One

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Avere tante persone attorno a te,rende l'atmosfera difficile. Il caos più totale della mia vita. Ero abitutata a quel genere di feste estive che venivano fatte dai soliti ricconi della compagnia estiva dei miei amici,ma amavo stare al mare,mentre ti perdi ascoltando le onde e vedendo i soliti uccellini nel cielo.Mi ero ormai stancata di stare seduta su un divano,e l'unica cosa che potevo fare,oltre a vedere due ragazzi consumarsi le labbra,era trovare qualcuno con cui ballare.Aprirsi con un ragazzo non era difficile per me,ovvio,non ero una puttana,ma amavo stare in compagnia di ragazzi,e oltre al mio migliore amico non conoscevo nessuno.Da come conosco il mio migliore amico Liam,i maschi cambiano umore facilmente,come una ragazza cambia le sue mutande due o tre volte al giorno. Lui era il tipico ragazzo Americano ,calmo e tranquillo. Un po' come me. D'altrocanto lui riesce a non venire a queste feste,adottando la solita scusa del mal di pancia.Mi alzai trascinando le converse sul parquet di legno bianco,e raggiunsi la cucina. Una vodka renderebbe tutto più semplice. Presi il bicchiere che avevo riempito e lo versai dentro la mia gola,che iniziò a bruciare. Ne presi un'altro e ormai il mio autocontrollo stava mano a mano svanendo,lasciandomi sbronza con un gruppo di ragazzi sconosciuti. Dopo 5 bichieri di Vodka la sbronza era più che alta. I ragazzi dall'altro lato della stanza continuavano a ballare,mentre avevo perso di vista Page,una ragazza del gruppo estivo. Vivevamo tutti a Los Angeles,e ci eravamo incontrati a Malibu. Ci eravamo subito sentiti a nostro agio.

-Ciao scusa,hai visto Page?-domandai ad un ragazzo. Qui tutti la conoscevano come quella che la dava a tutti,ma alla fine era una ragazza simpatica e amichevole.

-Si,se la sta spassando sopra con Styles-rispose lasciandomi davanti le scale. Styles,non che ragazzo di mia sorella,se la stava spassando con lei,mentre mia sorella era a casa. Hai capito il ragazzo.Salii lentamente le scale,cercando di schivare i bicchieri strapieni di alcolici,buttati lì a caso come se fosse immondizia. Toccai con i miei piedi,ormai privi di scarpe il parquet del piano di sopra,e iniziai a camminare scorgendo porte aperte e chiuse. Arrivai all'ultima in fondo,la camera di Harry,e ci entrai. Non mi importava vedere il suo fisico avvolto da un solo lenzuolo,ma volevo solo raggiungere la mia amica e portarla via prima che commetta un errore.

-Styles,fermati-esclamai. Il ragazzo che prima mi dava le spalle,si girò verso di me rivolgendomi uno sguardo truce.

-Che vuoi tu? Esci dalla mia stanza!-sbottò alzandosi. Rimasi davanti alla porta guardando la mia amica,che abbassò lo sguardo. Rivolsi un'occhiataccia a Styles e raggiunsi Page,avvolta in un lenzuolo di seta bianco.

-Andiamo Page-la trascinai fuori dalla stanza. Mi dispiaceva per mia sorella. Insomma,non è bello avere un ragazzo che tradisce in continuazione,che fuma canne e che ritorna a casa con la sbronza. Mia sorella Britney era una bella ragazza. Alta capelli marroni e occhi azzurri,meritava un ragazzo bello quanto lei,prima che arrivasse lui. Harry.

-Ma ti rendi conto? Stavi per fare sesso con il fidanzato di mia sorella-sbottai arrabbiata. Lei alzò gli occhi al cielo e sbuffò.

-Ma smettila Hopelia. Lo sai anche tu,meglio di me che lui è un donnaiolo. Ti sembra il caso di fare la predica?- domandò. Aveva ragione in un certo senso. Dovevo parlare con Harry. E anche subito.

-Vado a parlare con Harry,e non chiamarmi Hopelia-la minacciai con sguardo truce. Odiavo essere chiamata Hopelia,quando tutti mi chiamavano Hope sin da bambina. Mi piace avere come nome 'speranza' perchè d'altronde io non avevo speranze.Scesi di corsa le scale dopo aver intravisto dei capelli ricci lunghi. Harry era il solito ragazzo Inglese,e non capisco cosa doveva venire a fare in America con tutta quella bellezza che si trovava in Inghilterra.Iniziai a spingere un paio di persone,facendo cadere qualche bicchieri di succo alla ciliegia sui loro vestiti,e ringraziai il buio per avermi nascosta da quei giovani tempistelli. Raggiunsi Harry con il fiatone e mi fermai poggiando i palmi delle mie mani sulle mie ginocchia,cercando di prendere fiato. Ero ormai arrivata fuori,e l'umidità fece arricciare di poco i miei capelli neri facendomi sbuffare.

-Harry-mi bloccai davanti a lui. Si girò con una faccia stanca e mi guardò.

-Che cazzo vuoi Cooper-sbottò infastidito.
Lo guardai arrabbiata e lo presi dal colletto della maglia.

-La devi smettere.-iniziai. Mi guardò alzando un sopracciglio.

-Di fare cosa Cooper. Non vi piace mai niente di quello che faccio!-mi sputò sopra queste parole con grinta e rabbia. Lo lasciai stare e mi ricomposi.

-Tu stai tradendo mia sorella. Ma ti rendi conto della situazione Harry? Lei sta a casa ad aspettare ogni tua piccola mossa che la faccia sentire una principessa. Devi per forza rovinare tutto?-strillai mettendo le mani nei capelli.

-Certo che no,ma tua sorella,pur avendo 21 anni ha la mentalità di una 80enne ancora vergine. Non posso rimanere in astinenza da sesso fino al matrimonio-dichiarò.
Rimasi con la bocca aperta. Mia sorella vergine? Ma chi se lo aspettava. E' un anno più grande di me e non ha ancora fatto sesso?.

-Aspetta. Mia sorella è vergine?-bonfocchiai. Lui annuì con un'espressione simile alla mia.

-Non tutti aprono le gambe come te nella famiglia Cooper-mi guardò con uno sguardo maligno. Iniziai a sentire il sangue ribbollire nelle vene.

-Io non sono una puttana Styles. E in confronto a te,me la spasso solo con il mio fidanzato-sbottai rossa in faccia. Ero sul punto di piagere per la rabbia e di strappare quei capelli ricci dalla sua testa.
Non avevo un fidanzato,ma per far credere a Styles di aver fatto sesso più volte con una persona,inventare una balla era la miglio cosa.

-Si,come dici tu. Ora vattene e fammi finire ti fumare questa-indicò la canna. Scossi la testa e me ne andai.
Rientrai in casa ancora rossa,raccolsi tutte le mie cose e dopo aver infilato le scarpe uscii di casa.
Era già notte profonda e Los Angeles era ancora più bella con quella luce. Tutti pensano che LA,è una città che mostrerebbe tantissime cose,ma l'unica cosa che vedi alla fine sono case e case.
Lasciai il quartiere di Beverly Hill e mi addentrai tra le vie piene di ville,dove infondo intravidi la nostra.
Mia madre e mio padre,due grandi imprenditori,comprarono questa villa a me e a mia sorella,visto che continuano a fare viaggi in tutto il mondo. Era difficile seguire le loro tracce e cambiare paese ogni volta che ce lo chiedevano. Quando arrivammo qui decisero di comprarci questa casa e di non farci spostare più.
Digitai il codice che apriva il cancello,e dopo aver sentito un 'bip' esso si aprì. Il giardino entrò subito nel mio contatto visivo,lasciandomi vedere rose e altri tipi di fiori profumati.
Sbuffai entrando in casa non facendo rumore,e mi diressi in camera mia al terzo piano.
L'ascenzore si fermò e poggiai i piedi nudi sul pavimento,entrando finalmente in stanza.
Mi buttai sul letto,e senza preoccuparmi di togliere quel vestito striminzito nero,mi addormentai lasciando spazio ai miei sogni.



SPAZIO AUTRICE.

Ehi ho deciso di scrivere un'altra storia. Ho preso spunto il tutto da un sogno fatto stanotte,e ho già le idee chiare quindi spero di riuscire a continuare per molto.

Prima di questa ho scritto altre 2 storie che mi stanno motivando sempre più. Spero vi piaccia.

Se volete passate a leggere le altre mie storie.

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-We can't-h.s  #Wattys2015 #JustWriteItDove le storie prendono vita. Scoprilo ora