3 - Sei davvero simpatico

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Trasmetto dalla città che non dorme mai
Appartiene a me ed io appartengo a lei
Nulla qua accade per caso specialmente i guai
Io resto lo stesso dentro e fuori da un display
Sbattimento tipo squillo nel silenzio fatto da un numero anonimo
Proiettile che parte vedi rosso tipo Marte
La fama mi ha portato invidia e infamia
Dalla penna esce il sangue come quando entra la lama
La mia gente in poltiglia
Vedo il futuro scuro nel fumo di una bottiglia
Destini scritti in faccia
Dramma marchio di famiglia
Malfattori benpensanti e nulla cade
Cerchi di riconoscere i tuoi santi
Tattoo e salsa di soia, l'indagine istruttoria
Il foglio e la sua voglia, la mia ex oggi si ammoglia
Schiacciati dai palazzi non solo dentro alla Bibbia le parabole ormai stanno sui terrazzi
Ed è così che va
Tu promettimi che, quando perderò la calma
Sarai vicino a me
Il coraggio è come un'arma
Abbi cura di te, perchè la città ti schiaccia
Solo credere in te
È la cosa che ti salva
Perchè
Mai per caso
Nulla accade, nulla accade, nulla accade
(Oh no)
Sai per caso
Nulla accade, nulla accade, nulla accade
(Oh no)

Nulla accade - Marracash, Guè

Nulla accade - Marracash, Guè

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🫀 EVA 🎧

La settimana è stata impegnativa e pesante, le mie compagne di squadra non mi considerano più di tanto, non sono d'accordo sul fatto che il loro capitano abbia scelto di ritirarsi e stanno sfogando su di me la loro frustrazione. Come se non bastasse il mio carico di lavoro è doppio rispetto alle altre visto che mi devo adeguare al loro gioco ed imparare gli schemi.
Esco dagli spogliatoi con la borsa in spalla e trovo fuori Melissa, l'unica che non si rivolge a me con l'appellativo "usurpatrice di maglia".
"Ehi. Tutto bene?" - Mi chiede mentre solleva la sua borsa per buttarsela sulla spalla.
"Sì, diciamo di sì. Stanca, ma motivata." - Le dico affiancandomi a lei mentre usciamo dall'edificio.
"Gli passerà, devono solo capire che è stata una sua scelta." - Afferma sorridendomi.
"Già, speriamo lo facciano prima dell'inizio del campionato. Altrimenti sarà un bel problema."

"Come ti trovi?" - Non so ancora se fidarmi di lei, qualcosa mi dice che il suo avvicinamento abbia un secondo fine.
"Bene! Ho assimilato gli schemi e da domani cominceremo a provarli. Per il resto sono tranquilla, il clima è sicuramente migliore di quello svedese."
"Non potrei pensare di vivere in un posto così freddo." - Commenta una volta che siamo vicine al parcheggio.
"Già, non pensavo di riuscirci nemmeno io, dopo aver vissuto qui, in Italia e in Spagna, senza contare i mesi passati in Turchia, ma poi ci si abitua. Quando sono partita nevicava e c'erano un paio di gradi."
"Cazzo che freddo. Per me ce ne sono già troppi pochi oggi, e ne segna 16!" - Afferma ridendo.

Il telefono nella mia tasca vibra, lo estraggo e vedo il nome di Steven.
"Scusa un secondo, devo rispondere. Pronto?"
"Dove sei?" - Mi chiede lui.
"Buon pomeriggio anche a te, comunque." - Ma che modi sono?
"Ciao Eva, buon pomeriggio, dove cazzo sei?" - Ha cambiato la forma ma la sostanza no.
"Ciao anche a te Steven, sto lasciano ora il centro. Qualche problema?" - Dio come mi innervosisce quando fa così, penso alzando gli occhi al cielo.
"Ci vediamo da te tra 10 minuti." - Non mi da il tempo di rispondere perché ha già messo giù.
Il suo comportamento mi sta facendo infuriare parecchio.

The Perfect Match - Il destino ha fatto centroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora