•Chapter 21•

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Io "Dem perchè a te non circondano come fanno con i ragazzi? Dio...certe volte sono assurde. Non li fanno respirare"

Demi "Perchè ormai sono abituati a vedermi in giro per Miami, ci vengo spesso qui"

Io "Owh..capisco. Un po' come per Harry a Los Angeles"

Demi "Esatto!" Disse sorridendomi teneramente.

Erano ormai le 6 del pomeriggio e quel giorno avevamo fatto tante spese, troppe spese. Avevamo comprato vestiti a quantità e alcune paia di scarpe carine. Già perchè quando si fanno compere con Demi non si transigge, se lei trova qualcosa che ti sta bene, che sia un vestito o un paio di scarpe, te lo devi prendere per forza. Meno male che i gusti li ha buoni sta ragazza.

Asia "Ragazze torniamo a casa? Mi fanno male i piedi!"

Eva "Si vi prego, tra un po' svengo. È tutto il giorno che siamo in giro, avremmo perso 5 chili come minimo"

Demi "Hahahah si tranquille, andiamo dai. Kris tu tutto apposto?"

Io "Si Dem, in effetti anch'io ho voglia di tornare a casa"

Demi "Avete sentito i ragazzi per vedere se sono arrivati?"

Asia "Lou mi ha mandato un messaggio verso ora di pranzo dicendomi che il volo era andato tutto bene e che erano arrivati" disse Asia accennando a guardarmi ogni tanto. Aveva..timore(?) nella voce. E so anche perché. Ha visto che Harry non mi ha mandato nè messaggi nè chiamate e non voleva farmi arrabbiare. Perché non mi ha chiamata? Poteva mandarmi anche un semplice messaggio... È vero che oggi mi sono distratta un po' ma il pensiero lo avevo sempre a lui, mi ha fatta preoccupare.

Io "Ragazze vi muovete per favore? Comincio ad avere freddo" dissi entrando in macchina e aspettando che anche loro entrassero per tornare a casa. Sinceramente? Non avevo freddo, c'erano 20° cazzo...volevo solo tornare a casa e rinchiudermi nella mia amata soffitta e stare da sola. Le ragazze salirono e Demi mise in moto per poi fare strada verso casa.

*****

Arrivammo dopo circa un quarto d'ora e io non persi tempo a salire le scale di corsa fino in soffitta. Passai prima dalla mia stanza per prendere le cuffie e un libro che stavo leggendo in quel periodo, poi salì e chiusi la porta alle mie spalle. Entrai e feci aderire la mia schiena con il telaio della porta, scivolando piano verso il pavimento. Delle calde lacrime scesero dai miei occhi e non capivo nemmeno il perchè...Misi le cuffiette nel mio telefono e feci partire la playlist del mio amato Ed Sheeran, o come lo chiamo io 'Teddy'. Sono ancora convinta che quel ragazzo scriva poesie di quattro minuti, non canzoni. Misi la riproduzione casuale e partì Kiss Me...bene, grazie teddy. Cominciai a sfogliare il mio libro fino a trovare il segnale che avevo lasciato la volta precedente. Cominciai a leggere rigo dopo rigo, pagina dopo pagina e capitolo dopo capitolo, mi immersi letteralmente nella storia di quella povera ragazza che aveva perso il suo fidanzato e adesso si ritrovava ad incontrarlo nei sogni e a "sentirlo nella mente". Cioè era come se lui fosse ancora presente in quella realtà e la stesse aiutando a fare non so cosa.. Il suo fidanzato morì tra le onde del mare gelido, per salvare il cane di lei. Morire e non avere neanche ritrovato il corpo....beh che schifo. Ormai neanche dei morti hanno rispetto. Quelle pagine mi fecero riflettere...pensavo e cercavo di immedesimarmi in quella ragazza che aveva perso l'amore della sua vita, la persona di cui era innamorata, la persona per cui tentò ripetutamente la morte anche solo per vederlo sorridere un'ultima volta. E questo mi fece riflettere sul fatto di quanto io sia fortunata ad avere un ragazzo che è ancora vivo, che respira e che è andato solamente a vivere il suo sogno. Ad interrompere i miei pensieri, però, fu la suoneria del mio telefono che risuonò nelle cuffiette facendomi saltare dallo spavento. Guardai lo schermo e lessi "Harry" e pensai "ma finalmente ce...con i tuoi comodi", così risposi.

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