6 - Disco rotto

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(Poesia)
Poesia sulla carta igienica
Per le cose più belle serve la ricetta medica (Ahah)
Oramai sei qui di domenica
Non voglio quella faccia, che tu mi faccia la predica
Fuori c'è la guerra, tra noi non va meglio
Sbatto i piedi a terra, solita escalation (Solita)
Vedo tardi gli sbagli di entrambi
E tu mi hai dato corda, io l'ho usata per impicciarmi
Ah, soffro l'abbandono come un orfano
Prendo a calci persone per poi vedere se tornano
Dici sono caotico, che non hai più lo stomaco
Prendi tutti i tuoi schemi e vedi dove ti portano (Vai)
Senza esitazione sei fuggita svelta
Gli occhi sono come una ferita aperta
Ma guarda questa (Pensa)
Con che diritto sta nella mia testa e nemmeno paga l'affitto
Perché hai deciso di azzerare tutto
La password del tuo cuore
I sogni che non so perché non hai mai fatto
E gli errori che tu, che ti senti giù
E io che non ne posso più
Perché ho capito che non mi diverto
Perché non ha più senso un aeroplano senza un aeroporto
Che dove si va? E come si fa?
Che non si arriva e non si parte
Come la pioggia alla domenica
Come un Natale che non nevica
E niente alla TV

La pioggia alla domenica - Vasco Rossi, Marracash

La pioggia alla domenica - Vasco Rossi, Marracash

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🦖 THEODORE 🫀

Sono oltremodo infastidito, non si è nemmeno scusata per essere tornata tardi e per essere entrata nel letto con l'odore di un altro addosso. Scendo in cucina e mi siedo sullo sgabello dell'isola, sta preparando la sua colazione e si accomoda al mio fianco dopo aver fatto scivolare un piatto come il suo davanti a me.
I miei occhi non mollano la sua figura, e lei non molla la mia.
"Mangia, non si può iniziare la giornata a stomaco vuoto." - Mi dice senza neppure guardarmi in viso.
"Non faccio mai colazione." - Ormai dovrebbe saperlo.

"Si vede, non ne avevo dubbi. Mangia e parla, ammesso che tu riesca a fare due cose contemporaneamente." - Mi punzecchia.
"Pensi di essere spiritosa?" - Le domando mentre addento una fetta biscottata.
"No, però permettimi di dirti che la vestaglia rubata al conte di Montecristo fa molto boomer."
Un grugnito esce dalla mia bocca, abbasso la testa e continuo a mangiare per evitare di dire qualcosa che non penso davvero.
"Quindi hai dormito bene?" - Mi domanda guardandomi negli occhi.
"Sì, te l'ho già detto. Sei sorda?" - Mi sta davvero innervosendo.

"Assolutamente no, hai fatto un bel sogno?" - Incalza.
"Non credo di aver sognato, se l'ho fatto non me lo ricordo. Perché me lo chiedi?" - A che cazzo di gioco stai giocando?
"Sai perché io ho fatto un sogno strano, ero in un letto e un uomo ben piazzato dormiva con me." - Mi dice facendomi innervosire ulteriormente.
"Non mi interessano i tuoi sogni da adolescente." - Forse la smetterà, penso.
"Aspetta fammi finire. Ad un certo punto oltre che alla sua mega lunghezza che spingeva contro le mie natiche ho sentito la sua mano sulle mie tette....direi sublime."
"Le chiami tette quelle?" - Le chiedo con sarcasmo.
"Sì, saranno anche piccole, ma sono fottutamente perfette, non si è lamentato mai nessuno."
"Per forza frequenti dei ragazzini." - Cazzo che fastidio! Non posso pensare a qualcuno che la palpa, potrei volere la sua testa.

The Perfect Match - Il destino ha fatto centroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora