeto, ma è impossibile. Certo, se mi impegnassi di più potrei salvarlo, ma non ho nessuna intenzione di sprecare il mio tempo per pulire il vomito di Martina da un vecchio tappeto...Già, non ne ho proprio voglia!
- Meglio!- dice Ignazio mentre sfila una scarpa a Giulia- Non lo sopportavo. È un buon motivo per liberarsene.- Sospira come se togliere una scarpa fosse una delle azioni più faticose del mondo!
- È spuntato il piede!- esclama Giulia ridendo e guardando le sue dita del piede agitarsi freneticamente.
- Magia...ora facciamo spuntare anche l'altro.- dice Ignazio imitando la vocina di Giulia, ma è ubriaco pure lui? Poi aggiunge - Quando finisce l'effetto di più di 10 bicchierini di alcolici vari?- no, lui è ancora vigile.
- Non credo molto presto!-
Mentre vado ad aprire la finestra per far cambiare l'aria, il telefono squilla.
Gli ubriaconi, che sono stesi chi sul divano, chi sulla poltrona, chi per terra, si tappano le orecchie.
- L'antifurto!- urla Gianluca.
- L'antifurto?- dice Giulia guardandosi intorno. Poi sussurra - Shh! Ci sono dei ladri!-
Piero si alza in piedi e afferma - Li sistemo io!-
- Uccidili tutti!- lo esorta Martina alzando i pugni.
- Nessuno ucciderà nessuno!- urlo cercando di interrompere questo discorso senza senso. - È solo il telefono!-
- Ahh il telefono! Piero...uccidi il telefono!- dice Giulia, ma è impazzita? Quanto ha bevuto?!?
- Muoviti a rispondere! Mi sto stonando le orecchie.- a parlare è il ricciolino.
Ubriaco o meno non può parlarmi così!
- Ei signorino, non devi parlarmi in quel modo capito? Altrimenti...-
- Sara!- mi richiama Francesca - Non ti ci mettere anche tu! Ci penso io!-
Si avvicina al telefono e risponde
[ PRONTO?....EMH GIANLUCA NON È IN CONDIZIONI DI RISPONDERE, PUÒ DIRE A ME...MI DISPIACE...COSA È SUCCESSO? ...NO...QUALE?...VA BENE...ARRIVEDERCI]
- Rommaaaaa- canta Piero dondolando le braccia avanti ed indietro.
- La mamma di Gianluca! È in ospedale!- dice Francesca preoccupata.
- Cos'ha?- chiedo sperando che sia tutto ok.
- Non lo so, ma niente di grave.-
Dato che Gianluca non reagisce, mi rendo conto che non ha capito quello che è successo.
- Gianluca!- cerco di attirare la sua attenzione - Gianluca!-
Gianluca si guarda intorno e dice - Gianluca ti prego rispondi, non ce la faccio più a sentirla!- ...
- Ma sei tu Gianluca!- gli urlo irritata.
- Sono io?- chiede compiaciuto. Un sorriso gli spunta sulla faccia e sistemandosi il colletto dice - WOW...-
- Gianluca, tua mamma sta male!-
Non sembra interessargli granché per ora...
- In che ospedale è? Ci andiamo!- dice Ignazio alzandosi dal divano. Questa serata sarà ancora più lunga di quanto immaginavo.

Ore 5 del mattino

Dopo un lunghissimo viaggio, io, Ignazio e quel che resta di Gianluca siamo in Abruzzo davanti l'ospedale. Il mio fidanzato sta decisamente meglio, ma è nella fase post-sbornia...quindi non è ancora del tutto normale. A quanto pare ha bevuto molto, quindi si riprenderà tra un bel po' di tempo.
Entriamo nel grande edificio, odio gli ospedali. All'interno medici e pazienti camminano con ritmo frenetico, un uomo sulla barella viene portato nel corridoio.
Ci avviciniamo al banco dell'accettazione per avere informazioni della Signora Eleonora, nonostante non sia la persona più simpatica del mondo, sono preoccupata per lei.
Gianluca arriva prima di tutti e poggiando i gomiti sul banco dice
- Salve, vorremmo un tavolo per due...anzi tre!-
- Cosa stai dicendo! - dico tirandolo via. Poi riferendomi alla Signorina aggiungo- Scusatelo, noi volevamo...-
- Dobbiamo ricoverarlo?- mi interrompe la sigorina aldilà del bancone masticando una gomma da masticare. Rido sperando sia una battuta, ma a quanto pare non lo è, quindi dico
- No, veramente volevamo delle informazioni su Eleonora....-
La signorina ci da le informazioni necessarie e noi raggiungiamo la stanza in cui si trova la madre di Gianluca.
Fuori alla porta troviamo Ercole, il padre di Gianluca, che appena ci vede ci corre incontro. Abbraccia il figlio e dice
- Puzzi di alcol...-
- Ci puoi scommettere.- esclama Gianluca allontandosi dal padre.
Cerco di cambiare argomento dicendo - Come sta?-
- Le hanno ricucito la testa, ma sta bene.-
- Hahahah....ricucire la testa!- dice Gianluca ridendo.
- A te dovrebbero cucire la bocca!- lo richiama Ignazio, anche lui è molto irritato dal comportamento di Gianluca.
- Possiamo entrare?- chiedo cercando di concentrarmi su Eleonora.
- Sisi, venite. Gianluca,non spaventarla.-
-Io resto qui a dormire!- dice Ignazio che ha guidato per tutto il tragitto, mentre io ho riposato un po'.
Prendo Gianluca sottobraccio ed entriamo nella stanza. Spero che vada tutto bene con Eleonora, che abbia imparato ad apprezzarmi. È sul lettino, le pareti, gli strumenti medici, le lenzuola, è tutto bianco. Per questo Gianluca non trattiene un commento
- Siamo in paradiso!- a quanto pare è ridotto peggio di quanto pensavo.
Non posso che assecondarlo - Sì Gianluca, sì...in paradiso.-
Eleonora ci vede e dice quasi sorpresa - Gianluca, sei venuto anche tu!-
Gianluca ci pensa un po' e poi risponde - bè...capita a tutti di morire!-
Mi copro la faccia con una mano e sento Eleonora esclamare - Ma cosa dici?-
Ora tocca a me - Salve signora, è leggermente ubriaco!-. Accompagno questa frase ad una risata. Ridi Eleonora...
- Mio Figlio? Ubriaco!?!- fa per alzarsi, ma poi ha una fitta alla testa e quindi si risistema sul lettino. Nonostante questo continua a parlare- Com'è potuto succedere...che brutta figura. Un Ginoble ubriaco!-
- Sono mortificata Signora, io...- cerco di farla calmare, ma lei continua a blaterare...
Ad un certo punto, tra le tante cose che dice, qualcosa mi fa davvero star male
- È da quando ha conosciuto te che sono successe tantissime cose. La sua vita è cambiata, lui è cambiato. L'hai rovinato! Sai, non sei per niente la Benvenuta nella nostra famiglia!-
Delle lacrime mi rigano il viso, sono a pezzi. Ho affrontato un lunghissimo viaggio per accertarmi che stesse bene e quello che ho avuto in cambio è stata una scenata gratuita. Non voglio più restare in questo "paradiso" ( in paradiso non ci sono persone come Eleonora). Così vado via e sbatto la porta. È andata bene, no? No.

GIANLUCA P.O.V.

Sara è uscita dalla stanza. Ho sentito quello che ha detto mia madre e non sembra niente di buono! Sarà sicuramente ancora arrabbiata con lei, anche se non si sa per quale motivo. Approfitto del mio stato di "ubriachezza" per dire quello che penso.
- Mamma, sarò anche ubriaco, ma capisco ancora qualcosa- più o meno - ma soprattutto ho ancora dei sentimenti. Quella è la persona che amo! Hai detto che mi ha cambiato, hai ragione! Mi ha cambiato tantissimo, mi ha migliorato. Questa è la relazione più lunga di tutta la mia vita. Se preferivi il figlio a cui non importava niente di nessuno, bè allora...no aspetta, ho perso il filo.- Dai Gianluca, impegnati!- Allora dicevo, mi ha migliorato. Tu invece sei peggiorata! Quando tra qualche ora capirò di nuovo qualcosa, forse mi pentirò di quello che ho detto oppure lo dimenticherò. Non importa, basta che tu sappia che io la amo e che tu mi hai deluso!-
È rimasta senza parole, parlo bene anche da sbronzo! Decido di uscire e di recuperare Sara.

SARA P.O.V.

Gianluca è uscito dalla stanza e si sta dirigendo verso di me. Sto piangendo a dirotto. Una volta che mi ha raggiunto si gira di schiena e si piega.
- Cosa fai?- gli chiedo asciugando le lacrime.
- Ti porto a casa. Sali!-
- Ma cosa stai dicendo?- è davvero impazzito. Non uscirà mai più di casa senza di me a controllarlo!
- Sali sulle spalle!-
Prima di assecondarlo sveglio Ignazio, che si lamenta perché non vuole ritornare in macchina.
- Guido io!- dice Gianluca ancora piegato. Gli salgo sulla schiena e lui mi porta correndo fuori dall'ospedale. Tutti ci guardano, ma non importa : siamo in un ospedale,almeno si fanno due risate! Non vedo l'ora di tornare a casa e dormire. Mi fa piacere che Gianluca abbia preso così bene la sceneggiata della madre, forse non se n'è neanche accorto!

SPAZIO AUTORE:
CIAO A TUTTI!
ECCO UN NUOVO CAPITOLO!
SPERO VI PIACCIA!

RESPIRO DEI GIORNI MIEI- il voloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora