Nuovi incontri, fiducia e nuovi amori

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Siamo tornati tardi ieri sera, posso ammettere che è successo per un mio capriccio improvviso ma appena lo visto ho dovuto mangiare.
Prendendo alla sprovvista Nathan ho cominciato a chiedergli di portarmi al McDonald's e non ho smesso di lamentarmi finché non è stato così.

Yuppieeeeee.

Ho mangiato così tanto che non riuscivo neanche a muovere un singolo muscolo anche se Nathan ci è riuscito. Ha cominciato a baciarmi a metà delle scale e dopo essermi attaccata a lui ci siamo diretti verso la sua camera da letto dove abbiamo continuato per molto tempo non spingendoci mai oltre o almeno io non lo fatto, lui si sarebbe spinto oltre molto volentieri, lo sentivo, fremeva ad ogni mio tocco ma non sono pronta per fare quello come ha detto lui una volta io sono ancora vergine nella mia testa. Alla fine mi sono semplicemente allontanata da lui sentendo tutta la faccia rossa per ciò che avevo fatto e con il cuore che danzava in petto, sono stata un po' cattiva, molto cattiva ma ci siamo divertiti entrambi in quel momento e quando ci siamo infilati sotto le coperte mi sono appoggiata con la schiena al suo petto e abbiamo dormito così stretti come ormai è diventata nostra abitudine addormentandoci profondamente o almeno io lo fatto subito. Lui ha continuato a muoversi dietro di me come una trottola fino a quando non si è fermato, a quanto pare aveva tanti pensieri a cui dare voce.

Una volta ogni tanto non sono io quella che ragiona tanto.

Non sono certa di quando abbia cominciato a smettere di muoversi ma quando lo a fatto mi sono abbandonata completamente a Morfeo anch'io e alle cinque sono sveglia per rigettare come se quello che avessi dato ieri non fosse abbastanza, certo non è colpa del bambino ma vorrei veramente che finiscano. Doveva essere presente solo nel primo trimestre e io sono già al quarto, davvero voglio che passino il più presto possibile almeno posso dormire un po' di più ogni giorno e non sembrare uno zombie e cercare di coprire tutto con il trucco.

Ho una voglia tremenda di tornare con la testa sul cuscino ma oggi c'è scuola e devo per forza andare, meno assenze faccio meglio è, non so quanto tempo dovrò stare lontana da scuola dopo il parto.

Con le mani sto cercando di tenermi i capelli ma sembra quasi impossibile e per mio dolce sfortuna il cibo di ieri sera ormai è andato, devo soltanto chiedere la cioccolata ad Amelia e il resto della giornata andrà bene 《Angie》 il moro si è alzato dopo cinque minuti che sono qua dentro qualcuno è in ritardo. Girai il volto verso di lui prendendo un pezzo di carta e asciugandomi le labbra 《Tutto a posto, torna a dormire》 dico cercando di mettere su un'aria migliore di quella che realmente ho 《Non stai bene, ti vedo. Vuoi che ti preparo qualcosa?》 chiede mettendosi accanto a me e cercando di rubarmi un bacio ma lo respingo poco gentilmente. Ho la puzza di vomito in bocca non voglio che le sue labbra tocchino le mie dopo questo schifo perché diciamolo lo è, fa una faccia strana e mi preoccupo subito di chiarire non voglio che si arrabbi, la mattina non è neanche cominciata 《Faccio puzza, lo odio anche io questo sapore e odore e quando poserò le mie labbra sulle tue avrò odore di menta e non di questo》 credo di essermi spiegata bene o almeno lo spero, adesso ho solo voglia di lavare i denti almeno un miliardo di volte e poi andare a fare una bella corsetta.

Non vedo l'ora di sentire il sudore sulla fronte, certo in molte occasioni lo odio ma quando faccio sport è l'unica cosa che mi fa capire che sto facendo sul serio e non gioco, guardo nuovamente il ragazzo lasciando stare i miei pensieri sullo sport che non ha niente a che fare con Nathan, il mio cervello non riesce a concentrarsi come si deve su un argomento preciso 《Va bene, vieni a letto adesso?》 scossi la testa 《No, vado a correre e sinceramente non posso dormire credo che mi alzerei in condizioni peggiori di adesso》 non credo abbia veramente capito cosa voglio dire o forse si, alcune volte non capisco veramente le sue espressioni facciali 《Vai a casa dai miei?》 ci pensai un attimo su anche se sapevo la risposta ma non volevo che lui pensasse che avevo già lo sapevo di certo, scossi la testa molto convinta, mi serve dell'aria fresca e non voglio mettermi dentro una casa quando posso godere delle spiagge e dei suoni che il mondo può fornire 《E allora dove vai?》 chiese indispettito appoggiandosi allo stipite della porta come suo solito 《In giro a fare una corsa, niente di più niente di meno》 alzai le spalle e poi cominciai a mettermi all'inpiedi cominciando a sbottonarmi la camicia, si ho dormito solo con una sua camicia, non volevo proprio andare in camera mia e lui le camicie le aveva li a portata di mano 《Nathan sto continuando a slacciare la camicia quindi perché non esci fuori da qui》 girai lievemente il volto verso di lui 《Vuoi davvero che io esca?》 domandò con un sorriso poco promettente sul volto 《Certo che si quindi vai fuori da qui. Devo cambiarmi》 una volta ogni tanto mi ascolta e va fuori ma la cosa io sono davvero un'idiota.

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