Twelve.

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Come aveva detto Harry, avevamo festeggiato alla grande la sera prima. Niente alcool ovviamente, avrei incominciato il lavoro oggi. Avevamo bevuto solo coca cola, come quando si era giovani.
Mi piaceva quel tipo di situazione.

-Quando dovresti andare alla Vanity Fair?- mi domandò mia sorella. 
Io Lanciai un'occhiata all'orologio e mi venne subito il panico.

-30 minuti, e devo solo aggiustarmi i capelli e il trucco.  Devo rimanere calma-
-Bhe, io vado a trovare Kendall, fammi sapere come va...ok?-

Io annuii e corsi in bagno, prendendo la piastra. Per quanto i piei capelli possano essere lisci, dovevo assicurarmi di avere un aspetto professionale,e trovare un capello riccio sotto la mia chioma mi farebbe sembrare sciatta.
Misi un po' di cipria e di fard e poi passai alle ciglia. Volevo solo un po' di mascara,così lo applicai e mi guardai allo specchio soddisfatta.
Mi piacevo.
Prendendo la mia borsa di pelle nera,scesi le scale e uscii di casa.
La temperatura era molto calda. Stavo prendendo in considerazione l'idea di tornare a casa,e di mettere dei pantaloncini. Ma mi ricordai di dover andare a lavoro,così stesi la mia gonna nera stretta e mi misi in macchina.
Durante il tragitto,non facevo che ripetermi di non fare casini e di sembrare professionale,ma da un'altra parte speravo che le persone che ci lavoravano potessero essere anche gentili.

Chiudendo la macchina,finalmente entrai dentro l'edificio. E un po' titubante dissi il nome alla segretaria.

-Secondo piano,l'ultima poeta lungo il corridoio. Quella sarà la sua stanza,dove ovviamente lavorano altri redattori come lei-

Io la ringraziai,e velocemente presi l'ascenzore. Pigiai il bottone con il numero 2 e arrivai al mio piano.
Tutti si girarono verso di me,e vidi un ragazzo più o meno della mia stessa età,avvicinarsi a me.

-Tu devi essere Hopelia Cooper. Io sono Connor,e sono il tuo vicino di scrivania- mi porse la mano.

Ridacchiai leggermente e strinsi la sua mano.

-Puoi chiamarmi Hope-

-E tu puoi chiamarmi Connor-

Feci una piccola risata e lui si fece paonazzo,era così tenero.
Aveva dei capelli biondo platino e gli occhi azzurri.
Potei capire il suo colore naturale dalle sopracciglia,così non chiesi niente e lo seguii fino alla fine del corridoio.
Un'enorme stanza si fece spazio nella mia visuale,e io aprii leggermente la bocca. Al mio fianco Connor,guardava la mia reazione con un piccolo sorrisino.

-Wow- riuscì a dire.

-Anche io ho fatto così la prima volta,vieni. Ti mostro la tua postazione-

Io lo seguii,guardandomi intorno, fin quando mi portò ad una postazione di lavoro.

-Grazie mille, Connor. Probabilmente senza di te, mi sarei persa- ridacchiai.

-Non c'è di che, Hope-
                                  ●
Connor era stato così dolce con me, che mi invitò a pranzo con lui.
Avevo già avvisato mia sorella, quindi avevo campo libero.

-Allora, dove vorresti andare?-

-Non lo so, decidi tu. Comunque, non conosco molto bene questo quartiere- li dissi.

Lui trattenne un sorriso, e spostando un po' di persone, entrò dentro un piccolo locale.
Alcune persone lo salutarono, e potei capire che era ormai un posto fisso in cui veniva sempre.

-Da quanto tempo lavori alla Vanity Fair?- domandai curiosa.

-4 anni. Avevo praticamente 17 anni e mezzo quando iniziai.  Niente di stravagante, ma mi trattavano come un adulto- rise.

-Ah...ben-"-venni interrotta dalla cameriera.

-Avete già deciso cosa prendere?- ci domandò abbastanza scocciata.
Era vestita peggio di una puttana.
Gonna corta e un top stretto. Tra i denti fece spuntare una caramella, che per poco la stava facendo cadere.

-Per me un panino al formaggio e prosciutto- Connor ordinò. 
Io guardai velocemente il menù, e decisi all'ultimo momento.

-Io invece prendo... un panino con salame e formaggio, grazie-
Lei scrisse tutto sul suo blocchetto, e se ne andò con i nostri ordini.
Guardai Connor per un istante, e poi bevvi un sorso di acqua, dal mio bicchiere.

-Allora, parlami un po' di te- iniziò un argomento.

-Bhe, la mia vita non è molto stravagante come sembra. Ho sempre cambiato città, per colpa dei miei genitori. Ma una volta venuta qui, avevo intenzione di rimanere. Ho 21 anni, ho molte cose ancora da fare. Ho una sorella, e un futuro cognato che ci prova con me, mentre ho 3 migliori amici. Liam, Page e Zayn.  Diciamo che con quest'ultimo non ci parlo da un po', ma con Liam ho buoni rapporti. Tu, invece?- posi la stessa domanda.
Connor si aggiustò la cravatta.

"Non ho una famiglia. Sinceramente, non ho mai conosciuto i miei genitori. Vivo solo con mia sorella, Desirè, non andiamo molto d'accordo ma ci ho fatto l'abitudine. Ho 22 anni, e non ho mai lasciato gli Stati Uniti, perciò sei fortunata ad aver girato alcuni paesi-

Io mi spostai un ciuffo dalla fronte, e incrociai le braccia al petto.

"Bhe, non quando devi lasciare tutti i tuoi amici per partire. Sono una ragazza abbastanza misteriosa. Molte volte, scappavo di casa per ribellarmi.  Ecco perché ora sono fissa in questa città-

-Ragazza ribelle.  Mi piaci- ridacchiai.
Non sono il tipo di ragazza che piace ai ragazzi.  Preferiscono sempre le donne vissute.

-Non molto-
La cameriera di prima, ci posò i piatto sul tavolo rialzato, per poi andarsene dietro il bancone.
Che maleducata!
Morsi il mio pranzo, e con gusto finii il panino prima di Connor.

-Wow. Eri molto affamata, vedo- indicò il piatto vuoto. 

-Oi, ero molto affamata.  Inoltre questo panino era veramente gustoso- mo giustificai.
Lui alzò le mani in difesa, e si alzò dal tavolo seguito da me.

-Su, andiamo. Io devo ancora fare 2 ore, tu hai già finito.  Fatto sta, che da domani rimanerai due ore in più- mi avvisò.
Io lo ringraziai e pagai il mio panino, uscendo dal piccolo pub.

-Bhe, grazie mille per tutto. Ci vediamo domani, Connor- arrivai di fronte alla mia auto.

-Non c'è di che. Che ne dici di scambiarci i numeri di telefono?-

-Certo. Passami il tuo telefono- lui fece quello che chiesi e mi passò il suo IPhone 6.
Scrissi il mio numero e mi mandai un messaggio.

-Ecco a te. Buon lavoro!- ed entrai in macchina.
Mi guardai allo specchio, e mi aggiustai i capelli.
Misi in moto, e dopo un po' arrivai a casa.
Trovandola stranamente silenziosa.

Spazio autrice.
Ecco il capitolo . Se volete pubblicizzare una vostra storia basta scrivermi qui sotto , sul mio profilo o per messaggio privato .
Come sempre vi chiedo di lasciare un commento e  di stellinare il capitolo .
Baci Anonymous xx
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QUANDO INIZIATE LA SCUOLA?  QUANDO È INIZIATA?
A  me domani :")

-We can't-h.s  #Wattys2015 #JustWriteItDove le storie prendono vita. Scoprilo ora