capitolo 28- single

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Tutto era silenzia, a unterromperlo c era solo l eco della mia voce che arieggiava ancora nella stanza.
"Basta!" urlai di nuovo. Maya e Daniel mi guardavano senza parole e con gli occhi sbarrati.
" tu" dissi indicando l intruso.
" esci dalla mia stanza!" Stavo di nuovo alzando la voce.
" ma..." rimase a bocca aperta.
" esci!" Ribadí di nuovo.
"Se ti ha anche solo sfiorato io lo ammazzo" disse tra i denti.
" No Daniel, tu non ammazzi proprio nessuno, l hai picchiato perchê doveva venire a cena con me! Tu hai qualche problema Daniel invece di prendertela con me e di controllare la mia vita controlla la tua ragazza!" Stavo urlando ormai, mi innervosiva il suo voler controllare la mia vita, etra stata controllate per troppo tempo ora toccava a me decidere.
"A me importa di te" disse deluso.
"No che non ti importa! Tu stavi con me, ma quando é tornata lei é tutto finito! A te non importa un bel niente di me, ti importa solo di te stesso e ora ti ho detto fuori!" Ero determinata e nonostante le lacrime che a stento riuscivo a trattenere e qualche tremolio nella mia voce mi sembrava di essere stata convincente.
" ma..." fece per dire
" Basta. sono stufa. esci da questa stanza"
Deluso aprí la porta e se ne andó e non appena la sentii sbattere crollai per terra in singhiozzi. Maya sostetnendomi mi portó a letto e si sistemó accanto a me finché insieme non ci addormentammo.
Mi svegliai a causa di un chiacchiericcio costante provenire dal corridoio.
" cosa succede adesso" guardai l orologio ed erano gia le dieci del mattino ma non c era mai stato cosí tanto caos in giro, così decisi di aprire la porta e raccogliere informazioni.
" si può sapere che succede?" Chiesi ad un gruppetto di ragazze tutte agitate.
" come non lo sai?!" Disse quella al vertice del gruppo, la tipica Barbie versione ragazza di strada.
" Daniel Moore é di nuovo sul mercato, si vocifera che ieri sera tardi abbia lasciato la ragazza e che lei se ne sia andata questa mattina" rimasi stupita, davvero aveva lasciato la ragazza, perchè? Era un completo idiota l avevo sempre pensato.
" si vabbe ma perché tutto questo trambusto?" Chiesi di nuovo, non capivo tutta l agitazione che questa notizia provocava.
" come allora? É una notizia bomba tutte si vanno a preparare per fare colpo su di lui, tutte vorremmo passare almeno una notte con lui" cosí disse e se ne andó.
Chiusi la porta sconcertata, possibile che solo io avevo un briciolo di dignitá da queste parti?! Quelle ragazze erano fuori di testa. Decisi di uscire a fare una passeggiata e per distinguermi dalla massa di Barbie in gonnellina decisi di mettere dei jeans e una magliettina semplice a maniche lunghe. Scrissi un biglietto a Maya se no avrebbe pensato il peggio e mi incamminai nell aria pungente. Mi pentii di non aver preso un giacchettino ma strinsi le braccia intorno al corpo e continuai a camminare. Avevo portato con me la macchinetta e seduta sotto un albero scattavo foto a passanti e fiori e paesaggi, era tutto molto bello quando qualcuno si piazzó davanti al mio obbiettivo.
"Ciao" fece Daniel allegro come se nulla fosse successo. Io mi alzai e andai via ma lui non mollava.
"Non sto piu con Roxie" disse con una certa fierezza.
"Mi dispiace" dissi freddamente.
"A me no"
"Senti" ribattei fermandomi
"Non so cosa tu abbia in mente ma non mi ineressa se sei fidanzato, single, sposato o se vuoi diventare prete, non voglio piu avere niente a che fare con te, quando mi sono svegliata un mucchio di Barbie erano sovraeccitate per te vai a sverginare una di loro a meno che ne trovi una ancora vergine" e detto questo me ne andai lasciandolo li impietrito. Stava diventando un abitudine ma dopo qualche passo lo vidi di nuovo accanto a me.
"So che sono uno stronzo e non sono il tipo che si impegna ma so che mi trovi irresistibile anche da come mi stai guardando ora." A quelle parole smisi di fissargli desiderosa la bocca e guardai altrove.
" visto?" Disse sorridendo maliziosamente.
"E anche io ti trovo irresistibile, non sai la forza di volontá che ho in questo momento per portarti in qualche aula vuota e toglierti quei vestiti di dosso" spalancai gli occhi a tali parole e sentii un calore invadere il mio basso ventre.
"So l effetto che ti fanno queste parole, ma ti farò capire che non sono solo quelle." Detto questo se ne andó correndo nella direzione opposta lasciandomi sul marciapiede da sola come una stupida.

Non farmi scivolare via da te.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora