Eva, 23 anni, non ha legami, non è mai stata innamorata e ha passato la maggior parte della sua vita dentro ai migliori collegi internazionali, talento esordiente del calcio professionistico deve mettere un freno al suo lato ribelle poco apprezzato...
E non mi basta, non mi passa Tu sai bene non sopporto la distanza Mi viene l'ansia, ma poi mi passa Se ci parliamo sottovoce sottocassa Ma stai giocando con il fuoco o sei seria Sai mentire con lo sguardo, o sei vera Dimmi quale effetto fai a quest'ora Se dura una vita o solo mezz'ora Io non gioco con il fuoco, l'accendo Mi si spegne di continuo c'è vento Dimmi quale effetto fai a quest'ora Se sono fatto ancora Lascia stare Chissà se riusciremo mai a dialogare Letti corti, piedi fuori è normale Anche stasera dormirò in diagonale, hey
22:22 - Ghali
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🫀 EVA 🎧
La sveglia suona ed io non ho una gran voglia di alzarmi, ma la giornata risulta impegnativa e, nel momento in cui realizzo cosa combineremo oggi io e Ulisse, schizzo in piedi come una che è appena stata fulminata. "Che succede, hai preso la scossa?" - Chiede coprendosi il viso con il braccio. "No, ma dobbiamo preparare il bagaglio se vogliamo fare tutto..." - Sussurro nel suo orecchio. I suoi occhi si aprono di colpo ed esce fuori dal letto alla velocità della luce. "Ehi! Che diavolo ti prende ora?" - È letteralmente uscito di senno.
Torna indietro, mi abbraccia a mi bacia la fronte, poi mi solleva da terra e mi fa girare. "C'è che oggi farò di te la, sola ed unica, signora Cooper. Ecco che c'è." Parla a bassa voce, con le labbra attaccate al mio lobo e io mi squaglio come un gelato al sole. "Pensi che rientrare domani sera sarebbe da stronzi?" - So che El non è messo bene, e non vorrei nemmeno partire, ma stiamo parlando del nostro pazzo matrimonio. "Credo che, anzi ne sono certo, ci meritiamo la nostra prima notte da novelli sposi lontano da ogni tipo di dramma."
Mezz'ora dopo stiamo uscendo di casa con il nostro bagaglio a mano ed un aereo pronto ad aspettarci per partire appena saremo usciti dall'ospedale. "Sei certo che la berranno?" - Chiedo mentre scendiamo dalla macchina e ci avviamo verso lo studio del dott. Palmer. "Ho informato Rob della scusa che abbiamo usato per poterti portare via per non pensare alla partita che hai dovuto saltare. Alla fine non è una bugia, ma una mezza verità." - Dice portandosi gli occhiali sulla testa. Quando veste in giacca e cravatta, con quelle camice cucite addosso, è da capogiro, ma in jeans e maglietta è qualcosa che assomiglia ad un sogno erotico ad occhi aperti.
"Non ti riconosco più Ulisse, ora anche le mezze verità. Ti sto trasformando in un ragazzaccio." - Ammetto mentre ci fermiamo davanti alla porta dello studio e bussiamo. "Avanti." - La voce del mio medico interrompe il nostro allegro battibecco. "Buongiorno." - Dico entrando seguita da Theo che ora non è più così felice. Mi volto a guardarlo e noto che sta squadrando malamente il dott. Palmer. "Che ti prende?" - Sussurro mentre non ci guarda. "Nulla. Non mi va che tutti ti facciano gli occhi dolci." - La sua affermazione mi lascia di stucco, non avrei mai sospettato fosse così geloso.
