Capitolo 40- Togliti le fette di prosciutto dagli occhi!

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MARTINA P.O.V.

Che succede?
Perché non è geloso?!? Dov'è finito il Gianluca permaloso e vendicativo di una volta!
- Martina, stai calma e zitta!- mi dice Gianluca poggiandomi le mani sulle spalle.
- Gianluca, togliti quelle fette di prosciutto dagli occhi! Hai trovato la tua fidanzata in una stanza chiusa a chiave con un altro!- cerco di mostrargli l'evidenza, di farlo ragionare, rischiando di apparire ai suoi occhi come una persona orribile, ma lui rimane in silenzio. A replicare è invece Will, quel soggetto in pantaloni etnici e camicia di seta, che dice
- Stronzetta, dove vuoi arrivare?- . Ha un tono molto serio, ma come si permette?
- Will!- lo richiama Sara dandogli una seconda pacca sulla spalla, Gianluca soffoca una risata. Non riesco a pensare a niente da dire, così mi allontano. Poi, però, decido di tornare indietro e di far sorgere a Gianluca qualche altro dubbio. - Lo faccio per te! Se, poi, vuoi che qualcuno ti metta le corna sotto gli occhi, fai tu!- detto questo, lo guardo ed esco di casa. Spero di aver acceso in lui una fiamma di gelosia.

PIERO P.O.V.

Vedere Francesca e Ignazio che si sbaciucchiano sul divano mentre mangio i miei spaghetti non è la cosa che preferisco fare in questo momento, per questo decido di andare a trovare Giulia che sta dormendo nella mia stanza. Mentre attraverso il corridoio, vedo Martina correre verso l'uscita imprecando. Decido di non fare domande ed entro nella mia stanza silenziosamente.
Una volta dentro, invece di trovare Giulia che russa sul letto, vedo una figura in ombra affacciata alla finestra. Dai contorni della chioma bionda illuminati dal sole, capisco che è lei.
- Giulia, come va?- le chiedo avvicinandomi lentamente.
Lei porta velocemente le mani agli occhi e li sfrega nervosamente. - Mi sono ripresa, se è questo che intendi!- risponde riferendosi a ieri sera. Poi tira su col naso e mi accorgo che sta piangendo. Aumento il passo e le chiedo preoccupato
- Giulia tutto ok?- . L'ho raggiunta e la prendo per le spalle cercando di girarla. È irrigidita, non vuole guardarmi; poi, però si lascia andare e risponde
- Non proprio, amore.- , finalmente si gira. Ha il viso rigato dalle lacrime, gli occhi rossi. Odio vederla così.
- Cosa è successo?- insisto, facendole capire che deve spiegarmi perché sta piangendo: odio i giri di parole!
Lei si divincola dalla mia presa e si siede sul letto, sospira ed inizia a raccontare.

SARA P.O.V.

Martina va via come un'esaurita, spaventando al suo passaggio Piero che entra nella sua stanza. Gianluca si gira verso di noi e sbuffa.
- Ma che le prende!- esclamo pensando a tutti i modi che ha escogitato per farci litigare. - Tu non le credi, vero? Sai che non ti tradirei mai!-
- Soprattutto con me!- aggiunge Will sconvolto.
Gianluca si avvicina e si siede anche lui sul letto, tra me e Will, e dice - Suppongo di sì!-.
Suppongo, cosa vuol dire suppongo? Sto per chiederlo, ma Will mi precede.
- Quella stron...-
- Will!- è la terza volta che lo richiamo...inutilmente, però, perché continua a parlare!
- ...era anche lei alla festa ieri sera e ,se non sbaglio, era presente quando io e Marco...- smette di parlare all'improvviso, forse si è reso conto che è meglio che Gianluca non sappia niente di tutto questo. Non ora.
Il mio fidanzato, però, lo esorta a continuare - Tu e Marco?- ...troppo tardi. Il ticchettio dell'orologio riempie degli attimi di silenzio, ma non ne sono per niente sollevata. Non fanno altro che mettere ansia!
Will borbotta qualcosa come "ci siamo baciati", ma solo perché io già lo so l'ho capito. Infatti Gianluca ripete - Tu e Marco?-
Will arrossisce, credo sia la prima volta che lo vedo così rosso. Mi guarda facendomi capire che devo andare avanti io, mi faccio coraggio e dico - Ieri alla festa, si sono baciati.
Gianluca spalanca gli occhi e la bocca ( non so se per parlare oppure perché è sbalordito.)
- Marco? Il mio amico Marco? Lo stesso con cui andavo in giro per Roseto in cerca di pollastrelle da...-
- Gianluca!- adesso riprendo lui, gli sembrano cose da dire in mia presenza?!?
Lui sembra non farci caso e aggiunge - Per questo è andato via correndo!-
Si ferma un po' e poi riprende a parlare - Will, sei insaziabile!-
Il mio amico si lascia scappare una risata e poi dice - Sto solo cercando il vero amore!-

GIULIA P.O.V.

- Te la sei cercata!- mi rimprovera Piero cercando di assumere un tono deciso, ma non ci riesce. Infatti la sua voce trema, quasi quanto me.
- Hai ragione, mi dispiace. I miei vogliono che torni da loro per questo, hanno detto che vogliono tenermi sotto controllo. Che li ho delusi!- mi sento davvero in colpa. Ho rattristato troppe persone: i miei genitori, Piero e me.
Non avrei mai dovuto lasciare la scuola. Avendo diciotto anni speravo che nessuno mi avrebbe rimproverata, ma a quanto pare è stato così solo per la scuola, che non ha fatto niente perché io continuassi a frequentare. I miei genitori si sono arrabbiati tantissimo, mi sono svegliata con la loro telefonata. A quanto pare li hanno chiamati dalla scuola per dire che sono stata bocciata, dato che ho smesso di frequentare, e loro sono andati su tutte le furie. Vogliono che torni a casa, ma in questo modo dovrò lasciare tutti i miei amici, Piero, tutta la mia attuale vita.
- Giulia, non puoi andartene!- esclama Piero con gli occhi lucidi, è sconvolto. Da come aggrotta la fronte capisco che sta cercando una soluzione ( oppure sta cercando di non piangere).
- Piero, è stato un errore e devo pagarne tutte le conseguenze. Godiamoci questi ultimi giorni, non so quanti, insieme.-
Non so tra quanto dovrò partire, ma credo fra non molto. I miei hanno detto che non sono abbastanza matura per lasciare la scuola, che devo continuare sotto la loro sorveglianza.
- Vengo con te!- esclama Piero accennando un sorriso.
- Ma sei pazzo?- gli chiedo senza pensarci due volte. Lui deve restare con i ragazzi, potrebbero decidere di partire in qualsiasi momento.
Mi abbraccia saldamente, sento il suo respiro velocizzarsi sempre di più.
- Grazie!- dico quasi senza accorgermene.
Lui si irrigidisce e si allontana. Ha i vetri degli occhiali appannati.- Per cosa?- mi chiede.
- Per avermi cambiato. Da quando ti conosco non ho bisogno di mostrarmi più grande, diversa. Sono solo me stessa.-
Gli tolgo gli occhiali rossi e li poggio delicatamente sul letto. Quegli occhi, di solito coperti dalle lenti, potrei non vederli più, se non attraverso uno schermo. Lo bacio con passione, il mio Piccolo Piero.

SPAZIO AUTORE:
ECCO UN NUOVO CAPITOLO!
SPERO VI PIACCIA!
CIAO!

RESPIRO DEI GIORNI MIEI- il voloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora