capitolo 12- sogni

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Quando mi svegliai erano le dieci e mezza ma Daniel non era piú li accanto a me. Rimasi un po delusa all inizio ma poi pensai subito che era meglio così se per caso Logan lo avesse saputo sarebbe andato su tutte le furie. Maya ovviamente ancora dormiva così mi cambiai in punta di piedi e seduta sul letto presi il telefono, nessun messaggio di Daniel niente ma ce ne era uno di Logan.
-QUANDO TI SVEGLI SCRIVIMI CHE ANDIAMO A FARE COLAZIONE.
così digitando veloce sui tasti gli scrissi che ci saremmo visti tra un quarto d' ora al solito bar cosí ho preso la borsa e mi sono incamminata. L aria era molto fredda e si sentiva l odore dell inverno, camminavo con le braccia strette al petto per riscaldarmi ma invano. Il bar era un caldo miraggio e appena entrai un dolce calore mi invase. Lui era già li seduto. Ci salutammo con un bacio sulle labbra e ordinammo la colazione. Parlavamo del piú e del meno, dei corsi che avremmo dovuto seguire la prossima settimana al rinizio delle lezioni e al tempo che avremmo avuto per noi visto che lui aveva molti esami da preparare. Una venrina di minuti dopo entró Daniel, feci per alzare la mano per salutarlo ma al suo seguito entrarono due ragazze che gli si allacciarono al fianco come polipi e lui se le portó al suo solito posto. Ero diaguastata ma non dovevo farlo vedere a Logan si sarebbe arrabbiato. Finsi di ascoltarlo per un pò intanto guardavo la pessima scena che si stava svolgendo qualche tavolo piu in la. Era totalmente un altra persona rispetto ai giorni che avevamo passato insieme... e sabato lo avrei dovuto accompagnare dal tatuatore.
Non mi scrisse quel giorno e non mi portò a nuotare ma ci andai da sola era un modo per svagarsi e non pensare. Tornai a casa stanchissima così mi misi subito il pigiama e andai tranquillamente a letto. Durante il mio leggerissimo colpo ecco i soliti colpi alla porta, non volevo aprire tanto si sarebbe stufato, sapevo che era Daniel ma sopo dieci minuti ancora non aveva smesso di bussare cosí mi alzai e incazzata nera andai ad aprire la porta. Lui era li davanti ovviamente, sul viso un espressione triste e disperata ma non mi importava.
" cosa vuoi?"
Gli chiesi freddamente.
" parlarti"
" io non ne ho voglia quindi sei prgato di andartene."
"Ti prego parla con me"
Sussurró lui.
" parla, cosa vuoi, che c'é"
Ero seccata come di permetteva.
" io sono un disastro ormai lo avrai capito ma io non sono sempre stato così io ero un altra persona prima, quando c'era lei. Si chiamava Roxie era davvero bellissima era biondissima con una carnagione molto chiara e due occhi castani,aveva anche un corpo da urlo lo ammetto, io le morivo dietro e lei usava i ragazzi ci stava un po poi li gettava via come roba vecchia. Si era accorta di me eravamo amici e io ci provai, ci mettemmo insieme e i mesi passavano io ero cotto e in poco tempo mi innamorai perdutamente di lei, per me era tutto il mio mondo ed era per questo che non capivo che per lei io ero aolo un giocattolo, uno dei tanti... erano sei mesi che stavamo insieme quando lo scoprii, tutti lo sapevano, tranne io, tornavo da nuoto, avevo finito prima che non mi sentivo bene così passai da lei per salutarla , le avrebbe fatto piacere. Avevo le chiavi non dovevo bussare ed é così che li vidi. Lei era con un altro, un giocatore di football, erano nel letto nudi e quando mi trovai li davanti non riuscivo a pensare, avrei voluto spaccare tutto e uccidere lui. Ma rimasi in silenzio e tornai da me. Li piansi come un bambino cercando le piu assurde giustificazioni per lei l'andai anche a supplicare di tornare che sarebbe stato tutto come prima, che avrei dimenticato l' accaduto ma lei si mise a ridere e mi disse che mi stavo diventando ridicolo. Pensavo a lei costantemente l'amavo così tanto e la dispezzavo ma é con quest ultimo che scopo le altre ragazze perché nessuna era degna dell amore... finchè non ho incontrato te... te mi hai fatto lasciare alle spalle Roxie... ora vedo solo te... tu sei degna di quell amore, un amore che sono sicuro non andrà sprecato come quello che provavo per lei. Ora io non voglio importi a fare niente ma l ho visto, nel modo in cui mi guardi, nelle parole, nei gesti, tu provi lo stesso."
Rimasi impietrita non sapevo che dire, davvero provavo lo stesso sentimento? Ero confusa.
" sono confusa Daniel, ora sto com Logan"
" tu non lo ami lo vedo"
"Non so cosa dire"
" lasciami dormire qui con te "
"Si"
Ci andammo a stendere sul letto la mia testa appoggiata sul mio petto che si muoveva dolcemente e come cullata da una dolce ninna nanna mi adddormentai.
Con gli occhi chiusi tastai accanto a me, lui non c'era piú, avre dovuto aspettarmelo ma questo non mi impedì di rimanere un pó delusa. Le sue parole mi turbinavano nel cervello e io non sapevo che cosa fare, logan mi piaceva certo la Daniel... avrei fatto passare un pó di tempo.
I giorni passavano e il mio sentimento per Logan un pó era cresciuto, era sempre iperprotettivo e a volte si agitava per niente peró i suoi baci erano diventati piú dolci e la sua compagnia mi faceva piacere. Mi portó di nuovo a cena fuori e poi al cinema. Si arrabbió un po quando gli dissi che avrei dovuto accompagnare Daniel dal tatuatore ma alla fine mi lasció andare. Anche il rapporto con Daniel di fatti era migliorato, non ci vedevamo più molto a causa di Logan ma tutte le sere veniva da me e dormivamo e la mattina presto se ne andava. Era sabato mattina quando Daniel venne a bussare alla mia porta per andare, mi ero messa dei jeans lunghi e una maglietta a maniche lunghe con un giacchetto pesante a causa dell intenso freddo. Lui era bellissimo come sempre gli occhi azzurri intensi risaltavano sullo scuro dei capelli ed erano un incanto. Presi la borsa e andammo insieme verso la sua macchina. Durante il viaggio parlammo del tatuaggio che si voleva fare, voleva un tribale che partiva dal petto e andava sulla spalla per poi scendere fino all avambraccio, sarebbe stato fantastico e gli sarebbe stato benissimo.
"Tu invece hai deciso cosa vuoi fare?"
Mi chiese d'un tratto.
"Cosa? No,no,no, non ci penso per niente."
" si invece tu non te ne andrai finchè non avrai qualcosa di marchiato addosso, posso suggerirti il mio nome?!"
Fece ammiccando.
" spiritoso! Fai prima tu poi io ci penserò"
L idea del tatuaggio mi intrigava parecchio, mi era sempre piaciuto e forse ora sarebbe stato il momento giusto.

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