capitolo 19- ritorno dell incubo

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Mi voltai e vidi Daniel, teneva un ragazzo per la maglietta e lo stava riempiedo di pugni sul viso, il ragazzo perdeva sangue dal naso, non riuscivo a guardare, non capivo come riuscisse la gente a stargli tutta attorno a guardare, ero spaventata a morte, lui non si fermava, dove avrà imparato a colpire così? I suoi amici gli stavano tutti attorno cercavano di persuaderlo a smettere, cercavano di tirarlo per la maglietta ma non si fermava. Non so cosa avevo in testa quel momento ma sapevo che dovevo fermarlo io.
" Daniel" sussurrai
Si fermò immediatamente lasciando tutti a bocca aperta e facendo si che tutti gli sguardi erano su di me, cosa che odiavo assolutamente. Si voltó verso di me e nei suoi occhi vedevo la tristezza, ma non riuscivo a capire il motivo del suo gesto.
"Ti prego fermati" sussurrai ancora.
Lui lasció la maglietta del ragazzo che cadde a terra e strisciando velocemente sui gomiti sparì tra la folla.
Venne verso di me, quasi correva, mi prese il volto tra le mani e mi braciò, un bacio intenso, quasi disperato, risposi al bacio ma dopo pochi secondi fummo interrotti.
" dai Dannie dobbiamo andare, arriva il buttafuori"
Lucas lo tirava dalla magietta così mi prese per mano e insieme a tutti il resto iniziammo a correre fuori salimmo in macchina e non mi soprese che lucas e Maya entrarono nella stessa.
"Me sa che devo venire da te" dissi sottovoce.
Arrivammo alla casa della confraternita per primi cosi andammo in stanza e la chiudemmo a chiave, lui non voleva vedere nessuno e non sai certo stata io a costringerlo.
Appena chiusi la porta lui mi ci inchiodó.
" Tu" disse bacciandomi appassionatamente, mi teneva le mani ai lati della testa.
"Mi mandi fuori di testa" disse sulle mie labbra, non la smetteva di baciarmi e io non protestai di certo. Mi prese per le cosce e mi tirò su facendomi agganciare ai suoi fianchi, infilai le mani tra i suoi capelli e li tirai leggermente, mi rovesciò sul letto continuandoni a baciare, muovevo le mani freneticamente cercando di torgliere la maglietta ma invano, così se la levó da solo, aveva gli addominali scolpiti e delle spalle larghe da favola, passai la mano su quel corpo che sembrava scolpito, lui mi guardava negli occhi e non potevo far altro che farlo anche io, mi stava facendo impazzire solo guardandomi, armeggiavo con la cintura dei pantaloni e appena riuscita a slacciarla tirai giù i pantaloni lasciandolo in boxer, visione meravigliosa. Si apoggió a me continuandomi a baciare con passione quando un lampo gelido ni attraversò la mente, immagini di quegli uomini che si erano approfittati di me mi riempirono il cervello, iniziai ad urlare, e lui subito si fermó.
" Ali, Ali cos hai?"
Mi chiese premuroso sedendosi accanto a me e stringendomi tra le braccia.
" scusami, scusami, scusami, è che non me la sento... ho rivisto tutto e non penso di essere ancora pronta" sussurrai... non disse altro mi levó il vestito e mi sistemò nel letto insieme a lui.
" Dannie" sussurrai
"Perché hai picchiato per ragazzo?"
"Io ero andato via e quando sono tornato lui stava venendo verso di te e ti guardava con quegli occhi... sono un maschio e lo so cosa voleva, so cosa aveva in testa e non voglio che i ragazzi pensino quelle cose su di te.." era addolorato ma non poteva picchiare ogni ragazzo che mi guardava. Speravo che non si ripetesse cosí lasciai correre gli diedi un bacio e ci mettemmo a dormire.

Non farmi scivolare via da te.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora