Capitolo 59- Mi sto Ignazizzando!

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IGNAZIO P.O.V.

Adoro la mia ragazza. Credo che sia la persona che meriti di più al mondo di essere la madre dei miei figli. Nonostante, infatti, porti in grembo il nostro bambino, continua a portare avanti le sue mansioni: cucina, rassetta...Credo che senta la responsabilità di essere madre! Ovviamente anche io sento le mie responsabilità e per questo la aiuto in tutto. Ora siamo in cucina ed io sto tagliando dei pomodori! Mi ricorda quando aiutavo mia sorella in pizzeria, era divertente!
- Mi raccomando tesoro...- dice Francesca rubando un pomodorino appena affettato -...non tagliarti!-
- Tranquilla!- esclamo continuando il mio lavoro.
- Comunque...- aggiunge sedendosi, con l'aiuto di un piccolo slancio, sul marmetto della cucina -Dovremmo prenotare qualche visita...per il bambino! Dobbiamo iniziare ad occuparci di lui...-
- Certo!- affermo posando il coltello e guardandole la pancia, anche perché sono molto curioso sul sesso del bambino e soprattutto vorrei sapere come sta!
- Mi raccomando, non lasciarmi!- dice di punto in bianco venendomi incontro- Ho bisogno di te ora più che mai!-
- Come potrei lasciarti!Sarò sempre al tuo fianco!- affermo cingendola in un abbraccio. Inizio, però, a sentire la camicia bagnarsi...starà piangendo!
Mi allontano leggermente e notando il suo viso bagnato chiedo - Ei...perché piangi?!?-
- Perchè sei il padre di mia figlia...-
- "a" barra "o"...- la interrompo, ma lei sembra non farci caso, infatti continua dicendo -...poi magari vorrai più bene a lei che a me ed io rimarrò in un angolo a guardarti spingere la sua altalena mentre piego le tue camicie e poi...-
- Ma cosa dici?!?- la interrompo prima che possa cacciare altre mille sciocchezze da quella bocca. Così le lacrime si asciugano subito e le torna il sorriso - Tu sarai sempre la persona che amerò di più al mondo! Non ti lascerò in un angolo a...-
All'improvviso ricomincia a piangere! - Cosa c'è ora?!?- chiedo innervosito! Pazienza Ignazio...pazienza!
- E se continuerai ad amare solo me allora?!?E se amassi più me che la bambina...-
- ...barra "o"!- ripeto sempre io. Anche adesso però continua senza farci caso - ...e poi abbandoniamo lei davanti alla televisione mentre noi facciamo le nostre cose?!?-
- Non abbandonerò nessuno di voi due!- esclamo con tono fermo - Come puoi immaginare una cosa del genere?!? Sei impazzita!?!-
- Quindi tu pensi che io sia pazza?!?- chiede allargando le braccia e riaprendo quelle fontane che si ritrova al posto degli occhi.
- Io penso che tu sia vulnerabile cara!- le dico accorgendomi dei sui sbalzi d'umore.
- No!- afferma lei continuando a piangere, ma afferrando un altro pomodorino. - Io sono incinta!- Dice mentre lo mastica voracemente. Dopo poco, però, guarda dritto avanti a sè e le ritorna il sorriso. - Che bello, sono incinta!- Così riprende in mano il mestolo borbottando - Avrò una figlia!- evito di dire "barra "o"" stavolta - e me ne prenderò cura! Poi dovrò portarla a scuola, accertarsi che studi, che sia educata, che abbia degli amici...- Man mano il tono di voce si fa sempre più cupo! Ci risiamo! Me la ritrovo di nuovo tra braccia a dire - Non so se ce la faccio!-
- Ce la faremo amore! Vedrai!- le dico accarezzandole il capo.
- Solo se non mi lasci da sola! Promettimi che sarai sempre al mio fianco da ora in poi!- Credevo di averglielo già detto...comunque lo ripeto - Promesso!- poi dopo averle dato un dolce bacio, aggiungo - Ora però vai a sederti ci penso io qui! Tu devi riposare!-
Le ritorna il broncio! Ma che le ho detto di sbagliato?!? Così mentre la accompagno sul divano, lei borbotta piagniucolando - Ora tu pensi che non sia più buona a far niente vero?!? Che sia sempre stanca, vero?!? Che non possa più esserti utile?!? E quindi mi lascerai, vero?!?-
Forse prima di diventare padre, avrei dovuto leggere il foglietto con gli effetti collaterali!!!

NINA P.O.V.

- Una margherita per il tavolo 6!- mi avvisa la ragazza che lavora con me qui in pizzeria, Monica, per poi ritornare a farsi largo tra i tavoli.
Così prendo tutti gli ingredienti ed inizio ad impastare. Dopo pochi minuti la ragazza rientra e dice - A che punto sei con il 9?!?-
- Quale 9?- chiedo asciugandomi la fronte sudata a causa del calore emanato dal forno.
- La capricciosa Nina!- esclama sgranando gli occhi. - É pronta?!?-
Decisamente no! - Tra un attimo!- dico iniziando ad impastare anche questo ordine. Non riesco a gestire da sola questa pizzeria, non ce la faccio! Nonostante ci siano questa ragazza e Gaetano ad aiutarmi, sento comunque il peso delle responsabilità sulle mie spalle! A dividere con me questo peso ci sarebbe dovuto essere mio fratello Ignazio, siamo una famiglia! Ci si aiuta in modo concreto, prendendo ognuno le proprie responsabilità. Ma con Ignazio è impossibile: lui è l'eterno bambino. Ha lasciato a me il compito di finanziare la famiglia per inseguire il suo sogno, per inseguire la musica! Ma che cos'è la musica?!? Come può guadagnarci?!? È solo una scusa per non prendere le proprie responsabilità!
- Vacci piano con quell'impasto...-dice qualcuno alle mie spalle. Solo ora mi accorgo di come le mie dita ci stanno affondando freneticamente dentro.
Mi giro, è Gaetano!
- Scusa amore...- dico avvicinandomi a lui e dandogli un casto bacio sulla bocca -...pensavo a mio fratello!-
- Capisco!- esclama sorridendo - Finalmente ho avuto l'onore di sentire la sua voce da tenore, anche se solo al telefono! Non mi sembrava tanto preziosa.-
- Già...la nostra famiglia non potrà mai guadagnarci niente sopra, lui per primo!- affermo - A cosa serve inseguire un sogno che non da profitto?!?-
- Be'...- sussurra avvicinandosi al mio orecchio -...io inseguo te!-
- Ma io non sto scappando!- dico abbracciandolo stretto.
- Aspettano al tavolo...Cinque...- esclama Monica entrando in cucina.
Io e Gaetano ci allontaniamo subito ed io dico - C'era un ordinazione anche per il 5?!?-
- No...- dice lei alzando il sopracciglio e squadrandoci da capo a piedi. - Ti stanno aspettando i tuoi genitori.-
- I mie genitori?!?- chiedo incuriosita.
- Vai!- dice Gaetano avviandosi
verso il forno. - Qui ci penso io.-
Così mi tolgo la retina che porto sui capelli e raggiungo il tavolo 5.
I miei si sono seduti e stanno osservando il menù. Appena mi avvicino sento mio padre dire, indicandolo - Dovresti cambiarlo! È sempre lo stesso da quando hai aperto!-
- Anche Ignazio è sempre lo stesso bambino da quando è nato...ma non l'abbiamo mica cambiato!- esclamo acida prendendo una sedia anche per me.
Mia madre posa il menù e mi guarda. Poi dopo aver respirato profondamente dice - Nina, è proprio di lui che volevamo parlarti!-
- Interessante!-affermo ironica chiedendomi cosa ho fatto di male per meritarmi questo.
- Te lo ha già detto?!?- chiede mio padre propendendo il suo viso in avanti.
- Cosa?!?- chiedo inarcando le sopracciglia.
- No!- esclama mia madre - Non glielo ha detto! - aggiunge mio padre.
- Scusa...non ti ha chiamato?!?- chiede mio padre.
- Sì,l'ha fatto!- affermo io mantenendo la calma a differenza dei miei genitori che, invece, sono molto agitati...Bah!
- Ma ha risposto Gaetano!- aggiungo incrociando le braccia.
- E allora tu vai a casa sua!- dice mia madre toccandomi la spalla. - Deve parlarti!-
- Io no!- affermo decisa.
- Infatti!- dice mio padre - Perché tu devi ascoltarlo. Siete l'incastro perfetto: uno parla, l'altro ascolta! Perfetto!-
- Non voglio andarci!- esclamo come una bambina capricciosa, mi sto Ignazizzando! Che orrore!
- Puoi portare Gaetano!- afferma mia madre sorridendo.
- È proprio importante quello che ha da dirmi?!?- chiedo iniziando a mollare l'osso.
- Non immagini quanto!- dice mio padre.
- Allora andrò!- esclamo alzandomi e dirigendomi verso la cucina. Non so quando, ma andrò.

SPAZIO AUTORE:
CIAO A TUTTI!
ECCO UN NUOVO CAPITOLO!
SPERO VI PIACCIA!
A PRESTO!

RESPIRO DEI GIORNI MIEI- il voloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora