Eight.

277 12 0
                                    

Fortunatamente non avevo bevuto alcool il giorno prima, così quando mi svegliai mi sentii leggera come un piuma. Amo bere e ritrovarmi con la testa leggera, senza più problemi, ma il risveglio è nauseante. Finisci sempre con il vomitare e un forte mal di testa che ti fa pulsare il sangue.
Quel giorno era sempre uguale agli altri.  Il sole padroneggiava la mia stanza prima buia, mentre io rimanevo ferma davanti al letto, con le mani sugli occhi.
La pigrizia nel mio corpo era al 100%, e sapevo che avrei dovuto fare qualcosa per rendere questa giornata una delle migliori.
Misi le mie infradito, per poi allacciare il reggiseno nero, dietro la mia schiena. Sapevo di poter incontrare Harry e non volevo dargli campo libero, anche se il mio livello di eccitazione saliva quando vedevo lui.
Con le scale arrivai in salotto. La casa sembrava vuota, per la troppa grandezza. Molte volte mi sembrava di vivere da sola, e non so come fa mia sorella a rimanere chiusa in casa.
Mi recai in cucina e misi a fare un cappuccino.  Non ero una ragazza da caffè, ma più che altro da latte e cacao. 
Alzandomi con le punte dei piedi, presi una tazza e ci versai dentro il cappuccino.  Avevamo una macchina fatta apposta per esso. Amavo sporcarmi le labbra con la schiuma che usciva dalla tazza.

-Buongiorno principessa!- sussultai leggermente.  Mi girai e li feci un cenno, per poi raggiungere l'isoletta e sedermi sopra uno sgabello.

-Cosa c'è per colazione?-domandò.  Io aggrottai le sopracciglia.
Da quanto in qua questa casa aveva un menù fisso?

-Quello che mangi ogni santo giorno. Serviti- dissi acida. Si, avevo il ciclo e sapevo che lui se ne era accorto. 

-Ough...piccola bestiolina- ringhiò.  Non risi. Non volevo essere disturbata da nessuno, più per la loro salute che per la mia.

-Harry vattene!-esclamai.  Lui scosse la testa e si avvicinò pericolosamente a me.

-Principessa non puoi dirmi quello che posso o non posso fare. Sai che nessuno riesce a resistermi.  Nemmeno tu- schioccò la lingua sul palato. Io chiusi gli occhi e una scarica di brividi si impadronì del mio corpo.
Lui fece un sorriso sghembo, e potei notarlo dalla piccola fessura che avevo lasciato aperta.
Soffiò sopra le mie labbra, e spostò le sue mani sui miei fianchi, avvicinando il suo corpo al mio per farlo aderire.
Posò un casto bacio sulle mie labbra,e mi lasciò dei baci sul collo per poi raggiungere il mio lobo, mordendolo fortemente.  Gemetti e cercai di allontarmi.

-H-Harry...fermati- mormorai.  Mi stava straziando con quei suoi baci che facevano diventare la mia pelle rigida.

-E se io non volessi. Mi fai diventare pazzo- mi sussurrò nell'orecchio.  La mia pelle si accapponò e rilasciai un flebile sospiro. 
Non voleva fermarsi e se mie sorella fosse entrata da un momento all'altro mi avrebbe fatto a pezzi.
Mi prese per mano e mi portò al terzo piano.  Perché proprio la mia camera? 
Mi prese in braccio e mi buttò sul letto, ricoperto da delle lenzuola di flanella bianche.  Si posizionò sopra di me e spinse il suo bacino contro il mio.

-Ieri sei stata molto cattiva.  Non si lasciano le persone senza averle aiutate-
Io gemetti e chiusi gli occhi.
I suoi fianchi si muovevano sui miei, facendo scontrare le nostre intimità. 

-C-cazzo Harry- gemetti. I suoi movimenti diventarono più veloce mandanodmi in ecstasy. 
E quando lo vidi con gli occhi chiusi e un piccolo strato di sudore sulla fronte, la voglia di baciarlo crebbe.
Mi buttai sulle sue labbra e le mordicchiai e mentre lui continuava a muoversi su di me,io continuavo ad esplorare la sua bocca memorizzandola.
Sentii il tessuto dei mie pantaloncini bagnarsi, e capii che Harry era venuto e continuando a muoversi, più lento di prima, venni anche io mordendomi il labbro.
Scese da sopra di me e si tolse i pantaloni. 

-O-oddio- mormorai.  Non ci potevo credere.  Corsi verso il bagno e mo sedetti sul vater.  Mi cambiai e poi ritornai in stanza sedendomi ai piedi del letto. Harry non era più nella stanza, e sapevo che era solo piacere per lui, perciò rimasi impassibile. 
Continuavo a sbrigare Page quando ci provava con lui, quando prorpio io facevo porcarie con lui?
Mi sentivo sporca. Ma non mi pentii di quello che avevo fatto. Come aveva detto lui se io voglio e lui vuole niente è un errore.
Poggiando una mano sulla mia testa mi avvicinai all'armadio.  Volevo schiarmirmi un po' le idee e chiamare Liam e Page. Dovevo parlare con qualcuno, e in più dovevo anche parlare di Zayn e della sua cotta per me.
Tirai fuori dei jeans strappati, misi le converse mentre sopra una canotta stretta che mostrava l'ombelico.
Mi guardai allo specchio e sorrisi. Ero carina. Applicai successivamente il mascara e un rossetto rosso chiaro e presi la borsa con i miei occhiali.
Scesi giù velocemente e chiusi la porta di casa.
Avrei incontrato Liam e Page in spiaggia. 

Spazio autrice.
Ecco a voi il capitolo 8.
Spero vi piaccia.
Come sempre vi chiedo di lasciare un commento e di stellinare il capitolo
Se volete che pubblicizzi qualche storia potete contattarmi qui sotto, sul mio profilo o per messaggio privato.
Intanto vi chiedo di passare a leggere : Hope||H.S di manupocha1
Baci Anonymous xx

-We can't-h.s  #Wattys2015 #JustWriteItDove le storie prendono vita. Scoprilo ora