Le ultimi mattine sono accomunate tutte dallo stesso risveglio.
Il sole mi colpisce sul viso e mi sveglia, questa é tutta colpa di Mike, non ricorda mai di chiudere le finestre.
Dormo da lui da tre giorni ormai, torno a casa solo per cambiarmi quando a casa non c'è nessuno.
Evito anche le mie migliori amiche.
Ho solo bisogno di rimettere insieme i pezzi della storia e creare un'altra per andare avanti anche se so che oggi non sarà una bella giornata.
Dopo tre giorni oggi si ritorna a scuola e so che sarà impossibile non vederlo ma di certo questo non aumenta la mia voglia di andare anzi questo azzera tutte le possibilità che io mi alzi 《Angie》ed ecco che comincia a chiamarmi con una voce bassa e roca, si é appena alzato infatti la parte in cui dormiva poco prima é ancora tiepida《Tesoro dai alzati》non può pensare realmente che con quattro moine io rinunci al calore del letto 《Angie》riprova così mi giro a pancia in giù nascondendo la testa sotto il cuscino. Il rumore di posate e piatti che tintinnano tra loro e poi il letto che si abbassa al mio fianco《So perché non vuoi andarci》prova a spostare il cuscino ma lo trattengo《Non ne hai voluto parlare in questi giorni e io non ti ho forzato, non ne ho il diritto ma adesso devi andare a scuola. Prendere di petto il problema e non nasconderti》da un bacio sulla base della nuca visti che i capelli sono alzati in una coda ormai sfatta《Quindi adesso alza il culo dal letto, ti lascio dormire qui, ormai ci abiti e ho dato a tua madre la mia parola》alzo un sopraciglio anche se lui non puó vedermi《So che stai facendo una faccia strana, ho visto il tuo collo irrigidirsi》
《Smettila di leggere il mio corpo》mi lamentai dandogli uno schiaffetto su qualche parte del corpo《Io la smetto se tu ti alzi》tiro il cuscino da qualche parte nella stanza e mi metto seduta poggiando la testa contro la testiera del letto guardando l'adone mezzo nudo che ho davanti. I capelli sono postcaotici, il petto scolpito in bella mostra e quel sorriso da un milione di dollari, se adesso fossi in un film farei uno di quei sospiri pieni di delusione perché un ragazzo del genere non potrebbe mai essere della protagonista ma visto che non lo siamo non ci sarà nessun sospiro《Ci vado a scuola non preoccuparti e sinceramente non m'interessava di Nathan voglio solo che questa giornata passi il più velocemente possibile》ci rifletto su un'attimo《Che lo facciano i giorni come i mesi per poi trasferirmi a New York sperando che la mia domanda alla 'School of Art' una scuola specializzata in qualsiasi tipo di arte compresa la fotografia mi accetti così addio stupido Nathan Brian Anderson portandomi mia figlia dietro》 la sua faccia non ha nessuna emozione, credo stia cercando di comprendere fino in fondo quello che ho appena detto ma non ha un senso profondo voglio solo quello che ho detto《É ancora presto per pensare al l'università o a quando tua figlia sarà nata adesso fai colazione》mi porge davanti il vassoio con una fetta di torta al cioccolato e panna con succo d'arancia, lo guardo negl'occhi e prendo un boccone《Non é mai troppo presto》commento continuando a mangiare《Potrebbe essere ma in tre mesi possono succedere ancora molte cose》
《Tipo?》chiedo con la bocca piena per metà e bevendo del succo per mandare giù il boccone《Potresti trovare qualcun'altro e crescere con quella persona Lexie se non vuoi Nathan al tuo fianco anche se é sempre suo padre》sembra così imbarazzato nel frattempo che dice questo e io un pó disgustata dall'idea di avere qualcun'altro al mio fianco che non sia il ragazzo davanti a me ed é una cosa così strana ma da quando nella mia testa non c'è più il pensiero di quell'idiota mi sento strana, come se adesso al mio fianco avedsi la parte mancante della mia anima.
《La probabilità di qualcun'altro é possibile ma per adesso...》feci sfumare la frase《Pensi solo al miraggio di New York》sposto il vassoio ormai completamente vuoto sul comodino accanto a me《No, a farmi una doccia》.Sembro una scolaretta alle prime armi chiusa nella mia auto ad aspettare che il bulletto della scuola entri così da non essere pestata. Il bulletto sarebbe Nathan ed io la povera ragazzina che subisce. Non dovrebbe essere così, sono una ragazza forte, sono io quella che prende a pugni e non subisce. Devo essere forte per la bambina che porto in grembo e non continuare a spostare lo sguardo dal suo posto auto ancora vuoto alle scale dove di solito chiacchera con Alex ed ecco la jeep che arriva.
Ha i capelli molto più sbarazzini del solito, porta i Ray-Ban attaccati al viso, la solita maglietta nera con collo a V von sopra il giubotto di pelle e i jeans. Non sembra in forma ma un pó ne sono felice, non sono la sola ad aver ragionato.
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Punti di vista
RomanceUna sola notte può decisamente cambiare la vita di una giovane ragazza semplice, dedita a quello che le piace, che si tiene a distanza dall'amore perchè nonostante la sua giovane età ha già sofferto per questo, intelligente da sapere quali limiti su...