Seventeen.

242 9 5
                                    

-Vaffanculo Harry!- sentii delle urla dal piano di sotto.
Preoccupata,misi la mia vestaglia di seta e scesi le scale a piedi nudi,notando mia sorella con una mazza in mano.

-Ma cosa sta succedendo?- chiesi ancora assonnata,a causa della nottata precedente,dove non avevo dormito.

Mia sorella e Harry,spostarono lo sguardo verso di me,mentre vedevo una ragazza in intimo uscire di casa.
Oh merda. Pensai.

-È evidente-rispose mia sorella,e si allontanò da Harry correndo in camera.

Mi appoggiai alla ringhiera delle scale,e poi mi avvicinai a Harry e senza pensarci li diedi uno schiaffo,facendolo rimanere di merda.

-Mi fai schifo!-
Li urlai e poi corsi da mia sorella per consolarla,vedendola in lacrime sul suo letto.

-Mi ha tradito Hope. L-lui mi ha tradito...-pianse stringendosi a me.
Le accarezzai la schiena e la dondolai tra le mie braccia.

-I-io non so che dirti...-e non avevo sul serio qualcosa da dire.
Mi sentivo sporca e piena di sensi di colpa,per quello che avevo fatto con Harry.
Io,per prima,avevo tradito mia sorella.

-Vedrai che si aggiusterà tutto- la rassicurai e scesi giù le scale,per fare colazione.

Misi a fare il caffè,e poi presi dalla mensola le fette biscottate,le quali vennero ricoperte dalla marmellata di fragole.

-Hope...-
Sapendo a chi appartenesse la voce,mi girai verso Harry e lo guardai con disprezzo.

-I-io,non so che dirti. Mi dispiace...-
Mi girai velocemente verso di lui e feci una piccola risata.

-Perchè stai chiedendo scusa a me? Sono per caso io la tua fidanzata?-

-Forse non hai capito...- mi disse Harry facendo un mezzo sorriso.

-Forse non hai capito che sono innamorato di te...e io come uno stupido che pensavo che tu già lo sapessi e ricambiassi in qualche modo- si girò di spalle uscendo dalla cucina.

La mia bocca cadde letteralmente per terra. Non lo potevo immaginare,non da lui. Non che non fosse capace di amare,ma in fin dei conti il nostro rapporto non era chissà che cosa.

Lasciando uscire un piccolo sbuffo,presi un bicchiere di latte e lo bevvi al posto del caffè,ormai freddo,correndo subito in camera per prepararmi.

Indossai il solito,e pettinai i capelli,lasciandoli ondulati sulle punte.
Successivamente,senza curarmi di avvisare mia sorella, uscii di corsa di casa e presi la mia macchina.

Pensavo a Harry. Come poteva soltanto provare qualcosa per me? Era così stupido da potersi innamorare per una stupida cosa successa per una semplice e pura voglia? Momenti di carenza di affetto?
Eppure,non potevo fare altro che immaginare quello che stesse facendo adesso,preoccupandomi del fatto che si potesse anche solo drogare. Arriva a fare tutto,se solo lo si lascia da solo.
Stavo prendendo in considerazione l'idea di non andare a lavoro,ma poi arrivai alla soluzione che era sua la responsabilità e che probabilmente sarebbe stato capace di controllarsi da solo.

Abbandonando i miei pensieri,in un cassetto del mio cervello,entrai nel grosso edificio,facendo di tutto pur di sembrare disinvolta. Almeno una volta volevo sembrare una ragazza indipendente e che fosse capace di badare a se stessa,rivolgendosi in modo professionale.

Mentre una piccola musica delicata,riempiva l'ascenzore,tirai fuori l'ultima ricerca che Connor aveva chiesto,lasciando sì che lui potesse leggerla anche dentro il piccolo spazio in cui ci trovavamo.

Dalla sua faccia vidi che aveva apprezzato il mio impegno,e io con un sorriso decisi di far finta di niente.

Quando le porte dell'ascenzore si aprirono,rilasciai un sospiro e presi una ciambella con la glassa all'entrata,scegliendo di andare nel mio ufficio lasciando la ricerca a Connor.

Mi misi all'opera e organizzai alcune conferenze al mio capo,mettendo sulla lista anche alcune interviste che avrei dovuto trascrivere sulla rivista.
Era sempre meglio che lavare i bagni,facendo il calcolo che Bill,del piano di sopra,mangiava sempre molto. Tralasciando i dettagli,a volte meglio non saperli.

Connor,a metà giornata mi riportò il foglio,controllato,è ormai pronto per essere trasferito per iscritto sulla nostra rivista.

A fine giornata,la mia testa stava letteralmente pulsando e non potendone più,abbandonai il mio posto di lavoro,buttandomi dopo minuti sul mio comodo letto.

In casa regnava la pace,e per un quarto di secondo tornai a pensare alla mia situazione con Harry,pensando che sarebbe stato meglio parlare insieme,che non parlare proprio e far sì che Harry mi ignorasse completamente.
Pensai di poter parlare con lui il giorno successivo,così senza pensieri chiusi gli occhi e mi abbandonai in un sonno profondo.

Spazio autrice.
Non sono morta!
Ecco a voi il capitolo. Come sempre vi chiedo di commentare e di stellinare il capitolo. Se volete pubblicizzare una vostra storia potete commentare qui sotto sul mio profilo o per messaggio privato.
Baci
Anonymous xx

-We can't-h.s  #Wattys2015 #JustWriteItDove le storie prendono vita. Scoprilo ora