E se...

5.9K 232 0
                                    

Avevamo fatto shopping tutta la mattinata tra tante risate, dopo due mesi quello era il momento che preferivo. Alla fine quando stavamo tornando a casa Lu si dovette fermare ad un market perché era quel periodo del mese così entrammo e guardando tutti quegl'assorbenti mi venne una blocco allo stomaco. A me non venivano da un paio di mesi. Non so che faccia avevo, non la immaginavo neanche sapevo soltanto che Luana mi guardava in un modo strano《Angie che succede?》
《Credo di aver fatto la cazzata più grande di tutta la mia vita》 continuava a guardarmi e io non sapevo davvero cosa da dirle《Mi stai facendo spaventare》presi un bel respiro e la portai in un'angolo appartato《La sera prima che partissimo io e le ragazze siamo andate ad una festa e ho bevuto, tanto Lu, troppo. La mattina seguente ero stesa accanto ad un ragazzo ed ero completamente nuda》
《Oh Dio Angie non dirmi che...》
《Non lo so》 sbottai《Praticamente non ricordo niente talmente ero ubriaca e solo adesso mi viene in mente che non ho il ciclo da due mesi》mi prese la mano e mi porto nel reparto dei test di gravidanza. La guardai perplessa 《Prendilo, dobbiamo esserne sicure》
《No, non posso come lo nascondo quel coso ai miei?》ne prese due e per tutto il tragitto verso casa non mi rivolse la parola. Sicuramente era arrabbiata o delusa, questa era più plausibile. Ero sempre stata una ragazza con la testa sulle spalle, non avevo mai fatto cazzate importanti praticamente quella era la prima della mia vita. Quando tornammo a casa Ben era disteso sul divano che dormiva《Andiamo dobbiamo accertarci di quella cosa》 andammo nel bagno in camera mia e mentre io entravo col cuore che mi martellava nel petto lei resto e mordicchiarsi le unghia dall'altro lato della porta. Quando ebbi finito uscì e posai i bastoncini sulla scrivania accanto alla porta《Ho letto le istruzioni di entrambi》le feci segno di continuare《Se in quello a destra la striscia si colora e positivo, se in quello a sinistra compaiono due strisce è positivo》la istruzioni erano facili e il mio cuore non aveva smesso un'attimo di martellate nel petto. Furono i due minuti più estenuanti di tutta la mia vita 《Sono passati?》chiesi guardando la ragazza accanto a me 'Si' fu un suono flebile ma lo sentì e il mio cuore prese a correre più velocemente. Chiusi gli occhi e ne presi uno mentre lei prese l'altro《Due striscette》 dissi mentre il mondo sotto ai miei piedi crollava《Colorato》 adesso si era proprio aperta una voragine sotto ai miei piedi e io ci stavo cadendo dentro. Ecco a cosa aveva portato una notte di divertimento che io neanche volevo. Come lo avrei detto ai miei genitori? Non sapevo neanche chi era il padre, ricordavo solo dei capelli neri, degl'occhi troppo azzurri e un forte odore di muschio. Non erano indizi plausibili per trovare la persona che non si è messa un cazzo di preservativo prima di scoparti《Angie》 sussurrò Luana abbracciandomi 《Andrà tutto bene, te lo giuro. Io sono qui》e poi cominciai a piangere. Un'altra cosa che non facevo mai e che mi faceva sempre e solo male. Sapevo che la colpa di tutto quello era anche mia ma davvero non riuscivo a capacitarmi di come quello stronzo non avesse usato un fottutissimo preservativo《Sai chi è il padre?》scossi la testa e mi attaccai maggiormente a lei fino a quando non mi addormenta i tra le sue braccia.
Un volto mi guardava, aveva degl'occhi azzurri eppure non riuscivo a distinguere bene i suoi lineamenti. Erano sfocati troppo sfocati e ogni volta che ci provavo lui si allontanava, volevo raggiungerlo, ricordare almeno come fosse fatto e poi li un'immagine spuntò nella mia mente. Io distesa su un letto Nathan, il ragazzo di quella mattina con quegl'occhi che mi sembrava di aver già visto, sopra di me a darmi piacere. Era lui.
Quando aprì gli occhi fuori il sole era tramontando e io ero ancora stretta a Luana《Ti sei svegliata》 disse dandomi un bacio sulla fronte《Lo ricordato》 dissi in un flebile sussurro che se non mi fosse stata così tanto vicina non avrebbe capito《Com'è fatto?》chiese cominciando a passare la mano sui miei capelli《Ha i capelli neri, gli occhi azzurri, le labbra sembrano scolpite da Michelangelo in persona e hanno il colore delle ciliegie. Lo visto sta mattina al mare e all'impatto non lo neanche riconosciuto e neanche lui lo ha fatto con me almeno credo. Si chiama Nathan》
《Almeno potrai dirgli del fagotto che cuoci nel forno》risi per quella battuta《Non posso dirglielo》obbiettai《Non so neanche se voglio tenerlo, cioè io non abbortiró, questo è sicuro. Odio le persone che lo fanno, nessuno può decidere chi vive e chi muore,so anche che non posso dare mio figlio a qualcun'altro quindi l'unico grande problema e come dirlo ai miei genitori》
《Non vuoi dirglielo?》disse alzandosi di botto e mettendosi seduta《Non lo dirai al padre?》mi misi seduta anch'io 《No e sinceramente voglio pensare ai miei genitori prima che a lui》
《Perché non cominci col dire tutto e ripeto tutto a Ben》risi a quell'idea《Non credo sia una buona cosa. Sarebbe capace di andarlo a trovare e staccargli le palle di persona》rise anche lei 《E farebbe anche bene. Approfittare di una ragazza ubriaca》disse arrabbiata stringendo tra i pugni le lenzuola ma calmandosi poco dopo《Ma almeno potrà aiutarti con i tuoi》 poggiai nuovamente la testa sul cuscino e maledissi la notte di quella dannata festa.

Punti di vistaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora