capitolo 6- Stronzo

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Ero cosí eccitata del fatto di essere diventati amici che a stento ero riuscita a dormire quella notte e pensavo e ripensavo a tutto quello che mi aveva detto. La mattina dopo qualche ora di sonno mi sono anzata tutta contenta sperando di vederlo ma allo stesso tempo di non vederlo perché non sapevo in che modo comportarmi.
Una settimana e mezza è passata da quel giorno, lui non si è fatto sentire neanche una volta e non l ho piu visto, non sono pratica in amicizie ma non penso che tra amici ci si comporti in questo modo. Questa cosa mi innervosiava, che senso ha dirmi di volermi proteggere, di volermi essere amico e poi non farsi sentire piú. Parlavo con Maya di tutto ció e lei si incazzava con me perché come una stupida peovavo a giustificarlo pensando che dovesse studiare tanto.
Erano passate due settimane da quel giorno quando lo vidi entrare dalla porta del bar durante il mio turno di lavoro. Ero felice pensando che magari avevo ragione che doveva davvero studiare. Invece tutti la mia felicità si trasformó in incazzatura quando dalla porta dietro di lui entrarono due bionde platino che nonostante la fresca aria autunnale vestivano di minigonne davvero mini e top che arrivavano sopra all ombrlico; lui si fermó ad aspettarle mentre entravano e gli posó le braccia sulle spalle mentre se le portava al suo solito tavolo che per mia fortuna era proprio preciso preciso davanti alla mia parte di bancone. Sentivo i suoi occhi su di me ma non incrociai mai il suo sguardo.
"Ma come fanno quelle due a farsi buttare via in quel modo" gli dico sottovoce a Martine.
" Te l ho detto é facile cadere nella sua trappola e devo dire che una volta con lui e il sesso non ti sembrerà piú lo stesso" mi sussurró a sua volta lei.
Dopo questa risposta arrossita tornai al mio lavoro, lui se ne andó dopo un paio d ore di toccatine furtive da parte di entrambe e io continuai il mio lavoro incazzata come una bestia, Maya poverina al mio rientro si dovrá subire una sfuriata assurda.
Finito il turno presi il mio vecchio pick-Up che avevo chiamato Bessy e sfrecciai verso il dormitoria, tenevo il manubrio così forte che le nocche mi erank diventate bianche. Arrivata nella stanza Maya era sul letto circondata da fogli e libri con gli occhiali e la coda di cavallo ma sexy come sempre. Io lanciai la borsa in un angolo della stanza e mi buttai sul letto allora lei si seddette e si mise il cuscino sul petto per stringerlo.
" cos ha fatto?" Mi chiese subito
" che ne sai che c entra lui?" Le chiedo stupita.
" hai la faccia da odio quello stronzo del cazzo quindi ora racconti"
" okoki; è venuto al bar oggi e non mi ha degnata di un saluto, era con due pittanelle assurde che non so come facciano andare in giro conciate in quel modo con questo freddo e poi mi guardava, ma che cazzo si guardava mi chiedo io ?!" Dico tutto d un fiato
" ma è proprio un coglione, mamma mia se mi capita tra le mani penso che lo ammazzo."
" no, indifferenza, non mi frega un cazzo di lui é lui che ha voluto essere mio amico ma con le parole non si ottiene niente, io non sono una facile e a fatti sta messo sotto zero"
" brava! Cazzo hai ragione e sai cosa ti propongo? "
" spara"
" sta sera si va ad una festa, siccome i corsi stanno per finire le feste iniziano di nuovo e questa è una pre festa di Halloween!! " disse saltando giu dal letto ed iniziando ad agitare le mani in aria.
" si mi ci vuole proprio una bella sbronza , prendiamo un taxi!"
"Aggiudicato."
La festa era gia iniziata da un oretta quando ci decidemmo di fare il nostro ingresso, tacchi alti per risaltare le gambe, miniabiti e trucco da urlo, ero diventata decisamente brava a truccarmi. Alcune persone si voltarono e noi andammo sparate al tavolo dei drink. Dopo averne scolati un paio ci buttammo subito in pista per ballare muovendo i fianchi e ondeggiando le braccia in aria. La musica era altissima e la marea di gente nella villa ci teneva strettamente uno vicino all altro, ho visto Daniel già una decina di volte e i nostri sguardi si sono incrociati ma non l ho degnato decisamente di nota, se lo meritava quello stronzo.
Ballavo tranquilla senza pensieri con la mia migliore amica quando una voce profonda mi sussurró all orecchio.
" dobbiamo parlare andiamo fuori" neanche il tempo di rispondere che gia mi aveva afferrato il polso e portato fuori.
" che cazzo ti dice il cervello! " inizio ad urlare appena mi lascia sulla veranda sul retro.
" ma che cazzo ti urli ci siamo guardato minimo cinque volte e tu non mi hai degnato di uno sguardo!" Urla a sua volta.
" ma che faccia tosta! oggi sei entrato nel bar in cui lavoro con quelle due troie e chi é che non ha salutato ?!io?! Mi guardavi mentre quelle due ti toccavano il cazzo ma che uomo sei?! Che uomo sei a trattare cosí le ragazze?! Te le sei scopate quelle due ?! Complimenti! Complimenti davvero! Ma che uomo sei a dirmi voglio proteggerti, voglio essere tuo amico e poi non degnarmi neanche di un minimo saluto quando mi vedi?! Sei solo uno schifoso Pezzo di Merda!" E dopo aver detto tutto ció mi giro e me ne vado.
Non faccio in tempo neanche a fare due passi che lui mi aveva gia afferrato il polso e sbattuto addosso al muro per poi pararsi davanti a me intrappolandomi con le braccia. Il suo fiato caldo mi riscaldava il viso, il suo profumo mi inodava le narici e io gia iniziavo a non capirci più niente, mi guardava dritto negli occhi e io avevo l istinto di abbassare lo sguardo ma non so con quale forza lo sostenni. Aveva la bocca così vicina alla mia che non so come ho fatto a resistere a quelle labbra cosí carnose e invitanti.
" eri così incazzata quando mi hai visto che non ho avuto il coraggio di venire li e quelle due troie, come le chiami tu, non me le sono scopate, quello era il mio intento certo penso che l avrebbe capito anche un deficiente ma non me le sono scopate e devi vedere come erano dispiaciute e si mi sento una merda ogni volta che caccio una ragazza da casa e si sono uno schifoso pezzo di merda" le sue parole vennero sussurrate a denti stretti altrimenti penso le avrebbe urlate. Ma detto ció entró dentro la villa e sparí tra la folla. Mi ci vollero un paio di minuti per riprendermi da quello che era successo. Entrai dentro anche io e vagai con lo sguardo cercando la mia coinquilina ma sperando di vedere qualcun altro... di lui nessuna traccia quindi mi concentro maggiormente su Maya E finalmente la trovo che parla con un ragazzo.
" Maya io sono stanca prendo un taxi e vado a casa!"
Le urlo cercando di sovrastare la musica
" ok ci vediamo in stanza allora !" Mi urla di rimando.
Cosí presi un taxi e mi ritrovai a casa mi svestii di corsa e mi misi nel letto guardando il soffitto e ripensando alle sue parole...

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