Eva, 23 anni, non ha legami, non è mai stata innamorata e ha passato la maggior parte della sua vita dentro ai migliori collegi internazionali, talento esordiente del calcio professionistico deve mettere un freno al suo lato ribelle poco apprezzato...
Mi mandi fuori quando sto alla guida E penso a fare i money, faccia da rapina Mentre tu sorridi e guardi fuori imbambolata Sopra gli aquiloni come una bambina Perdo la bussola quando il tuo corpo È riflesso dentro gli occhi miei Ma queste strade so già dove portano Baby, conosco a memoria i tuoi nei So che ogni giorno è la solita storia Ti guardi allo specchio e poi vai in paranoia Ogni volta vorresti rifarti qualcosa Ma giuro, a me piaci così come sei Ti ho vista cento volte dire "basta" Ma ormai-ahi-ahi-ahi So che torni a casa un'ora dopo Noi che assieme è come se non invecchiassimo mai ahi-ahi-ahi Che siamo rimasti in quella foto di noi due (uo-oh) In cui tu stai ridendo e posi gli occhi sopra i miei Anche quando stai sulle tue (uo-oh) E io c'ho i fatti miei Per te ci sono e tu ci sei, non servono parole
Quella foto di noi due - Emis Killa
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
🫀 EVA 🎧
"Pronte!" - Esclama Charlotte scendendo con Sophie. "Theo ci sei?" - Dobbiamo essere in aeroporto alle 06 e lui sta ancora controllando dei documenti. "Arrivo!" - Esce dal suo studio con dei pantaloni blu e una camicia di lino bianca che gli sta benissimo. "Finalmente! Cominciavo a pensare di lasciarti qui!" - Dico facendo l'occhiolino a Sophie. Lei ridacchia e mi allunga la sua mano. "Insieme siete pericolose." - Borbotta suo padre. "Prima te ne rendi conto, meglio è." Posa un bacio sulla fronte di sua figlia e poi uno sulle labbra a me. Il viaggio verso la pista privata è rapido, il volo dura sei ore che passiamo facendo dei giochi con Sophie.
Ha chiesto a suo papà di poter giocare a calcio, come me, e lui non ha avuto obiezioni. È cresciuto con due genitori che hanno dato ai figli la possibilità di esprimersi come meglio credevano, e mi trova molto d'accordo. Da un paio di giorni ho un pensiero fisso, ma al momento non pare proprio essere in sincro con il destino. Ho bisogno della mia spalla, quindi afferro il telefono e apro la chat con El.
EVA 🫦: Consigliotime! EL 🫀: Spara, ho paura EVA 🫦: Se avessi anticipato un po' i tempi? EL🫀: Sei seria? EVA 🫦: Sì...prima è meglio è EL 🫀: Se la metti così hai ragione
Lo sguardo di Theo è su di me. "Che c'è?" - Chiedo. "Con chi stai parlando?" "Con Elijah, gelosone. Deve organizzare la mia agenda per settembre." - Una mezza bugia ci sta.
EVA 🫦: Qualcuno mi controlla EL 🫀: Dovrai eliminare qualche messaggio 🤣🤣🤣 EVA 🫦: 🖕🏻 non sei d'aiuto EL 🫀: A che pensi? EVA 🫦: Stev come la prenderà? EL 🫀: O ci farà fuori, o impazzirà di gioia, ma sono convinto... EVA 🫦: Diglielo tu EL 🫀: Se mi fa fuori è colpa tua
Ecco a questo non avevo pensato. Un sorriso nasce sul mio viso. "Perché stai sorridendo al telefono?" - La bocca di Ulisse è sul mio collo. "Perché adoro farti impazzire. Vecchia portinaia che non sei altro." "Ho bisogno della mia dose di Eva, ora." "Sophie..." "Sta dormendo e la camera è molto comoda." - Si alza e mi allunga una mano. "Sei pessimo. Sappilo." - Nel dirlo afferro le sue dita e lo seguo sotto lo sguardo divertito di Colin e Charlotte. "Quindi?" - Chiede. "Cosa?" - La mia bocca viaggia sul suo petto.
