Los Angeles

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Due fottutissimi mesi erano già passati e ancora non mi ero abituata al caldo asfissiante che vi era ad ogni ora del giorno. La casa in cui eravamo andati a vivere era davvero molto grande e i miei avevano arredato la mia camere come io avevo sempre voluto solo per farmi disgustare di meno il fatto che non mi trovassi a New York, l'unica cosa positiva di tutto quello era che avevo il mare dietro casa, beh forse quella era l'unica cosa positiva proprio di Los Angeles. Ogni mattina da quando ero arrivata a causa del caldo mi alzavo presto e dopo aver fatto una doccia mi dirigevo verso le sfonde del mare per rinfrescarmi e a guardare i surfisti allenarsi con le onde del mattino.
Questa era diventata la mia routine.
Sentivo costantemente quelle tre pazze e c'erano molte novità.
La rossa aveva rincontrato il ragazzo con cui era andata a letto la notte della festa e tra quei due era scatta la scintilla così avevano cominciato a frequentarsi, Hailay era partita per una vacanza alle Barbados con i suoi e non faceva altro che inviarmi foto dicendo che quello era il paradiso in terra e non sarebbe mai voluta tornare a New York, la povera Jasmine era ancora fissata con mio fratello Ben e dopo esserci raccontate le nostre rispettive giornate mi chiedeva come stava e se era fatto più figo.
Ma io dico me lo chiedeva veramente?
Certo che non sapevo se era fatto più figo, non guardavo mio fratello in quel modo. Ammettevo che era un bel ragazzo,praticamente aveva preso tutto da mia madre. Aveva i capelli biondi e gli occhi verdi, ogni ragazza che incontra sbava per lui ma ha in testa solo Luana e da quando ci siamo trasferiti non fa che passare il tempo con lei e visto che qui non ho amici mia madre lo costringe a portarmi con lui e così sono costretta a subirmi tutte quelle smancerie da innamorati. Non sono una che non ama tutte quelle cose li, lo ammetto ma loro sono così smielosi che mi fanno alzare il diabete.
Anche quella mattina mi alzai appena il sole fu sorto ma appena misi i piedi a terra un forte conato di vomito mi porto a correre verso il bagno e poco dopo mi ritrovai a rigettare anche l'anima. Praticamente io non sto mai e ripeto mai male, ho delle difese di ferro quindi è veramente strano ritrovarmi con la faccia dentro il cesso. Dopo essermi fatta una bella doccia, tolto quell'aspro sapore dalla bocca, aver indossato una canottiera bianca e dei pantaloncini con le mie Vans mi dirigo verso la spiaggia e l'odore della salsedine calma ogni malessere che io potessi avere fino a qualche minuto prima. Anche quella mattina le acque sono piene di surfisti e ormai li conosco praticamente tutti solo di vista, non mi sono mai messa a parlare con qualcuno di loro a me basta solo guardare il mare e farmi un bagno qualche volta quando ho voglia eppure sta mattina uno di loro si siede vicino a me mentre si asciuga con l'asciugamano i capelli gocciolanti. Non lo degno neanche di uno sguardo, diciamolo non sono una che da confidenza molto volentieri e ancora mi chiedo perché questo tizio con tutta la spiaggia a sua disposizione si sia dovuto mettere proprio accanto a me 《Ciao》dice, la sua voce è così rauca e graffiante ma allo stesso tempo dolce, ehi Angie ma chi dici quel tipo ti ha disturbato dalla tua commemorazione mattutina del mare quindi smettila di pensare alla sua voce, così rispondo un 'Ciao' e ritorno ad ammirare il mare《Come ti chiami?》mi giro a guardarlo per dirgliene quattro e cazzo resto folgorata. Quel ragazzo ha due profondissimi occhi blu che mi sembrava di aver già visto ma lasciò stare subito quel pensiero e riprendo le mie facoltà mentali 《Angie》continua a guardarmi come se si aspettasse un 'tu?' ma non ho proprio voglia di fare conversazione e questo tizio che è davvero bellissimo continua a guardarmi《Io sono Nathan》fa un sorriso e torna a guardare il mare.

Oh si adesso so come ti chiami che bella cosa. Ma che me ne potrebbe mai importarmene? 

Sicuramente questa sarà la prima e l'ultima volta in cui ti vedrò quindi《Sei una ragazza davvero silenziosa》ecco che interrompe di nuovo i miei pensieri《Non amo fare conversazione alle sei del mattino, tutto qui》si bagna quelle labbra color ciliegia scolpite da Michelangelo in persona e sorride di nuovo《Sei molto schietta》sorrido io sta volta.

Hai ragazzi non è mai piaciuto questo lato di me, volevano la classica ochetta che gli fa fare bella figura davanti ai loro amici ma io non sono così. Amo leggere, scoprire cose nuove e cosa molto più importante io non faccio l'ochetta, le prendo in giro ragazze del genere. Abbiamo ottenuto la parità dei sessi e tipe come quelle ci fanno solo degradare, alcune volte vorrei strappare loro tutti i capelli ma mi trattengo ricordandomi soltanto che loro saranno sempre le mogli trofeo di qualche miliardario che le tradisce a destra e sinistra mentre io farò qualcosa che mi piace e mi appassiona. Il mio sogno della vita sarebbe fare la fotografa, ho tante di quelle macchinette fotografiche in giro per la mia stanza che ho perso il conto di quante siano. Tornando al ragazzo che ho accanto e che praticamente ho continuato a fissare mentre la mia testa pensava, cosa davvero imbarazzante, mi sta fissando anche lui《Può sembrare un difetto alcune volte e la maggior parte dei ragazzi lo reputa così ma io ne sono davvero fiera》rispondo mordendomi il labbro e aspettando che anche lui scappi a gambe levate, lo fanno tutti quindi tra poco a che lui scomparirà dalla mia vita in 3,2,1.

 Praticamente la mascella mi stava per cadere.

 Non si era mosso continuava a guardarmi cominciando a darmi un senso di soggezione《La diversità a volte per alcune persone e un sintomo non un privilegio》comincia a piacermi forse potrei rivalutazioni le conversazioni alle sei del mattino. Gli faccio un sorriso e quando sto per rispondete una suoneria irrompe nell'aria facendo rovinare il momento. Estrae il telefono dalla borsa accanto a lui e risponde poco dopo《Mamma》dice con la sua voce, Angie non pensarci, mi rimprovero nuovamente《Scusa se non ti ho avvertito sono andato a fare surf》continua《Si, lo so》ascolta ciò che dice la persona dell'altra parte《Lo so, va bene sto arrivando》riattaccai e caccia il telefono dentro lo zaino e sbuffò《Le madri》 sussurra《Come ti capisco》dico dopo di lui《Scusa ma adesso devo andare》dice alzandosi e togliendo la sabbia di dosso《Sai mio fratello si sposa e io sono qui invece di fare chissà quale cosa》 rido per quello che ha detto e mentre lo guardo andare via lo saluto con la mano e un sorriso sulle labbra.

Sembri un'idiota.
Mi urla la voce nella mia testa ma la lascio stare e continuo a contemplare il mare e bearmi della solitudine.
Alle nove torno a casa.
A quell'ora mio padre e già andato in ufficio e mia madre in caffetteria, si ha aperto un bar che io ho visto col binocolo, e trovo i due piccioncini a sbaciucchiarsi sul divano《Cazzo potete almeno andare in camera tua》sbotto entrando in casa e sbattendo la porta dietro di me. Si staccano e Ben inarca un sopracciglio《Svegliata col piede sbagliato?》chiede alzandosi e stampandomi un bacio su una guancia《Sempre da quando sono qui》da un'occhiata a Luana e poi lei con un sorriso sulle labbra si avvicina a me. Lei è capace di farmi passare ogni arrabbiatura con i suoi occhioni marroni, sono così dolci《Che ne dici se io e te andiamo a fare un pó di shopping?》le salto a praticamente a dosso e l'abbraccio《Grazie, grazie per fortuna ci sei tu》.
Dopo essersi dati un'altro bacio Romeo e Giulietta finalmente usciamo.

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