Capitolo 18

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La mattina dopo eravamo ancora sul tetto. Quando ci svegliammo ci baciammo subito senza neanche esitare. Tornai a casa e mi rimisi nel letto per paura che mia madre non mi trovasse nel mio letto.
'Ore dopo'
<<Hey speranza>> una voce mi chiamò e poteva essere solo una persona...<<Ciao Marcus>> sorrisi nel vederlo dalla finestra infatti mi tornò in mente la prima volta che ci siamo conosciuti <<Oggi è il due luglio >> 'Che vuol dire?' <<allora?>> <<Allora tra 13 giorni è il tuo compleanno>> <<Te lo sei ricordato>> mi baciò subito dopo aver detto quelle parole.
Siamo sul bordo del letto e Marcus si spinge verso di me e capisco che si vuole stendere sul letto su di me. Non aspetto un attimo e mi stendo sul letto insieme a lui senza distaccarsi dal bacio. Quel bacio si fa' lungo e sensuale. Non smettiamo di baciarci. L' unica cosa che voglio è che questo momento non finisca mai. Però dopo io mi stacco ,ma riprendo subito a baciarlo senza sosta. Marcus si stacca <<Non mi provocare Speranza perché sennò tra un po' il mio nome lo dirai ansimando>> 'Sono pronta?' <<Allora fammi stare zitta e baciami>> 'Vuole farlo?' <<Non devi neanche chiedermelo>> le nostre labbra si unirono di nuovo, ma sento dei passi 'Oh merda!' <<Marcus porca miseria è mia madre!>> 'Ma adesso  doveva arrivare?!' <<Cazzo cazzo cazzo cazzo>> <<Invece di dire "cazzo" perché non ti nascondi sotto il letto?>> <<Sotto al letto è un nascondiglio stupido!>> <<Marcussss sbrigati!>> 'Deve sbrigarsi' <<Cazzo hai ragione>> <<Stai zitto sta arrivando>>   <<Okok>> <<ti ho detto stai zitto!>> Questa volta non fiató. Eccola mia madre <<Ti alzi da questo letto?>> <<Si si ora mi preparo e esco>> 'Marcus non può rimanere sotto al letto' <<Dove vai ?>> <<Cazzi miei>> <<Moderiamo i termini>> <<Ciao mamma>> dissi con una voce fastidiosa e subito dopo le chiusi la porta in faccia. <<Marcus vieni ho chiuso la porta a chiave>> <<Eccomi cosa dovremmo fare adesso?>> <<Mhh perché non riprendiamo a baciarci?>> <<Ottima idea>>
Marcus mi baciò
'Vorrei che fosse per sempre'. <<Vorrei che fosse per sempre>> l' ho detto ad alta voce... <<Cosa?>> Mi alzai e mi misi seduta accanto a lui <<Ehm... scusa non volev->> <<Che hai detto?>> Mi interruppe <<Marcus scus->> <<Ripeti>> ' L' ho fatto arrabbiare?' <<Ho detto che... Che vorrei fosse per sempre>> sospirai <<Speranza... Perché mi devi chiedere scusa?>> <<Pensavo ti desse fastidio>> <<Tu non dai fastidio e non voglio che tu lo pensa ok?>> <<Va bene...>> <<Puoi ripeterlo?>> <<La smetti>> rise <<No perché anch'io vorrei fosse per sempre>> ci baciammo e restammo tutta la giornata insieme.

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