Capitolo 49 - Alle tre di notte.

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SARA P.O.V.

Spalanco gli occhi. Non so per quale motivo, ma mi sveglio. Giro frastornata la testa verso il comodino, dall'altro lato c'è Gianluca, e leggo dalla sveglia che sono le tre di mattina. Odio svegliarmi di notte, non riesco mai a riaddormentarmi. Ora sposto lo sguardo sul mio ragazzo, lui invece dorme beato. È bello anche quando dorme. Mi avvinghio a lui, nella speranza di ritrovare la pace. In questo periodo sono molto preoccupata per tante cose : Alfredo, Giulia che non si é fatta sentire da stamattina...
Quando richiudo gli occhi, sento un rumore. Forse è stato questo a svegliarmi...Non capisco cosa sia, sembra qualcosa che sbatte su una superficie. Spero non siano ladri. Mi avvinghio ancora di più a Gianluca, che non si accorge di niente. Il rumore diventa sempre più incessante, quindi decido di alzarmi. Mi avvicino sempre di più alla fonte del fracasso: la porta di ingresso.
Prima di aprire vedo dallo spioncino: l'immagine é un po' confusa, il pianerottolo è buio. Qualcosa mi dice di allungare la mano e stringere il pomello. Dopo aver inspirato, vado oltre, girandolo. La porta si é aperta.
Ora, la luce nella stanza, illumina anche fuori. Vedo chi c'è davanti a me. Non me lo sarei mai aspettato, non ora, non qui. Virginia, avvolta in una sciarpa, porta Patty per il guinzaglio.
- Potevate avvertirmi- dico assonnata - Non sapevo di dover badare a Patty adesso.- "e per di più non posso! Non ora che ho saputo di Alfredo".
- A lei non devi più avvicinarti!- dice avvicinandosi a me, invece. Io mi faccio all'indietro inarcando la schiena. Avrà saputo di Alfredo?- Non dopo quello che le hai fatto!-
- Di cosa sta parlando?- le chiedo confusa. Già di notte non capisco niente, figuriamoci ora che davvero non so cosa intende!
- Lo sai meglio di me!- afferma continuando a farmi pressione - Mio marito ha visto le registrazioni!- Ancora con queste registrazioni! Anche Alfredo me ne ha parlato quando mi ha svelato di essere...quello che è! Ed infatti, in questa cosa, c'è il suo zampino!
- Anche lei con queste registrazioni...- sussurro cercando di capire a cosa si riferisca. - Me ne ha parlato anche...- "...Alfredo". Non posso continuare che colui che dovrebbe essere mio padre sale su per le scale. Appena lo vedo, sgrano gli occhi e mi si blocca il cuore: Avrei reagito meglio se avessi visto un fantasma. -...Alfredo.- alla fine decido di dirlo.
- Glielo hai già detto?- chiede Virginia girandosi verso di lui. Non capisco cosa c'entri Patty in tutto questo, ma a quanto pare ha saputo che sono sua...figlia.
- Appena ho scoperto che maltrattava Patty, le ho detto di non riprovarci. Dopo ha subito rotto la telecamera.- risponde guardandomi fissa ed avvicinandosi alla moglie. Sono impietrita: io, maltrattare Patty?!? Ma stiamo scherzando?!?
- Ma cosa state dicendo?- chiedo con le lacrime agli occhi - Voglio molto bene a Patty, non le farei mai del male!-
- Senti - dice Virginia voltandosi di nuovo verso di me- Io mi fido molto di mio marito. Lui mi ha detto di aver visto delle registrazioni in cui le facevi del male. -
Allunga un braccio verso il mio viso, aiuto! Alfredo, però, la frena.
- No Virginia!- almeno questo da padre lo fa, evita che gli altri mi picchino. - Ci penso io!- tanto , a picchiarmi, c'è già lui! Virginia annuisce e, dopo avermi guardata schifata per l'ultima volta, scende le scale e va via. Una volta soli, Alfredo si schiarisce la voce ed afferma - Stai al gioco. Non permetterti di dire niente sul fatto che sono tuo padre!- Ha gli occhi lucidi, sta tremando. Per quanto voglia essere crudele, queste situazioni gli portano stress.
- Cosa le hai detto?- chiedo cercando di trattenere le lacrime.
- Non importa, è necessario che tu, però, stia...-
Mentre sta parlando sento la voce di Gianluca dire - Amore? Tutto ok?- Si è svegliato. Non gli rispondo. Sussurro ad Alfredo - Sai che ti dico, MI FAI SCHIFO.-
A queste parole lui abbassa lo sguardo. Spero che capisca che persona spregevole è.
- Amore?- ripete Gianluca.
- Ora, però,- continuo sentendo dei passi avvicinarsi - Ti conviene andar via. - Gli chiudo la porta in faccia, lui però, la blocca. Sta per dire qualcosa, ma sento la porta della stanza di Gianluca aprirsi. - Devi andare via!- ripeto e poi chiudo definitivamente la porta. - Lo dico per te...- sussurro a porta chiusa.
- Che ci fai qui?- chiede Gianluca una volta entrato in salone.
In effetti deve essere un po' strano svegliarsi alle tre di notte e trovare la propria fidanzata appoggiata alla porta di casa con le lacrime agli occhi. - Volevo prendere un po' d'acqua.- La butto lì e poi mi avvio in cucina.
- Amore...- sussurra titubante - ...sicura che vada tutto bene?-
Sento il cuore in gola. Non posso credere a quello che mi sta succedendo e non posso neanche raccontarlo a Gianluca, so come reagirebbe e non andrebbe a finire bene.
- Magnificamente!- rispondo prima di prendere un sorso d'acqua. Solo che bere non era affatto mia intenzione, quindi sputo subito nel lavandino.
- Vieni di là allora!- esclama assonnato. Poi va via, nella sua camera. Prima di seguirlo come un'anima in pena, decido di guardare per un'ultima volta fuori alla porta. Il pianerottolo è buio. Non c'è nessuno. Alfredo é andato via e non oso immaginare le bugie che ha detto alla moglie! Dopo aver messo il chiavistello alla porta vado in corridoio. Una figura si materializza all'improvviso difronte a me. Panico.

