Scendo dalla macchina una volta che ci troviamo davanti a un imponente villa con tanto di piscina, situata vicino alla playa di Barceloneta.
"Ci pensa Sarah, la donna che si occupa delle faccende di casa a portare le tue valigie in casa" dice mia zia mentre mi fa strada nel suo "regno".
"Wow zia tu vivi qui da sei anni e io non sono mai venuta" esclamo estasiata.
"Sì Lavinia ma adesso vivrai qui quindi tranquilla" risponde sorridendo.
Le ore passano veloci mentre mia zia mi fa il tour della della magnifica villa e mi mostra la mia stanza, è decorata di lilla, lei sa che io lo adoro, ma soprattutto ci sono i led, cosa che io desidero dall'era dei dinosauri e che mia madre non mi ha mai fatto avere.
"Stasera a cena ci saranno dei giocatori della squadra di tuo zio e anche la mia migliore amica con sua figlia, ha la tua stessa età e spero che ti stia simpatica così ti farà un po' da guida in questi tuoi primi giorni a Barcellona" Dice mia zia prima di chiudere la porta.
Subito mi fiondo nel mio bagno privato, ok, ho un bagno tutto mio in camera mia, con la vasca da bagno!
Puzzo veramente di sterco di cavallo dopo il viaggio e il trasporto di tonnellate di profumi, trucchi e vestiti nelle mie stupendissime valigie, ho bisogno di farmi una bella vasca con tanto di scrub corpo, bagnoschiuma al caramello salato e vaniglia e un bellissimo shampoo, così forse ai giocatori di mio zio non sembrerà di stare in un maneggio di cavalli.Oramai già svestita provo ad accendere l'acqua ma proprio non ne vuole sapere di uscire dal rubinetto, così afferro un asciugamano e mi copro per andare a chiamare mia zia.
"Zia non parte l'acqua!" urlo ripetutamente ma mia zia non mi sente.
Così scendo le scale e arrivo in salotto, proprio qui mi accorgo della figura che ho appena fatto, il marito di mia zia è in piedi a fissarmi, assieme ad altri tre ragazzi, ragazzi che presumibilmente sono giocatori del Barcellona."Lavi torna pure su arrivo subito" dice mia zia uscendo dalla cucina.
"Bella nipote" sento dire in coro dai ragazzi mentre salgo le scale.
Che cavolo, ero con un misero asciugamano che mi copriva a malapena il seno e il sedere, e mio zio non mi vede da quando ho otto anni, vedermi così non oso immaginare avrà pensato che io fossi una venuta dall'autostrada.
"Amore, devi spingere il tasto in alto poi puoi girare il rubinetto" spiega mia zia mentre io mi sto ancora riprendendo dalla stupenda figura fatta qualche minuto prima.
"Lavi, mi senti, sei qui con me?" sento dire da mia zia in modo alquanto preoccupato.
"Zia sì ci sono, grazie" rispondo con le guance ancora rosse per l'imbarazzo.
"Tesoro mio non devi preoccuparti semplicemente è casa tua e stavi chiedendo una cosa a me, in più i ragazzi non hanno detto nulla, poi sei una bellissima ragazza non credo li sia dispiaciuto vederti così" dice mia zia mentre mi abbraccia.
"Adesso lavati, vestiti bene e vieni a tavola come se nulla fosse accaduto"
E così faccio, indosso un lungo e aderente vestito nero con uno spacco sulla coscia, poi però siccome non dico mai di no alla comodità ai piedi metto le mie meravigliose e comodissime air force, in Italia le hanno tutti, chi sa se qui mi distinguo dalla massa.
Scendo le scale in quasi totale tranquillità, il primo che mi saluta è mio zio, che dice le stesse parole che mi ha rivolto mia zia stamattina, ovvero che sono cresciuta eccetera.Poi mi si avvicina una signora, che avrà più o meno l'età di mia zia.
"Piacere io sono Estrella" dice la signora porgendomi la mano."Ciao tesoro! Ho troppo sentito parlare di te, io sono Deva" Urla una ragazza che in quanto statura sarà almeno il doppio di me, ha dei bellissimi capelli rossi, le lentiggini e gli occhi color nocciola, noto una certa somiglianza con la signora di prima, e da qui deduco che Estrella è la migliore amica di mia zia e Deva è la famosa figlia che forse mi aiuterà a vivere a Barcellona durante le prime settimane.
Stringo la mano a entrambe, ma Deva mi trascina immediatamente in un luogo più appartato."Tesoro comunque scendere in asciugamano davanti a tutto quel ben di dio prima è stata una scena iconica"
"Giuro che non l'ho fatto apposta e che non era mia minima intenzione" rispondo rossa come una ciliegia per l'imbarazzo.
"Poi detto sinceramente non ho nemmeno notato mezzo bono io"
"Ma tesoro dillo prima! Te li faccio vedere io" e così è successo, Deva me li ha iniziati ad indicare.
"Allora quello è Yamal, dovrebbe avere circa la tua età secondo i miei calcoli, poi quello è Pablo, lui forse è un pochettino troppo grande, lui è Marc probabilmente alla portata della nostra età anche lui e in fine quello è Hector" Su un intera squadra di calcio oggi sono presenti solo quattro giocatori a cena.
Ma uno in particolare attira la mia attenzione è Hector, l'ultimo nominato da Deva, infatti lo inizio subito a fissare."Oh sì, direi che siamo passate dal non ho notato nemmeno mezzo bono al ne ho notato uno che vale per due" a questa affermazione subito scosso la testa in segno di disapprovazione.
"No Deva per carità, sto bene senza nessuno" dico avviandomi verso il tavolo della sala da pranzo.
Cerco di sedermi affianco a mia zia in quanto il posto accanto a lei è quello che ho notato per primo ma subito Deva mi sottrae il posto.
Mi guardo attorno e l'unico posto rimasto è quello tra Hector e mio zio, cavolo Deva!"Eccola qui la mia nipotina preferita!" esclama mio zio, strano perché come ripeto in tutta la mia vita l'ho visto si è no cinque volte contate.
"Ciao zio" rispondo in imbarazzo, insomma sono in una tavolata con dei calciatori, belli e famosi.
E nonostante mio zio sia il loro allenatore io in primis non mi sento legata a mio zio quindi non so proprio come comportarmi."Ragazzi questa è mia nipote, Lavinia, è arrivata oggi dall'Italia"
"Piacere, io sono Marc" Il ragazzo che mi aveva indicato Deva è seduto di fronte a me e subito mi stringe la mano, è davvero carino ma nessuno in quanto bellezza batte il ragazzo seduto al mio fianco anche se non mi ha degnata della minima attenzione.
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one night for a million times [Hector Fort]
FanfictionLavinia De Blanchis a soli quindici anni, quasi sedici, non riuscendo ad affrontare il divorzio dei propri genitori si trasferisce a Barcellona dai suoi zii, che godono di una certa fama e una certa ricchezza in quanto suo zio è l'allenatore dell'FC...