Ok calma chiamo Marcus. Appena Marcus rispose gli spiegai tutto e lui mi disse che sarebbe arrivato tra pochissimo <<Eccoti finalmente>> urlai per farmi sentire perché la finestra era chiusa <<La finestra è bloccata>> <<Mi prendi per il culo vero?>> Disse lui appeso al davanzale come un sacco di patate. <<Si ahahah>> <<Dai apri!>> <<Va bene>> <<Finalmente>> lo abbracciai così forte anche se eravamo stati divisi da 10 minuti <<Speranza tutti hanno delle madri stronze tu sei più fortunata la mia se n'è andata>> <<Mi dispiace>> <<Dai non preoccuparti adesso ti porto in un posto>> <<E dove?>> <<Basta che esci fuori dalla finestra e mi segui>> così feci
'30 minuti dopo'
<<Eccoci qui >> <<Ma è il London Eye!>> <<Dai facciamo la fila!>> <<Sii>> dopo una fila estenuante siamo arrivati alla nostra cabina insieme a noi c'era altra gente. <<Ti piace?>> <<È meraviglioso>> <<dai sediamoci qui e ammiriamo Londra>> <<è stupenda vero speranza?>> <<Si Marcus è stupenda>> 'Mi stava venendo la voglia di baciarlo. Cos'hai appena pensato Hope!' <<Ti devo ringraziare>> <<per cosa?>> <<Per tutto quello che hai fatto per me>> <<avevi bisogno di aiuto e io ti ho notata>> <<Marcus posso dirti una cosa?>> 'No e adesso devo dirgli che mi piace?' <<Si dimmi>> rispose lui <<Ehm allora tu ehm...>> <<Dai cosa c'è?>> 'Devo dirlo ora' <<Mi piaci>> <<Posso dirti anch'io una cosa?>> 'No però se devi dire che ti piaccio allora puoi anche urlare <<Si vai dimmi>> <<Anche tu mi piaci>> i miei occhi si illuminarono e in poco tempo le nostre labbra si avvicinarono finché le labbra non si sfioravano. 'Devo baciarlo, devo baciarlo, devo baciarlo devo baciarlo...' Adesso però voglio che il pensiero di baciarlo diventi realtà. Le mie labbra furono le prime a poggiarsi sulle sue. Sentivo la sua mano calda sulla mia coscia. Il bacio si fece intenso. Avevamo dimenticato della gente che stava attorno a noi, al fatto che ho un gemello o che i nostri genitori hanno avuto una storia... Le nostre lingue si intrecciarono in un lungo bacio lento e delicato.
La gente che stava nella nostra cabina ci guardava sorridendo. Ci stacchiamo dal bacio e io avevo le guance rosse e le sentivo andare a fuoco <<Marcus>> <<si?>> <<Che facciamo con mia mamma?>> 'Che stupida non è il momento di queste domande' <<Non rovinare questo momento ci pensiamo dopo>>
<<Marcus ci siamo innamorati in una settimana?>> <<Eh si ,ma il tempo non conta l'importante è che ci piacciamo con il tempo poi faremo più conoscenza>> il giro del London Eye è finito <<Dove vuoi portarmi ora?>> <<Chinatown adesso è illuminata dalle lanterne sarà stupenda dai seguimi>> <<ok ti seguo>> Scendiamo dal London Eye e ci dirigiamo verso Chinatown.
<<Eccoci qui siamo a Chinatown>> <<È bellissima di sera>> <<Sei tu a rendere bella tutta Londra>> 'Ma come faccio a non baciarlo?' <<Perché non smetti mai di parlare?>> <<Magari se mi dai un bacio mi sto zitto>> 'Aspettavo solo che tu me lo chiedessi' sorrisi e lo baciai. Le nostre bocche si toccano e si trasformano in un bellissimo bacio. Continuiamo a baciarci con la lingua finché un tizio non ci urla "Prendetevi una camera!" ma io non mi scollai piuttosto lo mandai a fanculo.
Ormai senza più fiato mi scollai da lui. Continuiamo a camminare finché davanti a noi non apparve una metro eravamo sfiniti e finalmente la metro arrivò a casa nostra. <<Buonanotte speranza>> <<Aspetta>> <<Che c'è>> gli presi il polso <<Non è una buona notte senza un bacio>> Ci demmo un bacio a stampo veloce, ma dolce. <<Buonanotte Marcus>> <<Adesso può essere una buonanotte>> Sorrise e poi mi arrampicai per arrivare alla finestra.
Controllo se la porta era ancora chiusa e così era rimasta. Sento dei passi è mia madre <<apri questa cazzo di porta!>> <<La punizione dura fino a domani mattina!>> <<Stronza! Mamma apri!Basta! Sei una stronza pazza!>> <<Stai ancora lì dentro! Hai capito?!>> <<Va bene stronza!>> Urlai
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Eclissi
RomanceHope deve sempre trasferirsi per via dell'azienda di sua madre e a giugno cambia casa e da Los Angeles va a Londra. Nella nuova casa a Londra Hope osserva il vicino di nome Marcus che ha un fratello più piccolo di nome Oliver. Per uno strano motivo...