13 - La perfezione del caos

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Eccomi qua
A non capire niente e avere il capogiro
Perché non sono mica abituato, sai
A stare così bene che fa quasi schifo
Tutta la vita prima in cui non c'eri mai
Che mi hai portato via da un lago nero e denso
Ma era soltanto un brutto sogno se ci penso
Che stare insieme a te è come stare sul tetto
Dell'universo
E sei stupenda quando parli, quando ridi e piangi
E sei stupenda quando guardi con quegli occhi grandi
E tutto il resto sembra diventare piccolissimo
Piccolissimo

La prima canzone d'amore - Gazzelle

La prima canzone d'amore - Gazzelle

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🫀 EVA  🎧

Qualcosa di molto morbido si posa sul mio viso facendomi il solletico. Allungo una mano per togliere la fonte del mio risveglio, avendo bisogno di dormire un altro po', visto che ieri ho preso decisamente troppo freddo.
"Theo ti prego. Ancora un pochino." - Mormoro assonnata.
Un lieve miagolio richiama la mia attenzione mentre una voce che non riconosco ridacchia.
Apro leggermente un occhio e due iridi feline mi guardano spostando il piccolo capo, come se mi dovessero mettere a fuoco.

"Ma che?" - Sussurro svegliandomi completamente.
"Buon Non Compleanno, Circe." - Mi dice Theo baciandomi sulla fronte.
Lo guardo senza capire, in questo momento nel mio cervello ci sono solo finestre aperte che sbattono a causa del vento e rotoli di paglia che vagano senza senso.
Si sdraia davanti a me e, dopo avermi presa tra le sue braccia, ripete - "Buon Non Compleanno. Spero ti piaccia."

"Theo sei forse impazzito? Ieri hai battuto la testa da qualche parte? Dove hai messo Ulisse, che ne hai fatto di lui?" - Mentre parlo il gattino si è accollato sopra al mio petto e ora sonnecchia tranquillamente.
"Essere malefico, quello è il mio posto." - Borbotta Ulisse senza guardarmi in viso.
"Come prego?" - Chiedo affinché ripeta quello che ha detto.
Alza il viso ed i suoi occhi azzurri come il cielo brillano di una luce diversa.
"Ho detto," - sussurra mentre sposta il gattino dal mio petto e lo posa accanto all'incavo del mio collo - "che questo è il mio posto Circe."

Mi fa un mezzo sorriso che mi blocca il respiro in gola.
"Che diavolo stai dicendo?" - Gracchio mentre gli poso una mano sulla fronte per accertarmi che non abbia la febbre.
"Sto benissimo piccola fuggiasca." - E così dicendo con una gamba si fa spazio tra le mie e vi si posiziona in mezzo.
"Ehm Theo? Cosa pensi di fare?" - Non sono padrona del mio autocontrollo, un gesto di troppo, e non riuscirei a frenarmi come vorrei.
Non risponde, ma appoggia le labbra al centro del mio petto e lo ricopre con piccoli baci delicati.

La sua barba solletica la mia pelle e il caldo divampa lasciando dietro di sé terra bruciata che scotta al suo passaggio, ma lo spazio che riempie è troppo grande per fermarlo.
"Theodore, per favore." - In questo momento mi sento come un'affamata dentro ad un negozio di gastronomia, piena di cibo succulento, dove il proprietario le permette di scegliere qualsiasi cosa voglia, senza pagare.
"Non chiamarmi così, perché potrei perdere definitivamente la testa, e credimi Eva, sono ad un passo dal prenderti qui, ed ora." - Ammette mentre continua a salire con la bocca sul mio collo.

The Perfect Match - Il destino ha fatto centroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora