capitolo 29 - stranezze

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Ero ancora senza parole mentre me ne tornavo alla mia stanza.
"Ali sembri sconvolta" era Logan che era comparso davanti a me senza che me ne accorgessi. Io ormai ero persa nei miei pensieri, ripetevo memtalmente tutte le sue parole e non riuscivo a credere che erano davvero uscite dalla sua bocca ma non riuscivo a capire perché un giorno mi voleva e il giorno dopo no? Ero confusa.
" lunga storia" dissi brevemente io
"Non mi immischio" rispose alzando le mani.
"dove vai?" Chiese di nuovo.
" nella stanza sono un po stanca"
"Bene ti accompagno, io non ho niente da fare e voglio farti pensare a qualcos altro" sorrise e io feci lo stesso. Camminammo lentamente, nessuno dei due aveva fretta, parlammo poco e io mi misi a studiare il ragazzo che mi camminava accanto.
Era un bel ragazzo, ma ogni volta che trovavo in lui un pregio ripensavo a Daniel e tutte le terribili sfumature di lui che mi mandavano fuori di testa.
Avevamo appena finito la rampa di scale del mio piano quando lo vidi, Daniel era davanti alla porta della mia stanza e il suo sguardo dolce si trasformó in furioso non appena vide Logan che mi camminava al fianco. Inizió a camminare veloce verso di noi, si vedeva la rabbia in ogni centimetro del suo viso ed ero quasi sicura che avrebbe picchiato il mio acconpagnatore ma non ci degnó di uno sguardo e se ne andó via.
"Penso sia meglio che tu vada" dissi e lui se ne andó senza protestare.
Entrai nella stanza e Maya non c era era andata da Luke ma aveva lasciato un biglietto: ti passo a prendere alle nove sta sera si va al green.
Perfetto. Non avevo tutta quella voglia di andare a ballare ma mi sarei certamente distratta.
Non avevo fame cosí decisi di avvantaggiarmi con lo studio. Non passó piu di mezz ora che dalla stanza accanto si iniziarono a sentire rumori molesti... due ragazzi si stavano certamente divertendo nell altra stanza peccato che io dovevo studiare. Misi le cuffiette smorzando quel rumore con della musica e riuscí a concentrarmi un po meglio ma altri trenta minuti piu tardi gia mi ero stufata. Tolte le cuffiette capii che stava succedendo qualcosa, c era un gran baccano per il corridoio. Ma che é oggi. Pensai. Sbucai con la testa fuori dalla porta e trovai tutte le ragazze del piano che facevano la stessa cosa . Mah ero entrata in un manicomio non in un dormitorio. Ma nel momento in cui stavo per rimettere la testa dentro ecco uscire il ragazzo dalla stanza accanto alla mia. La mascella mi caddea terra quando vidi un Daniel a torso nudo uscire da quella stanza intendo ad allacciarsi la camicia. Passando accanto a me fece l occhiolino al quale io rientrai immediatamente in stanza. "Quello stronzo, ma chi si crede di essere!" Pensai a quella assurda mattinata fin quando Maya non mi mandó il messaggio che era sotto al portone cosí scesi e insieme partimmo per il green.
Era abbastanza affollato come al solito, molte persone erano in pista che si muovevano come un corpo solo al ritmo della musica.
"Due rum e cola Mark" fece Maya disinvolta.
"Certo bellezze" ci porse i nosti bicchieri che scolammo immediatamente per poi buttarci in pista. Ballavamo una vicino all altra muovendo il corpo a tempo di musica e cercando di essere più sexy possibile. Bevemmo due shot di wodka per poi ricominciare a muoverci tra la massa. Mi guardavo in torno cercando dei bei ragazzi quando trovai Daniel era con la Barbie a cui quella mattina avevo chiesto informazioni, stavano ballando in un modo molto provocante così mi girai dandogli le spalle e dopo un paio di minuti non pensai piu a loro, ero persa nella musica e nelle sensazioni del momento. Ballavo tranquilla quando qualcuno mi cinse la vita facendo aderire la mia schiena al suo petto, mi scostò i capelli da un lato e il tocco leggero delle sue dita mi provocó una scarica di brividi.
"Shh Piccola " quella voce... Daniel...mi agitai leggermente.
"Oh no Piccola non scapperai da me...fai la brava" Le suet labbra sfioravano il mio orecchio cosa che mi provocó altri intensi brividi. Le sue labbra passavano sul mio collo e lo baciavano dolcemente mente i suoi fianchi continuavano a muoversi insieme al mio sedere a ritmo di musica.
"Lo so che mi vuoi" diceva baciandomi.
" che mi desideri" il mio cuore datteva all inpazzata.
" lo sai" non mi tenevano piu le gambe, ormai ansimavo.
"Lo so" sussurai. Cavolo non avrei dovuto dirla una cosa del genere.
Mi attiró a se ancora di piu e poggiando le labbra sul mio orecchio sussurró
"Tu appartieni a me, non a Logan o a nessun altro e ora tutti lo sapranno" detto questo scivoló sul mio collo baciando succhiando e mordendo ed ogni volta mi provocava una contrazione del muscoli del basso ventre. Mi mancava il respiro, ero appoggiata a lui perché sapevo che se non l avessi fatto sarei sicuramente caduta a terra. Non so per quando continuó quella lenta e dolce tortura ma quando ebbe finito passò la lingua su quel punto oramai indolenzito e mi provocó una serie di brividi. Mi fece girare su me stessa in modo da avermi di fronte. Ammirava il suo capolavoro senza parlare poi mi attiró a se.
" ora tutti sanno che sei mia" sussurrò poi baciò la guancia scendendo sempre di piu verso le labbra ma prorpio quando stava per arrivare li e io gia avevo chiuso gli occhi per godermi il momento lui si allontanò da me ridacchiando.
"Ci vediamo Domani Piccola, ho ancora una missione da compiere" disse andandosene. Quel ragazzo mi mandava in confusione ogni volta che mi stava vicino, il mio cetrvello andava in tilt...e beh grazie al mio splendido autocontrollo ora ero la felice proprietaria di un enorme succhiotta al lato del collo.

Non farmi scivolare via da te.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora