•Chapter 28•

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Io "Cos'ha detto Niall!?" dissi sorpresa e alquanto scioccata da ciò che stava succedendo.

Harry "Che ci vediamo al bar Ideal tra mezz'ora. Lui e Louis devono parlare con noi, soprattutto con te"

Io "Aspetta, ci vediamo? Ma li ho lasciati a Miami, com'è che sono qui adesso?"

Harry "Vorrà dire che la questione di cui devono parlarti è importante e non potevano spiegarti semplicemente per telefono" disse infilandosi una maglietta blu che, a mio parere, lo faceva sembrare un dio greco.

Io "Oddio, hai ragione. Okay mi sta venendo l'ansia" dissi cominciando a a fare avanti e indietro dal salone alla cucina. Solo quando sentì due braccia afferrarmi le spalle mi fermai. Mi girai ed Harry era a pochi centimetri dalla mia faccia.

Harry "Hey...non preoccuparti. Ci sarò anch'io e ti starò vicino tutto il tempo, qualsiasi cosa diranno" disse spostando entrambe le mani sulle mie guance e posando un bacio sulla mia fronte. Solo allora rilassai i muscoli e presi un bel respiro.

Io "Okay, sono pronta. Andiamo" dissi dirigendomi verso l'ingresso.
Misi il giubbotto di pelle e aspettai che Harry mettesse il suo per poi uscire e raggiungere la moto. Presi le chiavi che erano appese al portachiavi, presi il casco dal bancone e salì sulla moto aspettando che Harry prendesse il suo e anche lui salisse.

Harry "Certo che puoi guidare la mia moto, Kris. Non c'è problema" disse ironico.

Io "Scusami davvero, ma ho bisogno di adrenalina per scaricare la tensione in questo momento. Dai, salta su"

Lui scosse la testa, "Ai suoi ordini, capo" per poi ridacchiare e salire sulla moto. Misi in moto e partì verso il centro di Londra. Il bar in cui ci dovevamo vedere non era molto conosciuto, così avremmo evitato sguardi indiscreti. Arrivammo in circa un quarto d'ora, posteggiai la moto nel vicolo accanto al bar per poi scendere ed incamminarci verso l'entrata.

Harry "Te l'ho già detto che sei sexy quando guidi le moto? Soprattutto quando sei sopra la mia" disse ammiccando.

Per un attimo lo guardai male, ero davvero in ansia. Sentivo che le notizie che portavano i ragazzi non erano buone. Il brutto presentimento era nell'aria. Tuttavia gli feci un timido sorriso subito dopo per poi abbracciarlo e dargli un bacio sulle labbra. Quanto le amo...dio.
Il suono che si sentì segnalò la nostra entrata nel locale. Iniziammo col cercare un tavolo appartato ma finimmo per trovare una testa bionda e un ciuffo scuro alla nostra destra, così li raggiungemmo.

Io "Mi volete gentilmente spiegare cosa cazzo c'è di così urgente da dire?! Mi sta venendo da vomitare per l'ansia!" dissi dopo essermi seduta di fronte al mio migliore amico e al biondino irlandese accanto a lui.

Louis "Sono felice di vederti anch'io, Kris" disse serio.

Io "No, non ci provare. Sono spaventata. Pregate che sia una cosa seria perchè giuro che-..."

Niall "Porca troia Kristen fidati che è una cosa seria!" disse alzando la voce, interrompendomi e facendo alzare le teste di tutti i presenti. Louis ed Harry si guardarono e non proferirono parola, e tantomeno io. Era strano che Niall alzasse la voce, quindi quando lo faceva destabilizzava un po' tutti.
Comunque, prese una pausa prima di continuare.

Niall "Ieri sera, io e Louis siamo tornati a casa dopo essere andati a parlare con alcuni del Menagemant, quando siamo tornati a casa vostra non abbiamo trovato nessuno. Avevamo lasciato le ragazze ad aspettarci ma al nostro ritorno di loro non c'era traccia. Solo...solo due fottutissime lettere" disse l'ultima frase con un disprezzo assurdo.. Non avevo mai visto Niall così ferito e arrabbiato.

Louis "Amico, continuo io.." disse mettendogli una mano sulla spalla mentre Niall abbassava la testa.

Harry prese una delle mie mani nelle sue e intrecciò le nostre dita. Mi sentivo al sicuro con lui, ovunque fossi.

Louis "In entrambe le lettere c'era scritto che se ne sono andate in un altro continente, non si sa dove. Forse sono tornate in Italia, forse sono dall'altro lato dell'America...non lo sappiamo. L'unica cosa che hanno scritto chiara e tonda è che hanno mentito. Hanno mentito per tutto questo tempo. Con noi due...con Stephanie...ma soprattutto con te. Dicevano che non sono mai state tue vere amiche. Che esserti amiche era facile e gli conveniva visto la famiglia importante e piena di soldi che hai. Che quando hai detto loro di partire per Miami hanno subito pensato che finalmente la loro occasione di mollare tutto era arrivata. E hanno fatto altrettanto con noi. Ci hanno ingannato. Non ci hanno mai amato. Ci hanno fatto credere questo per convenienza. Per passatempo e noi come dei cretini ci siamo fidati. Abbiamo creduto a tutte le loro parole. Dire che siamo delusi e incazzati è dire veramente poco e niente" concluse.

Sentì un singhiozzo, mi voltai e vidi Niall in lacrime. Aveva le mani che gli coprivano il viso.
Senza dire niente si alzò e uscì dalla porta secondaria del bar.
Sentì qualcosa bagnarmi la mano e subito dopo un singhiozzo scappò anche dalle mie labbra.
Stavo piangendo e non me n'ero nemmeno accorta. Forse troppo scioccata dalla situazione.
Di colpo mi bloccai, non sentivo più il sangue circolarmi nelle vene, il respiro era aumentato, il mio petto si abbassava e alzava velocemente mentre fissavo un punto indefinito del tavolo.
Poi, come se un oceano di adrenalina mi avesse travolto, mi alzai di colpo e scaraventai la sedia a terra facendo un rumore assordante e facendo girare tutti i presenti.
Alzai lo sguardo e incontrai lo sguardo preoccupato di Harry fisso su di me. Non sapeva cosa fare. Mi girai verso dove, poco prima, era seduto Louis ma non lo vidi. Aveva sicuramente raggiunto Niall.

Harry "Kristen..." disse ma io stavo già correndo verso l'uscita del bar.

Arrivai fuori e tirai un calcio al muro per il nervosismo, facendomi anche male, ma poco mi importava del dolore fisico, quello emotivo sovrastava ogni cosa. Mi misi le mani ai lati della testa tirandomi di tanto in tanto qualche ciocca di capelli, per poi scoppiare in un pianto isterico. Dopo un po' sentì un braccio avvolgermi la vita e l'altro allontanare le mie mani dai miei capelli. Ero capace di strapparmeli tutti da lì a poco.

Harry "Shh...amore shh. Ci sono io qui. Io non ti lascio, io sono qui" disse stringendomi a se.

A quelle parole l'unica cosa che feci fu piangere più forte.

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