GIULIA P.O.V.

Sono le tre e non riesco a dormire: un po' perché ho riposato durante il viaggio, un po' perché sono a Torcegno, un po' perché ho già litigato con i miei genitori e soprattutto perchè nel letto vicino al mio c'è sdraiato uno sconosciuto. Non avrei mai dovuto invitare Estebàn a restare! Non che abbiamo fatto chissà cosa, anzi, non abbiamo quasi parlato, ma per principio. Uno sconosciuto non può dormire nella mia camera! Mi ha fatto pena, però, una volta arrivato a destinazione. Non sapeva dove andare, cosa fare e tra l'altro, quando sono entarata in casa, i miei genitori erano molto infastiditi del suo arrivo. E quando loro sono infastiditi, io gioisco. Quando abbiamo parlato in privato, io ed i miei, mentre Estebàn faceva la doccia (nel mio bagno), ho mentito dicendo che era lui il mio ragazzo. Che non aveva avuto il coraggio di lasciarmi e mi ha seguito. Loro erano meravigliati ed infastiditi. Infastiditi. Io gioisco.
E quindi eccomi qui, lui è nel letto vicino a me e russa. Non sa cosa ho detto ai miei di lui, ma non sa neanche di Piero. Già, Piero. Non ho avuto il coraggio di contattarlo con Estebàn che si vestiva nella mia stanza, che indossava le pantofole di mio padre. Copro la faccia con le mani. Sono una stupida.

PIERO P.O.V.

Prima notte insonne...e ce ne saranno tante altre. Non posso sopportare la distanza di Giulia...non ha neanche chiamato...E se i suoi glielo avessero impedito? E se avesse deciso di cambiare vita? No, Giulia non lo farebbe. La nuova Giulia, non lo farebbe. Mi giro e rigiro nel letto e penso. Almeno una telefonata avrebbe potuto farla! Sono angosciato dal pensiero di non poter sapere cosa sta facendo, con chi è, se sta bene. Sono le tre di notte, starà dormendo, ma cosa farà domani? Penserà a me?
Io sì, la penserò.

IGNAZIO P.O.V.

- Sara!- dico sbucando dal nulla. Deve essersi spaventata, ma non importa.
- Ignazio!- esclama portando una mano al petto - Da quanto sei qui?-
- Da abbastanza tempo per sapere quello che è successo, Sara!- Ho visto tutto, da quando ha aperto la porta a quando Alfredo l'ha minacciata. Sono stato svegliato anche io dai rumori, ma Sara, purtroppo, è stata più veloce. Quando Gianluca è uscito dalla sua stanza,però, mi sono nascosto. Ero sicuro che ci sarebbe stata una rissa e invece Sara non gli ha fatto capire niente.
- Non lo dire a Gianluca!- esclama avvicinandosi a me ed abbracciandomi.
- Devi trovare una soluzione!- dico poggiando la mia testa sulla sua. - Alfredo ti ha minacciata, ha mentito a sua moglie per farti del male. Deve pagarla!-
- Ignazio!- afferma tra i singhiozzi. Sento le vibrazioni della sua voce sul mio stomaco. - Stanne fuori e ti prego, non dirlo a nessuno.-
Non so se non fare niente, sia la cosa più giusta da fare. Però é così che vuole. Infondo la questione riguarda solo lei e quella specie di padre che si ritrova. Ti prego, se mi stai ascoltando, fa che io non diventi mai così!

GIANLUCA P.O.V.

Sono dietro la porta della mia stanza e sto ascoltando la conversazione tra Sara ed Ignazio. " Ti ha minacciata!""Non dirlo a Gianluca!" Mi dispiace, ma Gianluca l'ha saputo da solo. Capisco che Sara abbia paura di una mia reazione violenta (e devo dire che ci sarà), ma non posso non reagire, come non posso credere come Alfredo sia capace di distruggere le persone. Lui, però, non sa come può distruggere un mio pugno. Che non si preoccupi, lo scoprirà a breve.

SPAZIO AUTORE:
CIAO A TUTTI!
ECCO UN NUOVO CAPITOLO!
SPERO VI PIACCIA!
A PRESTO!

RESPIRO DEI GIORNI MIEI- il voloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora